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Chi paga per i rifugiati?

Rita Orlando
Rita Orlando
2025-07-31 01:19:42
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I soldi per l’accoglienza vengono presi dal fondo ordinario che il ministero dell’interno ha a disposizione per l’immigrazione e l’asilo. Queste risorse fanno parte di un fondo ordinario del ministero. Non sono spese straordinarie. Il costo medio per l’accoglienza di un richiedente asilo o rifugiato è di 35 euro al giorno. Gli enti locali che decidono di partecipare al bando Sprar hanno l’obbligo infatti di presentare un piano finanziario che deve essere approvato dalla commissione formata da rappresentati di enti locali, del ministero dell’interno e dell’Unhcr. Le spese di gestione per migrante, valutate in media intorno ai 35 euro pro capite al giorno, possono subire dunque delle variazioni da regione a regione, secondo il costo della vita del posto e l’affitto delle strutture. Questi soldi però, dai 35 ai 40 euro al giorno, non finiscono in tasca agli ospiti dei centri ma vengono dati alle cooperative, di cui i comuni si avvalgono per la gestione dell’accoglienza. Sono soldi erogati per la gestione dei centri, che vanno a chi si prende la responsabilità di gestirli. Servono dunque a pagare gli operatori, l’affitto ai privati degli immobili, i fornitori di beni di consumo. Una piccola quota va per gli interventi di riqualificazione professionale, come i tirocini, orientati a permettere ai migranti di vivere in autonomia una volta usciti dal sistema di accoglienza. E solo una quota residua viene data direttamente a loro. Si tratta del pocket money, pochi euro per le piccole spese quotidiane. Della somma complessiva, solo 2,5 euro in media – il cosiddetto pocket money – è la cifra che viene data ai migranti per le piccole spese quotidiane.
Sabrina Santoro
Sabrina Santoro
2025-07-30 23:53:37
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In generale, la competenza a coprire le spese dell’accoglienza è del Comune in cui le persone risiedono. Per i soggetti per i quali si renda necessario il ricovero stabile presso strutture residenziali, il comune nel quale essi hanno la residenza prima del ricovero, previamente informato, assume gli obblighi connessi all’eventuale integrazione economica. La Circolare del Ministero dell’Interno del 24 aprile 2013 stabilisce che l’obbligo di collocare in luogo sicuro, ovvero in una struttura di accoglienza autorizzata/accreditata, comporta la presa in carico del minore da parte dei servizi sociali del Comune nel cui territorio la struttura è presente. Per la copertura degli oneri per il collocamento dei minori non può farsi riferimento al Ministero dell’Interno, bensì al Fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Questo ammonta a 60 milioni di Euro annuali.
Fortunata Damico
Fortunata Damico
2025-07-30 20:59:14
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Il costo per l’accoglienza dei richiedenti asilo in Italia è di 35 euro al giorno nel sistema di protezione gestito dagli enti locali. Il sistema Sprar è finanziato dal Viminale, che attinge le risorse dal Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell'asilo, devolvendo agli enti locali i fondi in base alla stima che, per accogliere un migrante adulto, servano circa 35 euro al giorno. Le prefetture offrono dunque la cifra massima di 35 euro a persona al giorno, riservandosi di aggiudicare i bandi col criterio del massimo ribasso. I servizi offerti variano a seconda dei bandi, ma sono in genere essenziali: pulizia, vitto, beni di prima necessità, servizi di mediazione linguistica e culturale, una tessera di ricarica telefonica all'arrivo. Ai migranti spetta solo un pocket money di 2,50 euro al giorno. Il resto serve a pagare strutture, operatori, costi indiretti. Il Viminale attinge le risorse dal Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell'asilo.
Flaviana Monti
Flaviana Monti
2025-07-30 20:19:06
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Il contributo UE si è limitato solo al 2,7 % delle spese sostenute dall'Italia per l'accoglienza nel 2016. L'Italia ha affrontato nel 2016 una spesa di ben 1,7 miliardi di euro per l'accoglienza degli immigrati presunti profughi, al netto dei cosiddetti costi indiretti. L'UE ha contributo con soli 46,8 milioni di euro. L'Italia sta sostenendo i costi per i mancati ricollocamenti in altri Paesi UE dei richiedenti asilo, che al 15 ottobre 2017 ammontavano a 762,5 milioni di euro. L'Italia è costretta a sostenere anche i costi dell'insufficiente solidarietà europea.
Quarto Romano
Quarto Romano
2025-07-30 20:14:54
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Il contributo – che ha l’obiettivo di offrire un primo sostegno economico in Italia – è destinato a chi ha presentato domanda di permesso di soggiorno per protezione temporanea e ha trovato una sistemazione autonoma anche presso parenti, amici o famiglie ospitanti. Per richiedere il contributo su https://contributo-emergenzaucraina.protezionecivile.gov.it è necessario avere il Codice Fiscale, un numero di cellulare e una email. Per conoscere nel dettaglio requisiti e modalità di richiesta del contributo è disponibile un vademecum in italiano, inglese e ucraino.