:

Qual è la differenza tra educazione fisica ed educazione motoria?

Bernardo Bianco
Bernardo Bianco
2025-08-30 23:46:20
Numero di risposte : 21
0
In tutto il mondo si chiama EDUCAZIONE FISICA e non EDUCAZIONE MOTORIA. Se non si conosce il "MONDO" della Scuola Primaria, se l'ora di MOTORIA, di PSICOMOTRICITA' (sic!), di GINNASTICA, è stata da sempre poco considerata, se non si conoscono i rapporti INTERDISCIPLINARI con le altre Educazioni (grafica, lessica, iconica, musicale), se non si conoscono i bambini, se chi entra o entrerà a insegnare nella Scuola Primaria non ha le conoscenze e non è competente, sarà un quasi fallimento e l'Educazione Fisica (io continuo a chiamarla così) sarà sempre considerata una materia di serie B. Lascio ad ognuno la libertà di scelta, di ricerca, di confronto e di curiosità, per fare in modo che ciascuno trovi la "sua" strada e il "suo" metodo di insegnamento per il bene dei nostri bambini!
Antonina Villa
Antonina Villa
2025-08-29 18:03:20
Numero di risposte : 35
0
La SIEF, come società scientifica della materia, si è preoccupata di dare ai termini, in base alla storia di ognuno di essi, un preciso significato. Il termine “educazione fisica”, inizialmente indicante semplicemente e genericamente le pratiche igieniche, solo a fine Ottocento passò ad indicare l’insegnamento, in ambito scolastico, dedicato all’esercizio fisico, insegnamento nel quale comunque era prevista, in primo luogo, la “Ginnastica propriamente detta”. Quest’ultima esigenza IMPONE di affermare l’importanza di una materia (Ginnastica) che è prevista per questo, e che possiede tutti gli strumenti (attrezzi) e soprattutto una metodologia didattica in grado di insegnare a tutti, anche ai meno dotati, le basi della motricità umana: non solo quindi camminare, correre e saltare ma anche arrampicarsi, sospendersi, lo studio degli equilibri, delle quadrupedie e via dicendo. Il fine della Ginnastica Classica (non certo di quella fascista, che aveva ben altri fini) era quello di ricercare la massima efficienza fisica raggiungibile da ciascuno, anche da coloro che (come aveva capito bene un grande pedagogista come Enrico Pestalozzi) erano meno dotati. La Ginnastica è stata definita da Girolamo Mercuriale (1530-1606) come “la scienza che studia l’esercizio fisico, gli effetti che con esso si possono produrre sull’organismo umano e che ha per fine il mantenimento ed il conseguimento della buona salute”. Essa inoltre (come si evidenzia nel progetto SIEF “Ginnastica nella scuola”) prevede anche, oltre ai giochi, la ginnastica respiratoria ed il rilassamento, così come lo studio delle posizioni e degli esercizi che prevengono le rigidità articolari o le cattive posture, problemi questi di cui tutti si lamentano, ma per i quali attualmente non vengono proposte soluzioni valide ed efficaci. Oggi, grazie alla SIEF ed alla sua Scuola di formazione, l’Istituto Duchenne di Firenze, esse sono state riviste e aggiornate alla luce del moderno modo di insegnare e soprattutto in base a quello che già Emilio Baumann definì come “l’intelligente esame dei bisogni” che i nostri bambini /ragazzi presentano. Il bisogno che oggi non è solo e banalmente quello di muoversi (per questo va bene la “educazione motoria”, o una o l’altra delle attività cosiddette “sportive”) ma quello di imparare a muoversi.

Leggi anche

Quali sono le attività motorie?

Il gioco attivo è una parte importante delle attività motorie che sono alla base di uno stile di vit Leggi di più

Quali competenze si possono sviluppare attraverso l'attività motoria?

