Gli allenatori con abilitazione professionistica tesserati con le società dilettantistiche possono sottoscrivere accordi economici che dovranno essere redatti in forma scritta, e la cui entità non potrà inderogabilmente superare il massimale lordo annuale di Euro 25.822,00.
Per fare un esempio: un allenatore dilettante del Campionato Italiano Serie D può stipulare insieme alla società un accordo economico annuale pari a euro 10.000,00.
Un allenatore dilettante di una squadra di Eccellenza potrà pattuire un massimo di euro 9.000,00, uno di Prima Categoria 5.000,00 e così via.
Per quanto invece concerne un allenatore della Leghe superiori, ovverosia un allenatore di Lega Pro, Serie A e Serie B, il principio si inverte.
In questi casi, infatti, lo stipendio di un allenatore di calcio professionista non avrà più un massimo retributivo, ma ci sarà un minimo salariale, deciso anch’esso di anno in anno fra l’Associazione Italiana Allenatori di Calcio e le singole Leghe.
Ad esempio, le tabelle elaborate, come da Contratto Collettivo sottoscritto fra Lega Pro e AIAC in data 1° agosto 2012 e successivamente rinnovato, prevedono per la stagione sportiva 2015/2016 che “gli allenatori professionisti tesserati per società di Lega Pro hanno diritto di percepire dalla società di appartenenza un compenso globale lordo, che – se riferito all’intera stagione sportiva – non potrà essere inferiore alle misure sotto riportate o a quota parte delle stesse, in ragione dell’eventuale periodo contrattuale inferiore ai dodici mesi.
Un allenatore di Eccellenza potrà pattuire un massimo di euro 9.000,00.