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Quando scatta il disturbo alla quiete pubblica?

Marisa Palmieri
Marisa Palmieri
2025-06-13 15:54:10
Numero di risposte : 20
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Il disturbo della quiete pubblica si verifica quando un rumore eccessivo disturba la tranquillità di più persone. Non si tratta solo di fastidi personali: affinché sia considerato reato, il disturbo deve coinvolgere un numero indeterminato di cittadini, non solo un singolo individuo. Alcuni esempi di situazioni che possono configurare questo reato sono: Musica o televisione ad alto volume nelle ore notturne Urla e schiamazzi per strada o in condominio Lavori rumorosi svolti senza rispettare gli orari consentiti Clacson o motori accesi inutilmente per lungo tempo Un caso concreto: la recente sentenza della Corte Cassazione (n. 8075/2025) Un esempio importante in materia è la recente sentenza della Corte di Cassazione, che ha confermato la condanna per disturbo della quiete pubblica in un caso in cui il rumore arrecato era tale da turbare il riposo e la normale vita quotidiana di più persone. Questa decisione ribadisce che il disturbo deve avere una portata collettiva, escludendo quindi situazioni in cui viene disturbata solo una persona specifica.
Franca De rosa
Franca De rosa
2025-06-13 13:15:48
Numero di risposte : 28
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Per aversi reato di disturbo alla quiete pubblica, l’articolo 659 del codice penale richiede che il rumore possa arrecare molestia a un numero indeterminato di persone e non solo a uno o a pochi vicini. La Corte di Cassazione ha chiarito che, affinché vi sia punibilità, è necessario che i rumori arrechino disturbo non solo agli occupanti degli appartamenti adiacenti alla fonte di emissione, ma anche a una parte considerevole dei condomini. Relativamente ad attività svolte in condominio, per far scattare il reato previsto dall’articolo 659 cod. pen. è necessaria la produzione di rumori idonei ad arrecare disturbo o a turbare la quiete e le occupazioni non solo degli abitanti dell’appartamento sovrastante o sottostante la fonte di propagazione, ma di una più consistente parte degli occupanti il medesimo edificio. Per l’articolo 659 cod. pen., non sono necessarie né la vastità dell’area interessata dalle emissioni sonore, né il disturbo di un numero rilevante di persone, essendo sufficiente che i rumori siano idonei ad arrecare disturbo ad un gruppo indeterminato di persone, anche se raccolte in un ambito ristretto, come un condominio.

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Danthon Neri
Danthon Neri
2025-06-05 14:02:10
Numero di risposte : 20
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Il disturbo alla quiete pubblica si verifica quando i rumori, gli schiamazzi o altre forme di inquinamento acustico raggiungono un’intensità tale da superare la normale tollerabilità, disturbando così un numero indeterminato di persone. Ciascun comune in Italia può stabilire, tramite specifici regolamenti, gli orari in cui è richiesto il rispetto del silenzio, spesso differenziati tra periodo estivo e invernale. Questi orari sono pensati per proteggere le ore di riposo e tranquillità delle persone, soprattutto durante la notte e nelle ore pomeridiane. Regolamento Condominiale: 21:00–08:00 13:00–16:00 Regolamento Comunale: 22:00–08:00 12:00–15:00 12:00–15:30 Giorni Festivi: 12:00–15:30 19:00–09:00 Le violazioni a queste norme non si limitano a semplici sanzioni amministrative ma possono configurare, nei casi più gravi, un vero e proprio reato, punibile penalmente.