Le Life Skills possono tradurre le conoscenze, le attitudini ed i valori in capacità ed azioni concr Leggi di più

Luigi Morelli
Luigi Morelli
2025-08-16 00:53:29
Numero di risposte : 20
0
La questione terminologica relativa al nome della disciplina che si occupa del corpo umano, è sempre stata controversa, legata alla cultura e/o all’ideologia del tempo. Col fascismo l’insegnamento dell’educazione fisica rimase obbligatorio ma la sua organizzazione venne affidata ad un ente esterno al Ministero della pubblica istruzione. Le scienze motorie e sportive comparvero con la Legge L. Moratti del 2003 per ogni ordine e grado, ma successivamente, nel 2012 nel 1 ciclo si ritornò alla terminologia “Educazione fisica” mentre nel 2 ciclo e in ambito universitario rimase quello di scienze motorie e sportive. Tale situazione generò e genera tuttora una grande confusione. La recente introduzione dello specialista di Educazione Motoria nella scuola primaria che per alcuni è una disciplina diversa da quella già esistente e normata dal D.M.n.254 del 2012 in cui compare come Educazione Fisica. Il senso del concetto di sport non comprende tutta la varietà degli ambiti di riferimento delle scienze motorie e sportive, perché queste si estendono anche alla pratica dell’esercizio fisico per scopi ludici, non agonistici, di benessere e salute personale, di espressività individuale, ecc.. Concludendo, pensiamo che il termine più adeguato per questa disciplina sia quello di Scienze Motorie e Sportive perché i contenuti che la sostanziano provengono da un insieme molto ampio di scienze della natura e umane e che il fatto di essere “educativa” costituisca un fine cui tendere, non certo una garanzia data dal solo nome della disciplina.
Helga Villa
Helga Villa
2025-08-15 20:20:41
Numero di risposte : 24
0
La differenza tra educazione fisica ed educazione motoria è principalmente terminologica. Le Indicazioni Nazionali del 2012 parlano di educazione fisica. La Legge 30.12.2021 parla di educazione motoria. La disciplina è la stessa. I docenti insegneranno educazione motoria ma il riferimento normativo è sempre alle Indicazioni Nazionali. Per facilità di comprensione, utilizzeremo entrambi i termini: educazione fisica per indicare la normativa, educazione motoria per indicare l’insegnamento.

Leggi anche

Cosa si intende per educazione motoria?

Le Nuove Indicazioni Nazionali ridefiniscono l’educazione motoria come disciplina fondamentale per l Leggi di più

Quali sono le 5 capacità motorie?

Le capacità condizionali, anche dette organico muscolari, sono: Forza Resistenza Velocità. La forza Leggi di più

Sandra Pellegrini
Sandra Pellegrini
2025-08-15 19:44:47
Numero di risposte : 16
0
L'educazione motoria sostituisce l'educazione fisica, per cui i docenti di posto comune delle classi quinte non progettano più ne realizzano attività connesse all'educazione fisica. Le ore precedentemente utilizzate per tale insegnamento vengono attribuite ad altre discipline del curricolo obbligatorio. I docenti specialisti di educazione motoria fanno parte a pieno titolo del team docente della classe quinta a cui sono assegnati, assumendone la contitolarità congiuntamente ai docenti di posto comune. Ne deriva che essi partecipano alla valutazione periodica e finale degli apprendimenti per ciascun alunno della classe di cui sono contitolari. La frequenza delle lezioni è obbligatoria, le attività connesse all’insegnamento di educazione motoria sono infatti affidate al docente specialista, e rientrano nel curricolo obbligatorio e, pertanto, la loro frequenza non è né opzionale né facoltativa.
Cinzia Colombo
Cinzia Colombo
2025-08-03 07:55:24
Numero di risposte : 24
0
La questione terminologica relativa al nome della disciplina che si occupa del corpo umano è sempre stata controversa, legata alla cultura e/o all’ideologia del tempo. Con la Legge G.Casati la “ginnastica” venne inserita fra le discipline obbligatorie del nascente Stato Italiano, nel 1878 il Ministro F.De Sanctis la chiamò “Ginnastica educativa”, estendendo l’obbligatorietà anche alle scuole elementari, nei programmi del 1893 compare il nome di “Educazione fisica”. Le scienze motorie e sportive comparvero con la Legge L. Moratti del 2003 per ogni ordine e grado, ma successivamente, nel 2012 nel 1 ciclo si ritornò alla terminologia “Educazione fisica” mentre nel 2 ciclo e in ambito universitario rimase quello di scienze motorie e sportive. Tale situazione generò e genera tuttora una grande confusione. Basti pensare al disorientamento causato dalla recente introduzione dello specialista di Educazione Motoria nella scuola primaria che per alcuni è una disciplina diversa da quella già esistente e normata dal D.M.n.254 del 2012 in cui compare come Educazione Fisica. Il senso del concetto di sport non comprende tutta la varietà degli ambiti di riferimento delle scienze motorie e sportive, perché queste si estendono anche alla pratica dell’esercizio fisico per scopi ludici, non agonistici, di benessere e salute personale, di espressività individuale, ecc.. Nella scuola la normativa del 1 ciclo fa riferimento a quattro nuclei concettuali fra i quali vi è anche quello dello sport, ma non è l’unico. Soffermarsi solo sullo sport per i benefici che reca alla persona nei termini di educazione, vita e salute è giustissimo ma potrebbe distrarre da una visione di questa disciplina più ampia, il cui apporto è e rimane a 360 gradi, imprescindibile e unico, che nessun’altra disciplina scolastica può offrire. Il termine più adeguato per questa disciplina sia quello di Scienze Motorie e Sportive perché i contenuti che la sostanziano provengono da un insieme molto ampio di scienze della natura e umane e che il fatto di essere “educativa” costituisca un fine cui tendere, non certo una garanzia data dal solo nome della disciplina.

