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Qual è la dieta dei centenari?

Franca Bianchi
Franca Bianchi
2025-10-12 03:07:09
Numero di risposte : 30
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Il segreto della loro longevità si chiama stile di vita, che significa soprattutto dieta a base di cibi semplici di tipo mediterraneo, ma con la predilezione verso determinati alimenti. I cibi vegetali sono i principali alleati in cucina per vivere in modo sano e più a lungo. Un ortaggio o un frutto consumato appena raccolto offre un carico maggiore di antiossidanti, le molecole che sono impegnate in prima linea nel contrastare l’invecchiamento precoce, e che grazie alla propria azione altamente protettiva contribuiscono a mantenere con il passare degli anni una salute di ferro, riducendo il rischio di malattie, compresi i tumori. Altri alimenti base della dieta delle zone blu della Sardegna sono i legumi, in particolare i ceci e le fave, protagonisti di stufati, minestroni, zuppe e di tante altre ricette locali. Per quanto invece riguarda i cereali e i loro derivati, oltre al triticum durum, che è un grano duro dall’elevato contenuto proteico, ingrediente del cosiddetto pane carasau, un cereale molto presente sulla tavola delle popolazioni più longeve della Sardegna è l’orzo. Un altro alimento a cui secondo esperti e studiosi si associa la longevità dei sardi è il consumo di latte e derivati di pecora o di capra al posto di quello di mucca. La frutta a guscio, pur avendo un elevato contenuto calorico, custodisce lipidi polinsaturi e vitamine dall’azione antinfiammatoria e antiossidante, tra cui la vitamina E che è un’alleata contro i processi di invecchiamento. L’olio extravergine d’oliva, oltre a vantare un ottimo apporto di grassi benefici, arricchisce i piatti di polifenoli e di altri potenti antiossidanti, il cui consumo nella dieta quotidiana è associato addirittura a un rischio minore di declino cognitivo e di malattie come l’Alzheimer, che hanno un’incidenza maggiore soprattutto con l’avanzare dell’età.
Michael D'amico
Michael D'amico
2025-10-12 03:01:25
Numero di risposte : 29
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Adottare una dieta vegana + pesce stando attenti al pesce con alto contenuto di mercurio. Limitare il pesce a 2-3 pasti a settimana. Ridurre al minimo i grassi e gli zuccheri. Consumare fagioli, ceci, piselli, e altri legumi come principale fonte di proteine. Fino a 65-70 anni mantenere il consumo di proteine basso (0,7- 0,8 grammi per Kg di peso, cioè 35-40 grammi di proteine al giorno per una persona di 50 chili e 60 grammi di proteine al giorno per una persona di 100 Kg se circa un terzo del peso è costituito da grasso). Dopo i 65-70 anni aumentare leggermente in modo da non perdere massa muscolare. Consumare alti livelli di carboidrati complessi (pomodoro, broccoli, carote, legumi, ecc). Mangiare pesce con alto contenuto di omega 3/6 e/o vitamina B12 (salmone, acciughe, sardine, merluzzo, orate, trota, vongole, gamberi) almeno due volte a settimana. Mangiare entro 12 ore al giorno (ad esempio se fate colazione alle 8 cercate di finire la cena alle 20, o se sapete che farete cena alle 21, fate colazione alle 9). Non mangiare per almeno 3-4 ore prima di andare a letto. Mangiare selezionando i giusti ingredienti tra quelli che mangiavano i propri antenati.

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Asia Ferretti
Asia Ferretti
2025-10-12 02:31:58
Numero di risposte : 23
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La dieta dei centenari abruzzesi prevede lo "sdijuno", o "stappa digiuno": una prima colazione salata di circa 300 calorie, consumata alle 6:30 del mattino. Per pranzo, alle 12:30, pasto abbondante con polenta, carne, legumi, pasta fatta in casa. La cena, sempre seguendo la tradizione locale, è alle 18:30, a base di verdure, minestra, uova, formaggi. I centenari consumano prevalentemente prodotti naturali senza conservanti e additivi e bevono acqua pura durante tutto il giorno. La dieta è ricca di fibre e con modeste quantità di carboidrati e poca carne: legumi, cereali integrali, verdura e frutta fresca sono tra gli elementi più importanti, poi ci sono i formaggi mentre viene consumato poco pesce. La dieta si basa su un basso apporto calorico: la regola è alzarsi da tavola quando si è sazi all'80%. Gli alimenti cardine della dieta sono cibo di origine vegetale: patate dolci come fonte primaria di carboidrati, tanti vegetali e legumi, consumo moderato di pesce e solo occasionale di carne magra e formaggi. Pochissimi grassi e alcol bandito.
Cirino Amato
Cirino Amato
2025-10-12 02:23:44
Numero di risposte : 29
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I centenari della Sardegna hanno passato la loro vita in zone di montagna, dove coltivavano il loro cibo, il grano, l’orzo, le verdure, i fagioli, dove pascolavano le pecore e mangiavano il formaggio pecorino, ricco dei grassi omega-3 e delle sostanze antinfiammatorie delle erbe selvatiche, ma solo raramente la carne. I centenari di Loma Linda evitano tabacco, alcol, caffè e sono prevalentemente vegetariani. In Ikaria, Grecia, la gente segue una dieta tipicamente mediterranea, a base di cereali integrali, molta frutta, verdura, erbe selvatiche, latte di capra e anche vino, e poco cibo animale. I centenari di Okinawa ricavavano gran parte delle calorie dalla patata dolce, dal tofu, dalle verdure del loro orto, dal pesce e, solo occasionalmente, mangiavano maiale. I centenari di Nicoya, infine, seguono la dieta tipica del Centroamerica, con mais, fagioli e zucca. Un alimento comune della dieta di queste zone sono i legumi, i cereali integrali e la frutta secca. I legumi abbassano colesterolo e glicemia e hanno la proprietà di saziare molto, per cui si mangia meno.

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