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Cosa è necessario per aprire un Campus estivo?

Monia Santoro
Monia Santoro
2025-06-12 16:14:18
Numero di risposte : 37
0
Per aprire un’attività di organizzazione centri estivi – Summer Camp sono necessari: Cosa ottieni con il Kit StartUp - guida operativa - eBook illustrato e dettagliato “Il Piacere di fare impresa” - business plan / piano finanziario su base Excel - intelligenza artificiale per supporto e ricerca normativa - accesso a canali social network riservati - attestato di partecipazione con numero seriale registrato Perché aprire un centro estivo: opportunità, piano di fattibilità, spazi di mercato Cosa offrire: attività ricreative, corsi sportivi, educazione ambientale, servizi integrativi Organizzazione: attrezzature, sedi, personale educativo, programmi Normativa e burocrazia: requisiti minimi, convenzioni comunali, autorizzazioni e modelli Costi e guadagni: investimenti iniziali, margini operativi, rientro dell’investimento Analisi di mercato: domanda locale, marketing territoriale, fidelizzazione famiglie Il Kit ti guida passo passo in ogni fase, con strumenti pratici, esempi, modelli, accesso a consulenti e aggiornamenti su bandi e finanziamenti.
Claudio Palmieri
Claudio Palmieri
2025-05-30 14:41:13
Numero di risposte : 33
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Per aprire un centro estivo non bisogna avere un titolo di studio specifico ma, per avere qualche chance di successo dovrete possedere almeno una piccola esperienza in campo di formazione ed educazione. Le capacità organizzative di predisporre ogni cosa con un programma giornaliero ricco di attività e compiti ben precisi per ognuno; Le capacità relazionali per convincere i genitori, dirigere i dipendenti e attirare le simpatie di ragazzi e bambini che frequentano il centro; Il problem-solving nel caso in cui si presenti un problema che deve essere fronteggiato in tempo reale; molta pazienza per accogliere e intrattenere tutti i piccoli ospiti che vogliono divertirsi e fare amicizia. Per quanto riguarda l’aspetto burocratico, bisogna ottenere un accreditamento ed un convenzionamento dal Comune competente. Per ottenere il “nulla osta”, bisogna ovviamente dimostrare di possedere le norme di sicurezza e quelle igienico-sanitarie nella struttura in cui si va ad avviare il centro estivo.

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Giorgio Serra
Giorgio Serra
2025-05-30 11:59:55
Numero di risposte : 27
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Una sede presso cui organizzare l’attività; può essere uno scuola o un asilo privato, un parco attrezzato o un circolo sportivo. L’importante è che ci sia un ampio spazio all’aperto, dei bagni e una sala interna per le attività al chiuso. Animatori ed educatori che abbiano le capacità necessarie per sviluppare e organizzare attività di gioco, educazione e creatività, senza trascurare l’aspetto pedagogico. Materiali per le varie attività, dai giochi per i più piccoli alle attrezzature sportive e al materiale educativo e creativo per i più grandi. Operativamente parlando, si può pensare di appoggiarsi ad associazioni culturali o sociali già esistenti o di aprire una propria associazione (è richiesto un numero minimo di 3 soci).
Eleonora Farina
Eleonora Farina
2025-05-30 10:13:57
Numero di risposte : 18
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Per aprire un’attività di organizzazione di centri estivi, non sono necessari requisiti particolari e le procedure di accreditamento e convenzionamento presso i Comuni sono sempre più snelle e efficienti. Inoltre, chi sceglie di aprire un centro estivo può farlo in maniera graduale e con un investimento relativamente contenuto, cominciando con il soggiorno diurno per un numero limitato di bambini e valutando in seguito se includere il pernottamento ed aumentare il numero delle iscrizioni. L’investimento più consistente da affrontare quando si decide di avviare un’attività di questo tipo riguarda principalmente due voci: la sede cui appoggiarsi ed il compenso per gli educatori. Si tratta, infatti, di un’impresa che può essere avviata gradualmente, prima con l’impegno del titolare e di pochi animatori e/o altri collaboratori, poi coinvolgendo sempre più bambini, a seconda della disponibilità degli spazi del centro, e di conseguenza sempre più animatori. In questo modo sarà possibile per l’imprenditore verificare la propria abilità nel settore durante la fase iniziale e, progressivamente, ampliare la propria clientela con l’impiego di un team sempre più numeroso.

