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Quali attività fanno bene al cervello?

Concetta Pellegrino
Concetta Pellegrino
2025-07-30 00:05:57
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A parte l'allenamento in palestra, qualsiasi opportunità di fare attività fisica durante la giornata può essere un modo per migliorare la salute del nostro cervello. L'esercizio induce il nostro corpo a rilasciare sostanze chimiche che hanno l'effetto di migliorare l'umore e aiutano il cervello a rimanere giovane e attivo. A titolo esemplificativo, queste semplici attività possono risultare benefiche per il cervello se svolte quotidianamente, anche solo per pochi minuti: 11 minuti di passeggiata: riducono il rischio di malattie cardiache, ictus e cancro; 5 minuti di danza a tempo di musica: aumentano la creatività e migliorano l'umore; 20 minuti di giardinaggio: stimolano alcune proteine cerebrali essenziali per la capacità di pensare e imparare; 20 minuti di allenamento con i pesi: migliorano la memoria. L'esercizio fisico regolare è utile per: promuovere la neurogenesi, essenziale per potenziare le funzioni cognitive; mantenere e migliorare la salute mentale; favorire la salute e il funzionamento delle sinapsi; proteggere il cervello dall'invecchiamento e dalle malattie neurodegenerative. Rafforza le connessioni tra i circuiti cerebrali, che sono importanti per l'elaborazione delle emozioni, la risoluzione dei problemi e la memoria. La danza, in tutte le sue forme, è una delle rare attività in grado di stimolare contemporaneamente diverse funzioni cerebrali: Movimento del corpo, processo decisionale, consapevolezza musicale e stato emotivo. È un vero e proprio allenamento per il corpo e la mente, che richiede rapidi processi decisionali, aiutando a mantenere il cervello giovane e dinamico. Praticata regolarmente, la danza ha effetti benefici sulla memoria e può persino ridurre il declino cognitivo e il rischio di demenza.
Marina Lombardo
Marina Lombardo
2025-07-29 23:58:24
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Ogni tipo di attività sportiva fa bene al corpo e alla mente, sebbene gli sport di gruppo, come ad esempio quelli che si praticano in squadre o che prevedono corsi con più persone, hanno più vantaggi di quelli individuali soprattutto per la condivisione dell’attività con altre persone. Fare attività fisica intensa come lo spinning o la corsa per almeno 20 minuti, può aiutare a gestire aspetti emozionali come la rabbia, a condizione che ci si trovi nella condizione fisica e di salute per praticare tali sport. Invece, una camminata a passo moderato, ogni giorno, può essere d’aiuto per gestire lo stress acuto e cronico. Praticare sport influenza positivamente il nostro cervello, soprattutto attraverso il rilascio di serotonina, un neurotrasmettitore, spesso chiamato “ormone del buonumore”, perché in grado di influenzare le nostre emozioni ma non solo. Ha un ruolo anche nelle funzioni cognitive, aiutando la memoria, l’attenzione, favorendo l’autocontrollo e il problem solving, che risultano importanti per gestire con lucidità eventi stressanti e lo stress quotidiano. Inoltre, praticare sport aiuta a dormire meglio e a sentirsi più riposati e meno stanchi, favorisce lo sviluppo cognitivo, la creatività e la concentrazione, insieme a migliorare la fiducia in sé stessi, verso gli altri e l’auto-affermazione. L’azione positiva dello sport favorisce anche un recupero più veloce dell’umore e potenzia l’effetto delle terapie farmacologiche. Infine, gli sport di gruppo possono aiutare a vincere l’introversione, la paura del giudizio, a socializzare e mettersi in gioco, oltre a trovare e mantenere la motivazione a praticare sport con regolarità, migliorare la resilienza, l’empatia, e le abilità sociali.
Renato Longo
Renato Longo
2025-07-29 23:11:25
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L’esercizio fisico è essenziale per mantenere la mente in forma. Anche una semplice camminata di 30 minuti al giorno contribuisce a migliorare la salute del corpo e del cervello. Il movimento stimola la circolazione sanguigna, favorendo l’ossigenazione del cervello e la produzione di sostanze neurotrofiche che aiutano a preservare i neuroni. Una dieta sana e bilanciata è fondamentale per il funzionamento ottimale del cervello. Dormire tra le 6 e le 8 ore a notte è cruciale per la rigenerazione delle connessioni neuronali. Il sonno regolare permette al cervello di consolidare la memoria e di favorire l’apprendimento. La lettura è un eccellente esercizio per mantenere il cervello attivo. Attività come la risoluzione di cruciverba, calcoli mentali e giochi che richiedono concentrazione aiutano a mantenere vivi i circuiti cerebrali e a contrastare gli effetti del declino cognitivo. Stimolare costantemente la mente con nuove sfide mantiene le sinapsi attive e rinforza le capacità cognitive.
