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Che permessi servono per fare una festa privata?

Giacomo D'angelo
Giacomo D'angelo
2025-08-01 22:54:05
Numero di risposte : 22
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Si sa che per una festa di compleanno domestica bisogna rispettare gli orari di silenzio condominiali e invitare un numero adeguato di persone limitatamente alla “capacità” della propria abitazione proprio per non incorrere in sanzioni amministrative anche pesanti. La “compatibilità” è stabilita per legge, ma allo stato attuale non esistono norme nazionali o regionali che impediscono l’uso di una parte del locale (o dell’intero locale) per organizzare un evento privato a inviti. Per cui la legge prevede che è possibile accordarsi tra l’organizzatore dell’evento e il proprietario del locale per l’affitto di una sala o dell’intero stabile. La risposta è giunta dalla legge n. 214/2011 che ha liberalizzato gli orari di attività dei pubblici esercizi di somministrazione.
Deborah Palmieri
Deborah Palmieri
2025-07-28 06:25:59
Numero di risposte : 30
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Per una festa di compleanno domestica bisogna rispettare gli orari di silenzio condominiali e invitare un numero adeguato di persone limitatamente alla “capacità” della propria abitazione proprio per non incorrere in sanzioni amministrative anche pesanti. La legge prevede che è possibile accordarsi tra l’organizzatore dell’evento e il proprietario del locale per l’affitto di una sala o dell’intero stabile. La Legge n. 214/2001 che liberalizza gli orari di attività dei pubblici esercizi di somministrazione, significa che l’esercente è libero di scegliere l’orario di funzionamento che ritiene opportuno per le proprie esigenze imprenditoriali e che pertanto può decidere di rimanere chiuso al pubblico in determinati giorni in cui somministra l’attività a uso di una cerchia ristretta di persone. Non sussistono problemi qualora l’esercente affitti solo una sala o una parte del locale ai privati, durante l’orario di apertura al pubblico. Il proprietario del locale deve garantire e si assume la responsabilità del rispetto delle norme acustiche e di sicurezza degli impianti.

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Artes Costa
Artes Costa
2025-07-18 15:33:56
Numero di risposte : 26
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Per quest’ultima, sappiate che non potete semplicemente scegliere il luogo e spedire gli inviti, ma in primis, dovrete ottenere l’autorizzazione per poter occupare il suolo pubblico e secondo, la richiesta dovrete presentarla con largo anticipo al Comune, al quale dovrete far sapere: il giorno, l’orario, lo spazio richiesto e la durata dell’evento. Qualora prevediate di distribuire cibo e bevande, anche gratuitamente, dovrete ottenere i permessi sanitari, comunicando per tempo i dettagli alla vostra ASL di zona. Inoltre, in presenza di musica, anche solo di sottofondo, se pensate di utilizzare brani che sono tutelati da diritto d’autore, dovrete ottenere l’autorizzazione dalla SIAE. Infine ricordatevi di informare la Questura, anch’essa con largo anticipo e per vostra tutela sarebbe opportuno stipulare una polizza assicurativa per eventuali danni a oggetti e persone. Non dovrete mai superare la soglia della “normale tollerabilità”, se non volete incorrere in una multa anche fino a 309 euro e in casi gravi in una denuncia per disturbo della quiete pubblica. In generale è sempre raccomandato abbassare la musica dopo le 21 e interrompere la sua trasmissione dopo le 22, inclusi urla e schiamazzi per rispetto verso i vicini. Informatevi anche per le feste private dove viene trasmessa la musica quando è necessario contattare la SIAE.
Evita Sala
Evita Sala
2025-07-18 12:28:49
Numero di risposte : 22
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Organizzare una festa privata in un luogo privato, come la propria abitazione o un giardino di proprietà, generalmente non richiede permessi specifici né comunicazioni preventive alla Questura o al Comune. Non è necessario chiedere autorizzazioni al sindaco o ad altri enti pubblici per questo tipo di eventi. La legge, infatti, tutela la sfera privata e la libertà di riunione in contesti domestici. La situazione cambia radicalmente se la festa si svolge in uno spazio pubblico, anche se affittato o concesso in uso. In questo caso, è indispensabile informarsi presso il Comune o l’ente gestore dello spazio per conoscere i permessi necessari. Potrebbe essere richiesta un’autorizzazione per l’occupazione del suolo pubblico, la somministrazione di alimenti e bevande, l’organizzazione di spettacoli o intrattenimenti musicali. Organizzare una festa privata in casa propria è generalmente un’attività libera da vincoli burocratici. Tuttavia, per evitare problemi con i vicini o con le autorità, è fondamentale agire con buon senso e responsabilità, prestando attenzione al rumore, al consumo di alcol e alla sicurezza degli invitati.

