Quando l'assunzione di liquidi non compensa queste perdite, si possono manifestare sintomi che variano da lievi a gravi.
Nei casi più lievi, la disidratazione causa stanchezza, difficoltà di concentrazione, pelle secca e labbra screpolate.
Tuttavia, la disidratazione cronica può avere effetti a lungo termine, tra cui la riduzione dell'elasticità della pelle, problemi digestivi e affaticamento generale.
Nei casi più gravi, può portare a insufficienza renale, alterazioni nella pressione sanguigna e complicazioni cardiache.
La disidratazione può influenzare diverse funzioni corporee.
Durante l'inverno, uno dei rischi maggiori è rappresentato dal peggioramento delle condizioni cardiovascolari, poiché la riduzione dei liquidi nel sangue rende il cuore meno efficiente nel pompare.
Anche i reni possono essere messi a dura prova, con un rischio aumentato di calcoli renali o infezioni delle vie urinarie.
Un altro rischio specifico è la compromissione del sistema immunitario: un corpo disidratato ha meno capacità di combattere le infezioni stagionali, come raffreddori e influenze.
Inoltre, la pelle secca e screpolata può diventare un terreno fertile per irritazioni e infezioni.
Nei bambini, la disidratazione può manifestarsi rapidamente con sintomi gravi, come letargia e irritabilità; mentre negli anziani aumenta il rischio di perdita dell’equilibrio, cadute e complicazioni croniche.