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Quali invalidi non possono guidare?

Elga Conte
Elga Conte
2025-06-28 14:39:33
Numero di risposte : 25
0
Diversa è la situazione di chi richiede l’indennità di accompagnamento. In quel caso viene stanziato un assegno per l’accompagnatore. Da ciò si deduce che la persona non è in grado di camminare o di muoversi autonomamente e quindi di conseguenza non può guidare. Le malattie sono: diabete grave, malattie del sistema nervoso, affezioni cardiovascolari, malattie endocrine, disturbi psichici, e anche l’essere sotto trattamento di specifici farmaci. In realtà potremmo dire più chiaramente che ci sono patologie con le quali ci è impossibile guidare perché altamente pericolose per nostra incolumità. Esiste di fatto un elenco, dove sono riportate le malattie per cui è vietato guidare nel regolamento del Codice della Strada.
Cesidia Caputo
Cesidia Caputo
2025-06-28 14:13:37
Numero di risposte : 18
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Non si può mettere un divieto generalizzato. La legge non prevede un divieto assoluto e generalizzato, ma richiede solo che la guida avvenga in condizioni di sicurezza per sé e per gli altri. La compatibilità tra l’invalidità e la patente va dunque valutata caso per caso.

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Muzio Bernardi
Muzio Bernardi
2025-06-28 13:28:17
Numero di risposte : 24
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Non sussiste un’assoluta incompatibilità tra invalidità e patente di guida. Di conseguenza se la patologia di cui soffre l’invalido garantisce una condizione di sicurezza alla guida sia per sé stesso che per gli altri, non esiste alcun impedimento al conseguimento della patente speciale. Ogni caso viene valutato da una duplice commissione medica atta a verificare se il candidato possiede i principi essenziali per la guida, sarà poi rilasciato un verdetto di idoneità o non idoneità che determinerà l’acquisizione o meno della patente. In conclusione, le persone con qualsiasi grado di invalidità possono mettersi alla guida se sussistono alcune condizioni, stabilite ed esaminate da una commissione apposita.
Thea Barone
Thea Barone
2025-06-28 12:57:23
Numero di risposte : 18
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Fino a qualche anno fa infatti spesso il riconoscimento dell’invalidità voleva dire anche la perdita della possibilità di guidare. Il Ministero invece nel 2016 ha specificato per prima cosa che non sussiste una assoluta incompatibilità tra invalidità e patente di guida. Dato il grande numero di patologie che danno diritto all’accompagnamento o alla 104, è importante che ciascun caso venga valutato a sé. Quindi la prima operazione che il Ministero impone per il rilascio o il rinnovo della patente di guida è verificare se le patologie del caso consentano di mettersi alla guida garantendo un elevato grado di sicurezza per sé e per gli altri. Nel caso in cui il richiedente verrà valutato idoneo, si potrà richiedere la patente di guida speciale.

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Egidio Bruno
Egidio Bruno
2025-06-28 12:51:41
Numero di risposte : 17
0
Non può ottenere la patente di guida o l’autorizzazione ad esercitarsi alla guida chi è affetto da malattia fisica o psichica, anatomica o funzionale, tale da impedire di condurre con sicurezza veicoli a motore. A decretare l’impossibilità alla guida è una Commissione medica, che ha l’obbligo di valutare l’idoneità alla guida, che riguarda: la presenza di malattie e affezioni morbose efficienza degli arti vista udito tempi di reazione. L’appendice al Codice della strada descrive quali sono le malattie invalidanti per la guida. Tra queste risultano: affezioni cardiovascolari non compatibili con la guida; colpito da diabete mellito che necessiti di un trattamento con insulina; malattie del sistema nervoso, quali: encefalite, sclerosi multipla, miastenia grave o malattie del sistema nervoso, associate ad atrofia muscolare progressiva e/o a disturbi miotonici; malattie del sistema nervoso periferico; postumi invalidanti di traumatismi del sistema nervoso centrale o periferico; epilessia; malattie psichiche quali psicosi, turbe della personalità e altro; a chi assume sostanze psicoattive come alcool, stupefacenti o sostanza psicotrope; chi ha malattie del sangue; malattie dell’apparato urogenitale; insufficienza renale.
Cesidia Bruno
Cesidia Bruno
2025-06-28 10:08:34
Numero di risposte : 30
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L'indennità di accompagnamento non è incompatibile con la patente di guida. È però necessario valutare le capacità alla guida sulla base delle disabilità certificate dalla Commissione di accertamento di invalidità civile. Se il disabile dispone già della patente speciale non sussistono problemi. Se invece l'invalido è titolare di patente normale al momento della visita di accertamento di invalidità , la Commissione, se ritiene che le patologie certificate condizionino l'idoneità alla guida, segnala il disabile alla Motorizzazione. La Motorizzazione procederà alla convocazione a visita per valutare la permanenza della capacità di guida ed eventualmente convertire la patente normale in patente speciale.