Caio Barone
Caio Barone
2025-07-29 21:27:22
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Il cervello è fondamentale e indispensabile: al pari dei muscoli ha bisogno di essere tenuto in allenamento per far sì che mantenga le sue capacità e rimanga in forma. Buon riposo: un cattivo sonno è causa di nervosismo e stanchezza, e riduce la capacità di pensiero, memoria, apprendimento e problem solving. Mangiar sano e bene: anche il cervello si nutre, quindi sono da preferire gli alimenti che contengono Omega 3, antiossidanti e vitamine. Socialità: una buona vita sociale è alla base dello star bene, in compagnia il cervello viene stimolato grazie alle conversazioni e al confronto. Mens sana in corpore sano: ciò significa che l’esercizio fisico influisce anche sul benessere cerebrale. Cercare il significato dei vocaboli sul vocabolario cartaceo, senza consultare internet. Fare la settimana enigmistica o il sudoku, stimola la memoria, il linguaggio e l’attenzione. Giocare con i numeri, ad esempio facendo calcoli a mente o contando al contrario. Imparare una lingua nuova. Imparare a suonare uno strumento. Imparare vocaboli nuovi. Leggere libri. Non usare il navigatore per percorrere strade nuove, ma studiarsi in anticipo la strada su una cartina e cercare di ricordarla. Scrivere con la mano “non dominante”, esercizio che richiede un maggiore sforzo mentale. Scrivere un elenco di 20 parole, cercando a distanza di 10/15 minuti di tempo, di ricordarsene il maggior numero possibile.
Diana Marini
Diana Marini
2025-07-29 20:47:23
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Sia gli esercizi di resistenza sia quelli di forza sia infine un mix delle due tipologie sembrano migliorare le prestazioni cognitive. I risultati più evidenti si ottengono tuttavia con gli sport che richiedono complessi schemi di movimento e di interazione con le altre persone. Un ulteriore risultato dello studio è che l’effetto non dipende necessariamente dalla quantità di esercizio praticato: in altre parole, sottoporsi a sessioni di allenamento più lunghe determina sì un più elevato livello di fitness mentale, ma solo sul lungo periodo. Le prestazioni cognitive, proprio come quelle fisiche, cambiano continuamente nel tempo: va da sé che i miglioramenti sono molto evidenti durante l’infanzia, una fase in cui lo sviluppo cognitivo è molto rapido, mentre lo sono decisamente meno nell’età adulta e nella terza età. Ma dall’analisi è emerso che una stessa attività sportiva può essere di beneficio nei bambini in età scolare così come nei giovani e negli adulti. Come a dire che i bambini e i loro nonni potrebbero essere coinvolti insieme in un’attività sportiva di gruppo utile per la salute cognitiva di entrambi.
Bibiana Longo
Bibiana Longo
2025-07-29 19:32:52
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Le attività sedentarie che prevedono interazioni sociali o che possono definirsi mentalmente stimolanti come la lettura, il bricolage o il gioco delle carte sono in grado di migliorare la memoria e la capacità di pensiero nelle persone anziane. Quando le persone si impegnavano di più nella socializzazione o in attività sedentarie ma stimolanti come la lettura, l'ascolto di musica o la pratica religiosa, i loro punteggi nei test di valutazione aumentavano. I comportamenti sedentari positivi per la salute cognitiva hanno come filo conduttore il fatto di non essere passivi ma di tenere la mente attiva. Attività come fare bricolage, leggere o suonare uno strumento sono cognitivamente coinvolgenti e le persone che vi si dedicano traggono beneficio dalla stimolazione mentale, dalla consapevolezza e dalla risoluzione dei problemi che si presentano. Per il benessere cognitivo l'ottimale è infatti raggiungere un equilibrio tra esercizio fisico, attività mentali e altri comportamenti positivi come dormire sette-otto ore a notte, non fumare e seguire una dieta sana.