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Renzo D'angelo
Renzo D'angelo
2025-05-30 09:37:32
Numero di risposte : 33
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Per aprire un centro di vacanza per minori è necessaria la Segnalazione Certificata di Inizio Attività da presentare al Comune sede del centro. La SCIA deve essere presentata al Comune dove è ubicato il centro dai gestori dei centri di vacanza: a) diurni, il cui orario di apertura sia pari o superiore a tre ore giornaliere; b) con pernottamento, qualora siano previsti quattro o più pernottamenti. In caso di utilizzo della stessa sede da parte di più soggetti gestori, ciascun gestore dovrà presentare la propria SCIA. I locali utilizzati devono essere in regola con la vigente normativa in materia di prevenzione incendi, sicurezza degli impianti e accessibilità e certificati idonei sotto il profilo igienico-sanitario. La tabella dietetica comprensiva di menù dettagliato deve essere approvata dall’Azienda Sanitaria. Come previsto dal DPReg. 190/2001 la dotazione di personale deve prevedere: - un coordinatore responsabile; - un operatore di area educativa ogni 15 minori per i centri diurni, ridotto a un operatore ogni 10 bambini per la fascia 3-6; - un operatore ogni 10 minori per i centri con pernottamento. In presenza di minori con handicap deve essere previsto un adeguato numero di operatori di appoggio oppure, nel caso di impossibilità, la modifica dei rapporti numerici.
Quarto De rosa
Quarto De rosa
2025-05-30 09:14:27
Numero di risposte : 29
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Chi intende aprire un C.E. per l’anno 2025 deve presentare una Segnalazione Certificata Inizio Attività (SCIA) ai sensi della LR n. 14/2008, art. 14 e ss.mm., approvata con deliberazione di Giunta regionale n. 247/2018 “Direttiva per organizzazione e svolgimento dei soggiorni di vacanza socio-educativi in struttura e dei centri estivi”, modificata con deliberazione di Giunta regionale n. 469/2019. La SCIA deve essere presentata prima dell’inizio delle attività estive, perché è documentazione necessaria per avviare il servizio stesso, dal legale rappresentate del soggetto gestore attraverso apposito modulo online a cui è possibile accedere con credenziali SPID collegandosi al link: https://au.lepida.it/suaper-fe/#/AreaPersonale Se in sede di controllo della dichiarazione emergessero carenze dei requisiti, il Comune, entro il termine dei 30 giorni dal ricevimento della SCIA, richiederà all’interessato di provvedere al necessario adeguamento. Il mancato adeguamento comporta l’adozione di un provvedimento di sospensione dell’attività.

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Liborio Bruno
Liborio Bruno
2025-05-30 04:57:51
Numero di risposte : 30
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Per aprire un centro estivo, è necessario considerare opportunamente piano di fattibilità e spazi di mercato. Cosa offrire: attività ricreative, corsi sportivi, educazione ambientale, servizi integrativi. È fondamentale considerare l'organizzazione, quindi attrezzature, sedi, personale educativo e programmi. Normativa e burocrazia: requisiti minimi, convenzioni comunali, autorizzazioni e modelli. Inoltre, è importante tenere in considerazione i costi e i guadagni: investimenti iniziali, margini operativi, rientro dell’investimento. Infine, un'analisi di mercato completa, che prenda in considerazione la domanda locale, il marketing territoriale e la fidelizzazione delle famiglie, è anche importante nel processo di apertura di un campus estivo. Il Kit StartUp include una guida operativa, un eBook, un business plan Excel precompilato, accesso all'intelligenza artificiale per la ricerca normativa e altri strumenti utili per avviare l'attività. Il Kit ti guida passo passo in ogni fase, con strumenti pratici, esempi, modelli, accesso a consulenti e aggiornamenti su bandi e finanziamenti.