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Quali sono gli svantaggi della dieta chetogenica?

Cleopatra Rossi
Cleopatra Rossi
2025-11-02 11:16:12
Numero di risposte : 32
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Le diete chetogeniche possono effettivamente ridurre il peso corporeo nel breve termine, ma nel lungo periodo non sono state dimostrate più efficaci rispetto ad altri approcci dietetici, anzi, secondo lo studio che ha analizzato 123 ricerche in merito, a fronte di una perdita di peso accelerata, con dieta chetogenica, in realtà la perdita di grasso è assai rallentata. La perdita di peso é, dunque, attribuibile principalmente alla perdita di acqua e proteine corporee. Il colesterolo LDL può aumentare, a volte in modo drammatico, predisponendo a un alto rischio di patologie cardiovascolari. Le donne in gravidanza che seguono queste diete hanno maggiori probabilità di avere un bambino con un difetto del tubo neurale, anche quando integrano l’acido folico. Le diete chetogeniche possono aumentare il rischio di malattie croniche a causa di una maggiore assunzione di grassi saturi, grassi trans, colesterolo e proteine animali che costituiscono un’alimentazione pro stress ossidativo e con risvolti negativi sul rischio di malattia renale cronica, malattie cardiovascolari, cancro, diabete e Alzheimer. Le diete chetogeniche possono causare affaticamento, cefalea, nausea, costipazione, ipoglicemia e acidosi, soprattutto nei primi giorni o settimane di dieta. Possono verificarsi anche disidratazione, epatite, pancreatite, ipertrigliceridemia, iperuricemia, ipercolesterolemia, ipomagnesemia e iponatremia. Tra gli effetti comunemente diffusi da chi mette in pratica la dieta chetogenica si verifica la cosiddetta “influenza chetogenica“. Gli effetti a lungo termine possono includere una diminuzione della densità minerale ossea, nefrolitiasi, cardiomiopatia, anemia e neuropatia del nervo ottico. Le diete a basso contenuto di carboidrati sono state anche associate a un aumento del rischio di mortalità per tutte le cause. Tali diete possono essere carenti di vitamine, minerali, fibre e sostanze bioattive presenti in frutta, verdura e cereali integrali. Le diete chetogeniche sono tipicamente povere di fibre, necessarie non solo per una sana funzione intestinale, ma anche per la produzione microbica di acidi grassi benefici a catena corta, che migliorano l’assorbimento dei nutrienti, stimolano il rilascio degli ormoni della sazietà, migliorano la funzione immunitaria e hanno effetti antinfiammatori e anticancerogeni.
Bernardo Bianco
Bernardo Bianco
2025-10-27 02:50:32
Numero di risposte : 21
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La dieta chetogenica potrebbe rappresentare un importante ed efficace strumento contro il cancro, ma bisogna prestare grande attenzione anche alle conseguenze negative che provoca a livello del metabolismo. La dieta chetogenica, ricca di grassi e povera di carboidrati, colpisce la dipendenza delle cellule tumorali dallo zucchero riducendo l’infiammazione e rallentando la crescita tumorale, ma in alcuni tumori causa cachessia. I dati raccolti hanno dimostrato che questo tipo di alimentazione è associata a un rallentamento della crescita del tumore, ma anche a una accelerazione della cachessia e a una riduzione della sopravvivenza. I ricercatori hanno anche osservato una ridotta sintesi del corticosterone, che riduce a sua volta la capacità dell’organismo di adattarsi a questi cambiamenti metabolici. Il trattamento con un corticosteroide sintetico (desametasone) ritarda l’insorgenza di cachessia e migliora la sopravvivenza dei topi nutriti con dieta chetogenica, pur preservando la risposta antitumorale.

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Cira Martini
Cira Martini
2025-10-17 03:54:48
Numero di risposte : 24
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Lo scompenso elettrolitico è il principale rischio di una dieta chetogenica non formulata correttamente e questo può determinare la comparsa di vari effetti collaterali dalla stanchezza, ai giramenti di testa, ai crampi, alle palpitazioni fino in casi estremi a tachicardie e aritmie gravi. In letteratura ci sono casi di morte (rari) che sono stati associati a diete chetogeniche mal formulate o fai da te. Un altro aumento transiente caratteristico di questo regime alimentare è quello del colesterolo LDL; questa condizione si verifica in presenza di forti perdite di grasso corporeo. Un altro dei rischi di una dieta chetogenica mal formulata sono i calcoli alla cistifellea. I problemi a lungo termine che spesso vengono attribuiti alla dieta chetogenica come la diminuzione del metabolismo basale per problemi tiroidei, non trovano ad oggi dati scientifici a favore.
Osvaldo Bianchi
Osvaldo Bianchi
2025-10-07 19:49:37
Numero di risposte : 29
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Gli svantaggi della dieta chetogenica sono simili a quelli di una dieta low carb, cioè a basso intake di carboidrati. Una dieta squilibrata può portare diversi effetti collaterali come stanchezza eccessiva, mal di testa, irritabilità, nausea, stitichezza. Inoltre, diete squilibrate protratte nel tempo possono portare a carenze nutrizionali: cereali e tuberi come pasta, pane e patate non forniscono solo carboidrati ma anche vitamine e minerali. Una dieta chetogenica protratta nel tempo potrebbe quindi portare a rischi per la salute sia per via delle possibili carenze nutrizionali date dall’esclusione di determinati alimenti sia per le possibili ripercussioni sull’apparato cardiovascolare e sui reni date dall’eccesso di grassi e proteine.

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Manuele Bianchi
Manuele Bianchi
2025-09-29 17:53:20
Numero di risposte : 21
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La dieta chetogenica potrebbe comportare diversi rischi a lungo termine, tra cui: aumento del colesterolo LDL: un’elevata assunzione di grassi saturi può innalzare i livelli di colesterolo ‘cattivo’, favorendo la formazione di placche aterosclerotiche e aumentando il rischio cardiovascolare; affaticamento renale ed epatico: un apporto superiore di grassi e proteine può mettere sotto stress reni e fegato, in particolare in soggetti con condizioni cliniche preesistenti; carenze di fibre, vitamine e minerali: l’esclusione di diversi alimenti come legumi, cereali e buona parte della frutta può portare a stipsi, oltre a carenze nutrizionali importanti nel lungo periodo. La keto diet non è adatta a tutti ed è controindicata in caso di: diabete; insufficienza renale, epatica e cardiaca; gravidanza e allattamento; patologie psichiche e comportamentali.