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Lauro Testa
Lauro Testa
2025-06-28 08:31:54
Numero di risposte : 31
0
Sono destinatari, tra gli altri: le persone con compromissione psichica o mentale destinatari dell’indennità di accompagnamento, coloro che hanno gravi limitazioni nella deambulazione, ridotte o impedite capacità motorie o colpiti da pluriamputazioni; i sordi affetti da sordità congenita o acquisita. Si tratta di circostanze molto differenti che solo in alcuni casi determinano l’impossibilità di guidare un’auto. La relazione che sussiste tra indennità di accompagnamento e patente di guida non è determinata dall’erogazione del beneficio economico in sé, ma dalla patologia da cui è affetta la persona richiedente l’idoneità alla guida. Non esiste una incompatibilità assoluta tra indennità di accompagnamento e titolarità di una patente di guida speciale. Il discrimine è la guida in condizioni di sicurezza per sé e per gli altri, così come dichiarato dal Ministero della salute, Direzione generale della prevenzione sanitaria, Ufficio 2 – Prevenzione e igiene ambientale e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro. Se la patologia della persona che richiede la licenza di guida, pur beneficiaria dell’indennità, è tale da consentire la possibilità di una guida in condizioni di sicurezza per sé e per gli altri, la patente può essere concessa o rinnovata. La Commissione medica locale è chiamata a esprimere il giudizio di idoneità sulla base di una valutazione medico legale fatta caso per caso e non di una aprioristica esclusione alla visita dei soggetti beneficiari.
Edvige Cattaneo
Edvige Cattaneo
2025-06-28 07:09:24
Numero di risposte : 27
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La patente è esclusa in presenza di una grave mancanza di vista o di udito, malattie cardiovascolari, casi gravi di patologie endocrine diverse dal diabete, malattie del sistema nervoso centrale e periferico, patologie dell’apparato urogenitale, malattie del sangue, nonché malattie psichiche in atto. In particolare, la sospensione può anche esserci quando, in occasione dell’accertamento sanitario per la conferma di validità o per la revisione della patente, risulta uno stato di salute giudicato non più idoneo alla guida. La patente può essere sospesa per motivi di salute soltanto in presenza di patologie che, per i loro sintomi e per le loro conseguenze, escludono la possibilità di guidare con sicurezza da parte dell’interessato. La normativa stabilisce che, quando viene accertato il difetto con carattere temporaneo o permanente dei requisiti fisici e psichici prescritti, il provvedimento di sospensione della patente di guida è atto definitivo. La patente è sospesa fino a quando l’interessato non produca la certificazione della Commissione medica locale che attesta il recupero dei necessari requisiti psichici e fisici. La sospensione della patente per malattia è un provvedimento temporaneo, ma a tempo indeterminato. La patente può essere sospesa per motivi di salute soltanto in presenza di patologie che, per i loro sintomi e per le loro conseguenze, escludono la possibilità di guidare con sicurezza da parte dell’interessato.

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Giulietta Lombardi
Giulietta Lombardi
2025-06-28 06:30:58
Numero di risposte : 27
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La patente BS è destinata a persone con minorazioni o mutilazioni fisiche che possono essere sostituite efficacemente con protesi adeguate o tramite specifici adattamenti dei veicoli. Possono ottenere la patente BS per disabili le persone che riportano amputazioni, minorazioni anatomiche o funzionali agli arti e alla colonna vertebrale, diminuzione della vista o dell’udito. Le persone con disabilità in possesso di patente speciale non possono guidare autoambulanze, veicoli adibiti al trasporto di merci pericolose, veicoli in servizio di linea, veicoli adattati, senza accertamento della CML, veicolo per il trasporto professionale ove è obbligatoria la Cqc persone. La patente B codice 96 non può essere conseguita da candidato o titolare di patente di categoria B speciale.
Ugo Gallo
Ugo Gallo
2025-06-28 05:13:16
Numero di risposte : 32
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Gli invalidi che non possono guidare sono quelli con handicap fisico o mentale, ma solo se la tipologia e la gravità dell’handicap deve essere certificata da un’apposita commissione medica che stabilirà il grado di autonomia della persona. La gravità della limitazione permanente deve riguardare in modo permanente la deambulazione, deve essere certificata da un’apposita Commissione e tutti gli adattamenti installati all’interno del veicolo devono essere necessari e non semplici optional. I non vedenti e sordi possono guidare solamente se hanno ottenuto il riconoscimento della Legge 104 e se la spesa massima ammonta a 18075 euro. In più l’IVA si trova al 4% invece che al 22% ed è prevista l’esenzione del bollo auto. L’auto del disabile deve avere una cilindrata di al massimo 2000 cc per i veicoli a benzina e 2800 cc per i veicoli diesel. I disabili con ridotte capacità motorie possono guidare un’auto per disabili, ma solo se hanno ottenuto il riconoscimento della Legge 104 e se la spesa massima ammonta a 18075 euro. Le modifiche installate all’interno dell’auto per favorire la guida del disabile con mobilità ridotta non sono un ostacolo per la guida di terzi. Nessuna norma vieta ai familiari di guidare l’auto intestata al disabile senza la sua presenza.

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