Come si esonera un allenatore?

Maika Ferri
2025-07-27 07:16:17
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L'esonero indica due situazioni diverse: infatti, mentre il licenziamento determina la conclusione del rapporto di lavoro, nel caso dell’esonero l’allenatore continua a percepire lo stipendio concordato con la società fino alla scadenza del contratto, venendo dispensato dall’obbligo di fornire le proprie prestazioni.
Ma il fatto che una società non sia soddisfatta dei risultati dell’allenatore non rientra normalmente in questa casistica.
A meno di plateali problemi disciplinari o di violazioni del contratto, licenziare un allenatore perché la squadra va male quindi è impossibile, a meno che una società non voglia esporsi a possibili cause legali che probabilmente perderebbe.
In Italia l’esonero è disciplinato dall’accordo stipulato tra la FIGC e l’AIAC in attuazione della legge che regola il professionismo sportivo.
Nel caso in cui, dopo essere stato esonerato ma prima della scadenza del contratto, l’allenatore riceva un’offerta da un’altra squadra e voglia accettarla, deve fare un accordo di risoluzione consensuale per concludere il rapporto di lavoro con quella precedente.
In caso di risoluzione consensuale, all’allenatore viene normalmente riconosciuta una buona uscita, ossia una somma di denaro che va a compensare in parte lo stipendio che avrebbe dovuto ricevere da lì alla fine del vecchio contratto.
In teoria la giurisprudenza stabilisce che l’esonero può essere attuato dalla società soltanto quando l’allenatore ha perso il controllo tecnico e gestionale sulla squadra.
Tuttavia, nella pratica le società hanno ampia libertà negli esoneri, che in alcuni casi arrivano anche dopo poche partite.

Caterina Messina
2025-07-27 06:46:35
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Un allenatore o un'allenatrice esonerato o esonerata prima del 30 dicembre 2024 da una società associata alla Lega Nazionale Dilettanti o puro settore giovanile, avrà facoltà di essere tesserato da un’altra società FIGC nel corso della stagione sportiva in corso a patto che il nuovo club partecipi ad un girone differente della medesima categoria o ad un campionato differente.
È dunque doveroso precisare e ribadire che è necessario l’ESONERO.
Una società può comunicare l’ESONERO di un allenatore tramite un documento scaricabile dalla modulistica del settore tecnico, a cui poi dovrà inviarlo, ed una copia andrà rilasciata al tecnico poiché potrà servirgli per firmare con un eventuale nuovo club.

Marcello Ferri
2025-07-27 04:22:49
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La facoltà di tesserarsi nuovamente è sottoposta alla condizione che sia avvenuto un esonero dalla precedente società, quindi non opera in ipotesi di dimissioni, e può essere esercitata in qualunque momento della stagione.
Per sciogliersi dall’accordo economico in corso tra sodalizio e allenatore, è possibile inviare una comunicazione di recesso alla società oppure addivenire ad una risoluzione consensuale tra le parti.
In tali circostanze, l’allenatore potrà richiedere i corrispettivi che siano maturati sino alla data di scioglimento del rapporto.
Se invece non è stato risolto il rapporto, né con recesso né con accordo consensuale, allora potranno essere chiesti i diritti economici maturati fino al momento del nuovo tesseramento.
La possibilità di proseguire la stagione sportiva presso altra compagine è valida anche per chi ha l’abilitazione da professionista.
Attenzione, per chi sia stato esonerato prima dell’inizio del campionato, si applica la norma riportata dal Comunicato Ufficiale n. 1 della s.s. 22/23, la quale consente il ritesseramento senza alcuna limitazione.

Gianantonio Pellegrino
2025-07-27 04:18:46
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L’esonero dell’allenatore non comporta la risoluzione del contratto.
Ciò significa che l’allenatore esonerato continuerà a percepire il proprio stipendio pur non svolgendo più alcuna prestazione.
L’esonero solleva l’allenatore dall’obbligo di eseguire la propria prestazione lavorativa, mantenendo però in vita il rapporto giuridico, ovverosia il contratto.
L’esonero dell’allenatore non è un licenziamento, ma una dispensa dall’adempimento delle proprie obbligazioni contrattuali.
L’allenatore esonerato, restando alle dipendenze della società, può essere adibito ad altre mansioni, ma solo con il consenso del lavoratore, cioè dell’allenatore, e sempre che le nuove mansioni siano equivalenti a quelle per le quali si è stati assunti.
Ciò rende di fatto molto difficile attribuire a nuova mansione l’allenatore esonerato.
Si potrebbe pensare, in effetti, di continuare a fargli ricoprire un ruolo all’interno dello staff tecnico, come ad esempio quello di vice-allenatore.
La società non potrebbe mai adibire l’allenatore esonerato a mansioni inferiori, pena l’obbligo di risarcire il danno.

Raniero Moretti
2025-07-27 03:27:50
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La regola generale del settore tecnico prevede che un allenatore non possa ritesserarsi per una nuova squadra dopo l'esonero a meno che ciò sia incluso nell'accordo collettivo.
Con la modifica di detti accordi collettivi intervenuti in questi giorni tra gli allenatori e le leghe di serie B e C si è stabilito che i tecnici esonerati entro il 20 dicembre, possono risolvere unilateralmente il proprio contratto e ritesserarsi per altra società di qualsiasi categoria.
La Serie B e la serie C hanno aggiunto una postilla nell'accordo collettivo, ammettendo dunque questa possibilità.
La cosa al momento non è permessa per gli allenatori esonerati dalle squadre di serie A.

Cesidia Palmieri
2025-07-27 01:47:17
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Potrà ritesserarsi per altre società l’allenatore esonerato entro il 20 dicembre.
Potrà ritesserarsi per altre società l’allenatore esonerato entro il 31 dicembre.
Potrà ritesserarsi l’allenatore esonerato entro il 30 novembre purché in una squadra non del proprio stesso girone.
Potrà ritesserarsi l’allenatore esonerato entro il 30 novembre.
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