:

Cos'è la supervisione nel servizio sociale?

Sonia Rizzo
Sonia Rizzo
2025-06-27 15:50:30
Numero di risposte : 33
0
La supervisione è un processo metodologico che si svolge all'interno del servizio sociale. Il volume risponde a queste domande affrontando con rigore metodologico il tema della supervisione e delle sue implicazioni nella pratica del servizio sociale. La supervisione è un processo che si svolge tra professionisti, supervisori, dirigenti dei servizi sociosanitari e studenti. La recente normativa ha inserito la supervisione all'interno dei Livelli essenziali delle prestazioni in ambito sociale (LEPS).
Gianantonio Messina
Gianantonio Messina
2025-06-21 21:23:07
Numero di risposte : 23
0
La supervisione è un tema trattato con rigore metodologico nel volume, che affronta il tema della supervisione e delle sue implicazioni nella pratica del servizio sociale. La supervisione è stata inserita all'interno dei Livelli essenziali delle prestazioni in ambito sociale (LEPS) dalla recente normativa. La supervisione contribuisce al raggiungimento dei seguenti obiettivi di sviluppo sostenibile La supervisione è un processo che contribuisce al raggiungimento di obiettivi di sviluppo sostenibile. I fondamenti dei dibattiti sulla supervisione includono le funzioni della supervisione, le origini e i primi sviluppi, l'autonomia professionale, i progressi, le contestazioni e i primi contributi italiani. La pratica contemporanea della supervisione include la relazione di supervisione, le emozioni, i giochi nella relazione di supervisione e l'autenticità, il rispetto e la fiducia.

Leggi anche

Quali sono le 4 dimensioni della supervisione?

La supervisione, come definito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è un processo che Leggi di più

Quali sono le competenze di supervisione?

Sa riconoscere e potenziare le risorse esistenti all’interno del contesto educativo e/o scolastico, Leggi di più

Raffaele Bianchi
Raffaele Bianchi
2025-06-11 11:59:55
Numero di risposte : 24
0
Possiamo definirla come un supporto agli operatori sociali, un ambito in cui avviene una rielaborazione dei loro saperi e delle loro competenze e consiste in un processo di apprendimento, riflessione e valutazione che nasce e si sviluppa tra un professionista esperto e gli operatori, nel corso del loro agire professionale. Infatti, è proprio attraverso la riflessione delle proprie azioni e delle modalità con cui vengono affrontati gli interventi e costruite le relazioni con utenti, colleghi e altri servizi, che si ha l’opportunità di riflettere sull’efficacia del proprio agire professionale, sugli strumenti e sulle scelte metodologiche utilizzate, promuovendo il consolidamento delle culture professionali degli operatori; solo così si può anche monitorare e migliorare la qualità delle prestazioni erogate. La Supervisione non è controllo sui collaboratori e sul loro stato di salute e non è nemmeno psicoterapia di gruppo, bensì un processo di coscientizzazione costruttiva dei problemi presenti sia in ambito relazionale con l’utente che con l’organizzazione presso cui si è inseriti. Scopo della Supervisione è anche quello di facilitare la consapevolezza dei propri limiti e capire al meglio le risorse dell’utente e come intervenire su queste. Essa aiuta a guardare la realtà con occhi diversi ed è una guida per trovare la giusta distanza emotiva in situazioni di complessità.
Quarto De rosa
Quarto De rosa
2025-06-11 10:23:39
Numero di risposte : 29
0
La supervisione nei servizi sociali e sociosanitari si presenta come un elemento fondamentale nel potenziamento delle competenze professionali degli operatori del settore. La supervisione, infatti, migliora non solo la qualità dei servizi offerti ma rappresenta anche un’opportunità cruciale di crescita e sviluppo per i giovani laureati alla ricerca di specializzazioni post laurea. La pratica della supervisione non è solo un mezzo per garantire il controllo della qualità dei servizi ma è anche un potente strumento di crescita individuale e professionale. Apprendere la capacità di supervisionare con efficacia aiuta a costruire un ambiente di lavoro positivo dove l'apprendimento continuo e il supporto reciproco sono incentivati. L'obiettivo della supervisione è creare un contesto lavorativo che favorisca lo sviluppo delle competenze, incoraggiando un approccio collaborativo alla risoluzione dei problemi e al miglioramento dei servizi.

Leggi anche

Chi supervisiona l'operato degli assistenti sociali?

Il supervisore è un professionista esterno ed esperto che facilita il processo riflessivo, offrendo Leggi di più

Quali sono le responsabilità di un supervisore?

Il supervisore è ovviamente libero di occuparsi personalmente della propria crescita professionale. Leggi di più

Teresa Damico
Teresa Damico
2025-06-11 06:43:39
Numero di risposte : 23
0
La supervisione è un dovere professionale dell’assistente sociale nei confronti di sé stesso come professionista e nei confronti dell’utente. Essa fa parte della formazione continua e permette di accedere ai crediti formativi e deontologici. La supervisione non è utile, ma è necessaria, per diversi motivi: permette di far conoscere al professionista la propria sfera del sé, di offrire un intervento che rispetti i diritti dell’altro e le sue emozioni, infine, permette di lavorare sul senso, ovvero non sul “cosa” ma sul “perché”, supportando la messa in discussione del professionista come persona. La supervisione è necessaria per qualsiasi professionista, in qualunque ambito si lavori; è tanto più necessaria quanto più il professionista ha potere nell’attività che svolge, per evitare abuso di potere. Per i liberi professionisti, esclusi dalla possibilità di confronto con gli altri, questo strumento è ancor più essenziale per poter agire in maniera giusta con il cliente.
Mirko Messina
Mirko Messina
2025-06-01 15:47:23
Numero di risposte : 35
0
La supervisione è quindi una fase, durante il percorso professionale, in cui ci si verifica come professionisti. Essa può essere individuale, ma sovente viene giocata in ambito gruppale. L’importante è che il supervisore sia esterno all’organizzazione in cui si lavora. La supervisione quindi non è "controllo" sui collaboratori e sul loro stato di salute o funzionalità, non è neanche psicoterapia di gruppo, ma un percorso di coscientizzazione costruttiva dei problemi presenti sia in ambito relazionale con l’utente che con l’organizzazione presso cui si è inseriti. La supervisione aiuta insomma sia l’organizzazione che il collaboratore a capire "dove è il problema", affinché ognuno faccia i passi che deve fare per fronteggiarlo. La supervisione promuove il consolidamento delle culture professionali dei collaboratori e rafforza un approccio all’utenza più significativo e più condiviso da tutti. Esistono pertanto diverse tipologie di supervisione e diverse dinamiche da gestire. L’importante è concepire quest’esperienza come un processo di aiuto circolare e giammai come tentativo di controllo o di "forzatura del consenso" del collaboratore sull’organizzazione.

Leggi anche

Come si configura la supervisione?

Verifica la compatibilità del tuo dispositivo La supervisione di Family Link funziona su dispositiv Leggi di più

Cosa significa fare supervisione?

La supervisione è quindi una fase, durante il percorso professionale, in cui ci si verifica come pro Leggi di più