Leggi anche

Quali sono le attività motorie di base?

Gli schemi motori di base sono gli elementi fondamentali del movimento, sono così chiamati perché so Leggi di più

Quali sono le attività aerobiche?

Con attività aerobica si intende un’attività fisica di lunga durata e di bassa intensità. L’attivit Leggi di più

Raffaele Leone
Raffaele Leone
2025-08-01 12:24:25
Numero di risposte : 48
0
Quando affrontiamo questo tipo di problematiche, l’uso dei termini non può essere casuale od indifferente, perché ogni parola porta con sé dei contenuti, ed è bene che questi siano chiari: ed allora non si può parlare indifferentemente di educazione motoria, di sport, di scienze motorie e sportive, educazione fisica… o ginnastica. La Ginnastica si è sviluppata nell’Ottocento e la sua storia trova riscontro nei numerosi testi e nelle figure dei grandi Maestri di Ginnastica che hanno cercato di studiarla, diffonderla e sostenerla. Il termine “educazione fisica”, inizialmente indicante semplicemente e genericamente le pratiche igieniche, solo a fine Ottocento passò ad indicare l’insegnamento, in ambito scolastico, dedicato all’esercizio fisico, insegnamento nel quale comunque era prevista, in primo luogo, la “Ginnastica propriamente detta”. Quest’ultima esigenza IMPONE di affermare l’importanza di una materia (Ginnastica) che è prevista per questo, e che possiede tutti gli strumenti (attrezzi) e soprattutto una metodologia didattica in grado di insegnare a tutti, anche ai meno dotati, le basi della motricità umana: non solo quindi camminare, correre e saltare ma anche arrampicarsi, sospendersi, lo studio degli equilibri, delle quadrupedie e via dicendo.
Akira Lombardi
Akira Lombardi
2025-07-26 06:51:11
Numero di risposte : 28
0
Le Indicazioni Nazionali del 2012 parlano di educazione fisica mentre la Legge 30.12.2021, che introduce lo specialista di tale disciplina nella scuola primaria, parla di educazione motoria. La disciplina è la stessa: i docenti che dall’anno scorso sono stati inseriti nella classe 5a primaria, insegneranno educazione motoria ma il riferimento normativo è sempre alle Indicazioni Nazionali. Per facilità di comprensione, utilizzeremo entrambi i termini: educazione fisica per indicare la normativa, educazione motoria per indicare l’insegnamento.

Leggi anche

Cosa vuol dire attività ludico-motoria?

Attività ludico-motoria la definizione corretta Quando parliamo di attività ludico-motoria intendia Leggi di più

Celeste Ricci
Celeste Ricci
2025-07-12 17:41:37
Numero di risposte : 25
0
In tutto il mondo si chiama EDUCAZIONE FISICA e non EDUCAZIONE MOTORIA. Se non si conosce il "MONDO" della Scuola Primaria, se l'ora di MOTORIA, di PSICOMOTRICITA' (sic!), di GINNASTICA, è stata da sempre poco considerata, se non si conoscono i rapporti INTERDISCIPLINARI con le altre Educazioni (grafica, lessica, iconica, musicale), se non si conoscono i bambini, se chi entra o entrerà a insegnare nella Scuola Primaria non ha le conoscenze e non è competente, sarà un quasi fallimento e l'Educazione Fisica sarà sempre considerata una materia di serie B. Lascio ad ognuno la libertà di scelta, di ricerca, di confronto e di curiosità, per fare in modo che ciascuno trovi la "sua" strada e il "suo" metodo di insegnamento per il bene dei nostri bambini.