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Che cos'è la riatletizzazione post infortunio?

Elena Ferri
Elena Ferri
2025-09-09 22:07:32
Numero di risposte : 21
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La riatletizzazione è un percorso di recupero funzionale avanzato che mira a colmare il gap tra riabilitazione e performance sportiva. Dopo la fase iniziale di riabilitazione, la riatletizzazione prepara l’atleta alle richieste specifiche del proprio sport. La riatletizzazione personalizza il recupero, poiché ogni atleta è unico, e per questo elaboriamo programmi su misura che tengono conto della disciplina, del ruolo, degli obiettivi e delle caratteristiche individuali. La riatletizzazione ottimizza le prestazioni, non solo recupero, ma anche miglioramento delle capacità fisiche, tecniche e tattiche per tornare in campo più forti di prima. La riatletizzazione prevenire futuri infortuni, attraverso l’educazione e l’allenamento specifico, riduciamo significativamente il rischio di recidive. La riatletizzazione utilizza strumenti diagnostici di ultima generazione per una valutazione approfondita, come ad esempio analisi biomeccanica 3D, test isocinetici e valutazione neuromuscolare. Il programma di riatletizzazione include esercizi specifici per lo sport, potenziamento muscolare mirato, allenamento propriocettivo e plyometrico, tecniche di recupero avanzate, supporto nutrizionale e coaching mentale. Il percorso di riatletizzazione prevede un monitoraggio costante e feedback, con valutazioni periodiche, comunicazione continua e obiettivi misurabili.
Amedeo Ferri
Amedeo Ferri
2025-08-29 05:18:23
Numero di risposte : 38
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Il recupero funzionale e la riatletizzazione sportiva rappresentano le fasi finali del percorso riabilitativo post infortunio dello sportivo. La riatletizzazione costituisce la prima parte del percorso di rientro alla pratica sportiva a cui farà seguito il graduale ritorno ‘in campo’ fino alla totale ripresa dell’attività agonistica. Al termine della riabilitazione fisioterapica possono persistere piccoli fastidi e dolori associati a determinati movimenti, la parte infortunata inoltre può presentare ancora deficit di forza e coordinazione motoria. La riatletizzazione sportiva ha l’obiettivo di riportare lo sportivo verso una condizione migliore rispetto a quella precedente l’infortunio. Non solo restituendo alla parte infortunata forza e coordinazione ma migliorando e riequilibrando tutti quegli aspetti che possono essere stati in parte causa del trauma. Solitamente il percorso di riatletizzazione si articola in tre fasi: Valutazione iniziale: in sinergia con medici e fisioterapisti si arricchisce l’anamnesi del soggetto con batterie di test di valutazione funzionale per individuare le problematiche che saranno alla del programma specifico di allenamento; Allenamento delle capacità condizionali: rientrano in questa fase esercizi per il miglioramento della forza, tono e trofismo muscolare, l’aumento della resistenza, il miglioramento della mobilità articolare e della coordinazione; Allenamento sport-specifico: in questa ultima fase si introducono esercizi volti a simulare il gesto atletico con intensità di lavoro crescenti.

