Le riprese effettuate per fini esclusivamente personali o domestici non rientrano nell’ambito di applicazione del Regolamento.
Tuttavia, se queste riprese si estendono oltre le aree strettamente private, includendo spazi comuni o pubblici, il trattamento diventa soggetto alle regole del Gdpr.
Le riprese estese a spazi pubblici non rientrano nelle eccezioni previste per le attività personali o domestiche e, pertanto, devono rispettare tutte le disposizioni del Gdpr.
In assenza di un rischio effettivo e proporzionato, la sorveglianza di aree pubbliche o comuni da parte di privati è illegittima.
In presenza di un rischio effettivo e documentato, quali atti vandalici o minacce reali, è possibile estendere l’angolo di ripresa delle telecamere oltre la sfera privata.
Tuttavia, tali riprese devono essere giustificate, proporzionate e limitate a quanto necessario per garantire la sicurezza.
I dati raccolti devono essere adeguati, pertinenti e limitati alle finalità specifiche per cui vengono trattati.
Le telecamere possono riprendere aree non prettamente adiacenti a quelle private, come la strada di pubblico transito limitrofa all’abitazione, se si verifica un rischio reale e documentato.
Il privato può installare telecamere che riprendono anche aree pubbliche solo in presenza di un rischio reale e documentato, penalmente rilevante e denunciato in precedenza alle forze dell’ordine.
In questi casi, il trattamento deve rispettare i principi di proporzionalità e minimizzazione, garantendo che le riprese siano limitate alle finalità di sicurezza e che le immagini siano conservate solo per il tempo necessario.