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Shaira Ferri
Shaira Ferri
2025-07-18 11:23:40
Numero di risposte : 30
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Per organizzare una festa privata in un luogo pubblico o privato, è importante verificare se siano necessari determinati permessi o autorizzazioni in base alle normative locali e alle regolamentazioni vigenti. Di seguito sono elencati alcuni dei permessi più comuni che potrebbero essere richiesti per organizzare una festa privata, tuttavia è importante consultare le autorità competenti o un esperto del settore per ottenere informazioni specifiche in base alla propria situazione e al luogo dell’evento: Permesso di occupazione di suolo pubblico: Se la festa si svolgerà in un luogo pubblico, potrebbe essere necessario richiedere un permesso per occupare temporaneamente lo spazio esterno, ad esempio un parco, una piazza o una strada. Autorizzazione per musica ad alto volume: Se la festa prevede musica ad alto volume o potenzialmente disturbante, potrebbe essere richiesta un’autorizzazione speciale per evitare problemi di disturbo della quiete pubblica. Permesso per la vendita di cibo e bevande: Se si prevede di vendere cibo e bevande durante la festa, potrebbe essere necessario ottenere un permesso apposito dalle autorità competenti. Autorizzazione per l’utilizzo di luci e apparecchiature speciali: Se si utilizzeranno luci, apparecchiature audio o altri dispositivi speciali durante la festa, potrebbe essere richiesta un’autorizzazione specifica per garantire la sicurezza e il rispetto delle normative in materia di sicurezza. Prima di organizzare una festa privata, è consigliabile informarsi sulle normative locali e sulle autorizzazioni necessarie per evitare problemi legali e assicurarsi di rispettare le regole e le disposizioni in vigore. In caso di dubbi o incertezze, è consigliabile rivolgersi alle autorità locali competenti o a un esperto del settore per ottenere le informazioni necessarie e organizzare l’evento in modo corretto e conforme alla legge.
Antonella Farina
Antonella Farina
2025-07-12 20:40:06
Numero di risposte : 23
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Giancarlo Ferraro
Giancarlo Ferraro
2025-07-06 20:43:24
Numero di risposte : 20
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Non esistono leggi che impediscano di organizzare una festa nel proprio terrazzo o giardino, il Codice civile ribadisce il libero utilizzo degli spazi di proprietà privata, sempre nel rispetto della libertà altrui. Se ci si trova in un condominio, in un centro storico o in un palazzo di grande pregio artistico-architettonico, potrebbe essere necessario chiedere un’autorizzazione all’amministratore, inoltre bisogna rispettare le regole sulla somministrazione di alcolici ai minori. Prima di organizzare la festa di laurea nel proprio giardino o terrazzo, è sicuramente buona norma leggere sempre il regolamento di condominio e verificare se ci sono divieti particolari o se è necessario chiedere l’autorizzazione agli altri condomini. Dopo le ore 22:00 la musica dovrà essere tenuta a basso volume e si dovranno ridurre tutti i rumori. Se la festa risultasse troppo rumorosa, oltre il limite della normale tollerabilità, potrebbe accadere che qualche vicino chiami la polizia, con la conseguenza che la festa verrebbe interrotta, gli invitati rimandati a casa e in casi di particolare gravità, il festeggiato potrebbe subire una multa per disturbo della quiete pubblica che ammonta fino a 300 euro, ex articolo 659 del Codice penale. La legge fissa la soglia di tollerabilità consentirà dei rumori a 3,5 decibel: tuttavia la percezione dei rumori cambia in base al luogo in cui la festa si svolge.
Tazio Martini
Tazio Martini
2025-06-27 01:19:25
Numero di risposte : 29
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Per un evento privato ad invito svolto in ville private, l’organizzatore non deve richiedere autorizzazione ex art. 68 TULPS per fare musica con karaoke o per far esibire un cantante, trattandosi di una festa privata. La sentenza della Corte Costituzionale 142/1967 ha chiaramente indicato l’illegittimità costituzionale dell’obbligo di dotarsi della licenza di trattenimento di cui all’articolo 68 del TULPS nell’ipotesi di attività svolta in ambito privato anche se visibile dall’esterno. Comunque dovranno essere verificate e rispettate tutte le norme di sicurezza del caso. Si dovrà produrre la documentazione previsionale di impatto acustico, il pagamento della SIAE, la domanda per l’accensione dei fuochi artificiali. La somministrazione, in occasione di eventi come quelli indicati, potrà essere svolta da soggetti abilitati all’attività di catering.
Ciro Barbieri
Ciro Barbieri
2025-06-16 17:52:49
Numero di risposte : 31
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Contrariamente a quanto si crede, non esiste alcun obbligo di comunicare alla Questura una festa privata, né tantomeno è necessario chiedere l’autorizzazione al sindaco o ad altro ente pubblico. Ciò almeno vale se fai una festa in un luogo privato, come il giardino di una villa o un’abitazione. Se invece intendi organizzare una festa in un luogo pubblico devi sapere che i cittadini hanno la libertà di riunirsi in luogo pubblico. Della riunione va data comunicazione preventiva alla Questura affinché possa valutare se dover predisporre servizi di sicurezza o adottare eventuali divieti solo se sussistono comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica. Non si tratta quindi di una richiesta di autorizzazione. In tal caso dovresti prima chiedere il permesso al titolare del suolo pubblico.
Carmela Carbone
Carmela Carbone
2025-06-16 17:29:14
Numero di risposte : 27
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La legge non vieta in alcun modo di organizzare feste private nella propria terrazza o nel proprio giardino. Il proprietario di questi spazi o il suo legittimo detentore, per esempio l’inquilino in affitto, può disporne come crede, purché rispetti le leggi. Bisogna quindi ricordare discipline generali come: il rispetto della soglia di normale tollerabilità in riferimento all’emissione di rumori, fumi e luci; il divieto di impedire agli altri condomini l’utilizzo delle parti comuni dell’edificio o di cambiarne la destinazione d’uso; le normative locali sulle emissioni di fumo; le disposizioni specifiche del regolamento condominiale, che può prevedere divieti, limiti e relative sanzioni; eventuali clausole specifiche nel contratto d’affitto, che vietano alcuni utilizzi delle aree o impongono regole particolari; eventuali prescrizioni del Comune. Le norme che si applicano alle feste che non hanno carattere privato o che si svolgono in luoghi pubblici o aperti al pubblico, non si applicano.