:

Cosa dice l'articolo 844 del codice civile?

Tosca Conte
Tosca Conte
2025-06-05 11:36:35
Count answers: 2
Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi. Nell’applicare questa norma l’autorità giudiziaria deve contemperare le esigenze della produzione con le ragioni della proprietà. Può tener conto della priorità di un determinato uso. La norma stabilisce che è illecito tutto ciò che supera normale tollerabilità. È un limite volutamente generico per consentire al giudice di stabilire, di volta in volta, ciò che è molesto sulla base delle circostanze di fatto come: la collocazione dell’immobile, l’intensità della molestia, l’orario, la persistenza nel tempo, la necessità dell’attività svolta. La norma non fissa gli orari del silenzio ma lascia al giudice definire cosa si intende per “superiore alla normale tollerabilità”.
Eriberto Cattaneo
Eriberto Cattaneo
2025-06-05 11:28:13
Count answers: 2
Il proprietario di un fondo non puo' impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilita', avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi. Nell'applicare questa norma l'autorita' giudiziaria deve contemperare le esigenze della produzione con le ragioni della proprieta'. Puo' tener conto della priorita' di un determinato uso.
Luciana Colombo
Luciana Colombo
2025-06-05 10:01:29
Count answers: 3
L’art.844 c.c. impone a tutti i cittadini di non immettere, nelle abitazioni altrui, rumori non tollerabili. La norma non ci spiega però quando un rumore non è tollerabile. La giurisprudenza dell’art. 844 codice civile, pacifica e consolidata, sia di legittimità sia di merito, stabilisce che il rumore immesso non deve eccedere il rumore di fondo di oltre 3 dB, limite della normale tollerabilità. L’art. 6-ter della Legge n. 13 del febbraio 2009 riporta che nell’accertare la normale tollerabilità delle immissioni e delle emissioni acustiche, ai sensi dell’art. 844 del codice civile, sono fatte salve in ogni caso le disposizioni che disciplinano specifiche sorgenti e la priorità di un determinato uso. Il limite differenziale secondo la Giurisprudenza civile è 3 dB, sia di giorno sia di notte. In ogni caso il quadro normativo del limite della tollerabilità come eccedenza massima di 3 dB sul rumore di fondo non è stato modificato dall’emanazione di detti DPCM 1/3/91 e 14/11/97 che stabiliscono i limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno e adottano il differente criterio del livello equivalente. I due criteri, dell’accettabilità amministrativa e della tollerabilità giudiziaria, convivono perché si applicano in ambiti diversi.