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Sabatino Conte
Sabatino Conte
2025-08-27 14:08:00
Numero di risposte : 25
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La riatletizzazione definisce l’ultima parte del percorso di recupero funzionale della persona da un infortunio o post-operatorio prima del ritorno incondizionato all’attività agonistica e non agonistica. Al recupero della gestualità sport-specifica e delle capacità condizionali adeguate e personalizzate come la gestione del carico graduale ed una riabilitazione ad hoc. Utilizzando i principi dell’allenamento sportivo, uniti alle nostre competenze in ambito fisioterapico, portiamo il paziente a raggiungere il recupero completo delle funzionalità, della forza, del tono muscolare, delle capacità condizionali e, nel caso di atleti, delle abilità specifiche. Gli obiettivi fondamentali non sono solo il ritorno alla condizione preinfortunio o pre-operatoria, ma anche lo sviluppo di una condizione addirittura migliore così da educare la persona al controllo del proprio corpo in movimento per prevenire infortuni ed evitare recidive.
Bruno Gatti
Bruno Gatti
2025-08-18 18:39:19
Numero di risposte : 25
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La riatletizzazione costituisce la prima parte del percorso di rientro alla pratica agonistica a cui farà seguito il graduale ritorno in campo. Il recupero funzionale e la riatletizzazione sportiva rappresentano le fasi finali del percorso riabilitativo post infortunio dello sportivo. In queste fasi si utilizzano i principi dell’allenamento sportivo specifico per il completo recupero delle capacità condizionali e delle abilità sport-specifiche dell’atleta. La riatletizzazione costituisce la prima parte del percorso di rientro alla pratica sportiva a cui farà seguito il graduale ritorno in campo fino alla totale ripresa dell’attività agonistica. Dopo un primo momento strettamente riabilitativo, l'atleta deve tornare a performare in tutto il suo apparato neuromotorio globale, non solo per quanto riguarda la parte lesa. È quindi necessario svolgere dei test, specifici per il tipo di infortunio e la specialità, e pianificare un percorso individualizzato per permettergli di tornare alle condizioni precedenti all'infortunio e, se possibile, anche migliori. Il recupero funzionale sport-specifico ha un ruolo decisivo perché riduce il rischio di recidiva spesso associato ad un rientro troppo precoce all’attività agonistica e restituisce all’atleta la condizione psicofisica ottimale per ritornare il prima possibile ai livelli tecnici e atletici desiderati.

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Maristella De Angelis
Maristella De Angelis
2025-08-10 18:41:47
Numero di risposte : 23
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Per riatletizzazione si intende l’ultima fase del percorso di recupero funzionale di un atleta a seguito di un trauma. Il processo di recupero non può terminare con quello riabilitativo in palestra, ma necessita obbligatoriamente di un avvicinamento progressivo all’attività sportiva specifica. Prima con il cosiddetto Return to sport, in cui gradualmente ci si riavvicina alle attività di campo e ai gesti specifici dello sport praticato, senza ancora inserire un contesto psico-fisico di competizione vera e propria. Infine con il Return to play, in cui si va a testare il soggetto da un punto di vista psico-fisico con il vero e proprio rientro alle competizioni/gare. Com’è solitamente strutturato un programma di riatletizzazione? Solitamente comprende test di valutazione ad inizio programma e re-test in fase intermedia e di fine programma, sviluppo di capacità condizionali e coordinative, sviluppo core stability, prevenzione di eventuali re-infortuni.
Pierina Santoro
Pierina Santoro
2025-07-31 17:45:22
Numero di risposte : 30
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La Riatletizzazione è un concetto salito alla ribalta di recente, col quale si identifica la parte conclusiva di un percorso di ripristino delle funzioni dell’atleta dopo un trauma sportivo. Il trauma sportivo è un infortunio subito che ha costretto lo sportivo ai box, portandolo a dover svolgere un percorso riabilitativo e fisioterapico per recuperare le proprie funzionalità motorie e tornare alla sua attività. La Riatletizzazione è lo step finale di un percorso riabilitativo, consistente nel riavvicinamento al campo dell’atleta. Il percorso che un atleta infortunato compie non può concludersi con la sola fase riabilitativa, bensì necessita di una fase successiva di avvicinamento all’attività sportiva vera e propria. Dopo la prima fase di fisioterapia e quella successiva di riabilitazione, consistente in esercizi terapeutici in palestra, si arriva alla fase conclusiva, quella della riatletizzazione. Quest’ultima fase comprende esercitazioni blande iniziali, l’obiettivo è avvicinarsi agli esercizi più simili al gesto sportivo vero e proprio, progressione di carico, e sono esercizi che possono essere svolti sia in palestra, ovviamente nella fase iniziale, sia sul campo, quelli successivi, dove si aumentano i carichi e si compiono questi gesti che sono sempre più simili al gesto che l’atleta compie durante l’attività sportiva vera e propria. La Riatletizzazione serve a rieducare il corpo al consueto movimento, tornare ad allenarsi in maniera graduale e costante, svolgere esercizi fisici in condizioni sicure, riprendere progressivamente l’attività sportiva, fino a tornare in campo. In questa fase, l’atleta torna ad acquisire consapevolezza dei propri limiti, migliorando la propria performance sportiva e riducendo il rischio futuro di altri infortuni, delle cosiddette recidive.

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