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Cosa succede al fisico quando va in chetosi?

Fiorenzo Ferrari
Fiorenzo Ferrari
2025-09-29 17:22:18
Numero di risposte : 22
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Quando i chetoni aumentano molto in poco tempo possono avere effetti negativi anche seri. Bassi livelli di chetosi sono normali, ma quando i chetoni aumentano molto in poco tempo possono avere effetti negativi anche seri. In genere questa situazione si instaura quando i livelli di glucosio nel sangue aumentano a causa di una riduzione dell’insulina. Il rimedio migliore è la prevenzione. In particolare, chi soffre di diabete deve tenere sotto controllo i livelli di zuccheri ematici con opportuni accorgimenti alimentari, un’adeguata attività fisica, bevendo molto e seguendo accuratamente le indicazioni del medico sugli eventuali farmaci da assumere.
Neri De Santis
Neri De Santis
2025-09-29 17:12:48
Numero di risposte : 30
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La chetosi è un processo metabolico che si verifica quando il corpo inizia a bruciare più grassi per la produzione di energia, dovendo sopperire alla riduzione della disponibilità di carboidrati. La produzione dei corpi chetonici diventa indispensabile per sostenere le funzioni vitali, in particolare quelle cerebrali e, se protratta, può condurre l’organismo a sacrificare altri equilibri interni per garantire la sopravvivenza. Quando si entra nello stato di chetosi si perdono sempre 1-2 kg a causa dell’eliminazione dei liquidi precedentemente legati alle scorte di carboidrati.
Nadir Santoro
Nadir Santoro
2025-09-29 15:12:10
Numero di risposte : 32
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La carenza di carboidrati attiva il processo di chetogenesi: l’organismo inizia a consumare le proprie riserve di grasso e immette nel sangue i corpi chetonici, che diventano una fonte energetica, inibiscono il senso di fame, hanno un effetto drenante e diuretico e svolgono un’importante azione psicotonica. In questo modo si evitano fame e stanchezza e si raggiunge più facilmente e più velocemente un peso corporeo ottimale. Per indurre lo stato metabolico della chetosi è necessario un regime alimentare in cui il 60%-80% delle calorie giornaliere deve provenire dai grassi. L’apporto di carboidrati deve essere compreso tra i 20 e i 50 grammi al giorno.
Cira Sanna
Cira Sanna
2025-09-29 13:40:26
Numero di risposte : 27
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Quando il corpo ricava energia a partire dai grassi anziché dagli zuccheri, produce i chetoni. Se il loro livello aumenta, si genera una condizione chiamata chetosi, che può avere effetti negativi sul corpo. Alcune condizioni che possono provocare la chetosi sono: Digiuno prolungato, Stress intenso, Iperemesi gravidica, Dieta chetogenica, Eccesso di alcool, Dieta povera di carboidrati, Diabete. Lo stato di chetosi può essere riconosciuto tramite esami delle urine, ma è osservabile anche da alcuni sintomi con cui si manifesta, come alito sgradevole, nausea e vomito, malessere e difficoltà digestive, gusto metallico in bocca, aumento della sete, aumento della necessità di urinare.
Ariel Serra
Ariel Serra
2025-09-29 12:34:22
Numero di risposte : 23
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La chetosi è la capacità di utilizzo dei grassi come fonte primaria di energia al posto dei carboidrati. Normalmente l’organismo, assumendo zuccheri, accantona glucosio in eccesso sotto forma di grassi. Quando gli zuccheri vengono a mancare si attiva un meccanismo per il quale sono i grassi ad essere trasformati in glucosio, ma questo comporta la produzione da parte del fegato di tre cataboliti, i cosiddetti corpi chetonici: l’acetone, l’acido acetoacetico e l’acido beta-idrossibutirrico. La chetogenesi è un fenomeno che si verifica fisiologicamente durante il digiuno o l’esercizio fisico prolungato, ma può essere “riprodotto” forzatamente per fini terapeutici riducendo la quantità di carboidrati assunti con la dieta. L'assunzione limitata di carboidrati nella dieta chetogenica può rappresentare uno shock per il corpo che, quando esaurisce le sue riserve di carboidrati e passa all'uso di chetoni e grassi come carburante, potrebbe manifestare sintomi simil-influenzali: la cosiddetta keto-flu o influenza da corpi chetonici. Questa si manifesta con mal di testa, vertigini, affaticamento. Eliminare gli alimenti fonte di carboidrati può portare a carenze nutrizionali di vitamine e minerali. In particolare, alcuni studi suggeriscono che la dieta chetogenica non fornisce adeguate quantità di calcio, vitamina D, magnesio e fosforo. Ne risente anche l’apporto di fibre e quindi il microbiota intestinale: questo può comportare disturbi gastrointestinali come nausea, costipazione e stitichezza. Infine, possono verificarsi alitosi da acidosi, ipoglicemia, perdita di capelli, ridotta tolleranza al freddo e iperlipidemia.