Cosa cambia per le ASD dal 2026?

Elda Damico
2025-07-21 20:34:01
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Il nuovo regime fiscale interesserà anche le associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte anche al Runts o che hanno acquisito la qualifica di Imprese Sociali.
A decorrere dal primo gennaio 2026, quindi, per gli enti del Terzo settore diventeranno operativi i criteri previsti dal Codice del Terzo settore, e in particolare entreranno in vigore i criteri dettati dall’articolo 79 per stabilire:
quando una attività di interesse generale è svolta con modalità non commerciale e
quando un ente, nel suo complesso, assume natura commerciale o meno.
Rispetto all’attuale disciplina prevista dal TUIR in relazione agli enti non commerciali, si assiste, in linea di principio, a un trattamento tributario che dovrebbe risultare di maggior favore a beneficio degli enti del Terzo settore, i quali, nell’ambito delle attività di interesse generale perseguite, potranno realizzare anche un avanzo di gestione.

Elga Testa
2025-07-21 20:02:07
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Cosa cambia per le ASD dal 2026?
Fino al 31 dicembre 2025 rimarrà applicabile l’articolo 4 del D.P.R. IVA 633/1972.
Questo articolo stabilisce che non si considerano attività commerciali le prestazioni rese in conformità alle finalità istituzionali, effettuate verso il pagamento di corrispettivi specifici e rivolte a: Associati; Tesserati appartenenti al medesimo organismo affiliante; Associazioni che svolgono la medesima attività e che per legge, regolamento o statuto fanno parte di una unica organizzazione locale o nazionale.
Pertanto le quote versate dai soci e di tesserati per partecipare alle attività sportive, didattiche e formative organizzate dalla ASD continueranno ad essere “fuori campo Iva” per tutto l’anno 2025.
Il passaggio dal regime di esclusione a quello di esenzione IVA, previsto ora per il 1° gennaio 2026, avrebbe comportato fin da subito per molte associazioni sportive dilettantistiche nuovi oneri significativi, tra cui: Apertura della partita IVA: obbligo esteso anche alle associazioni operanti con il solo codice fiscale;
Obbligo dell’emissione della fattura elettronica fatto salvo le semplificazioni previste dal regime forfetario di cui alla Legge 398/1991 che consentono l’esonero da TUTTI gli obblighi formali previsti dal titolo II del decreto IVA (fatturazione, certificazione dei corrispettivi, registrazione, dichiarazione), fatta eccezione per la fatturazione relativa alle attività di sponsorizzazione e pubblicità, che resta obbligatoria.

Egidio Gatti
2025-07-21 19:52:04
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Viene meno una regola particolarmente rigida per il settore: il limite ai pagamenti in contanti, che risultava più severo di quello previsto dalla normativa antiriciclaggio generale.
Viene eliminata la possibilità di detassare i proventi di due eventi all’anno, un’agevolazione storica e rilevante per molte realtà sportive.
Il mondo delle associazioni sportive dilettantistiche in regime 398/1991 dovrà prepararsi a questi cambiamenti, in vigore dal 1° gennaio 2026.
Si resta in attesa di possibili interventi correttivi o chiarimenti normativi.
L’articolo 25 della legge 133/1999 conteneva alcune agevolazioni fiscali significative, ora cancellate.

Carmela Carbone
2025-07-21 17:22:34
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Il passaggio dal regime di esclusione a quello di esenzione IVA sarà particolarmente importante e significativo per le realtà che operano nel mondo dell’associazionismo sportivo e imporrà, come prima cosa, di dover aprire una partita IVA e gestire i conseguenti adempimenti fiscali e amministrativi.
A fronte di una riforma dall’impatto pratico importante, e con il fine di favorire il passaggio graduale al nuovo regime, il Decreto Milleproroghe n. 202/2024 prevede quindi un anno in più di tempo, in attesa della razionalizzazione della disciplina dell’imposta sul valore aggiunto per gli enti che operano nel terzo settore.
Uno dei più immediati consisterà nell’obbligo per le associazioni e le società sportive dilettantistiche di dotarsi di partita IVA.
ASD e SSD dovranno quindi confrontarsi con gli obblighi correlati, primo tra tratti l’emissione della fattura elettronica, nel rispetto del termine di 12 giorni dalla data di effettuazione dell’operazione, e di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri.
Ferma restando la possibilità di adottare il regime speciale forfettario previsto per gli enti associativi, ci sarà un anno di tempo per adeguarsi alle novità e farsi trovare pronti al debutto – salvo nuovi rinvii – della riforma IVA.
Il passaggio dal regime di esclusione a quello di esenzione sarà operativo dal 1° gennaio 2026.
Il Decreto Milleproroghe n. 202/2024 prevede un ulteriore anno di tempo per adeguarsi alla nuova normativa IVA.
A partire dal 1° gennaio 2026, sarà eliminato dall’articolo 4 il riferimento alle prestazioni sportive rese nei confronti di soci e tesserati dalle operazioni fuori campo IVA.
La novità prevede il passaggio dal regime di esclusione a quello di esenzione e, con il fine di adeguare la normativa interna alle indicazioni comunitarie, estende l’applicazione delle misure agevolative a tutte le persone che praticano lo sport, e non solo a soci e tesserati di ASD e SSD.
Il Decreto Milleproroghe n. 202/2024 prevede quindi un anno in più di tempo per adeguarsi alla nuova normativa IVA, che sarà operativa dal 1° gennaio 2026.
La riforma IVA per le associazioni e le società sportive dilettantistiche è stata rinviata al 1° gennaio 2026, con il conseguente rinvio di obblighi e adempimenti.