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Come viene pagato il contratto di collaborazione?

Loretta Martini
Loretta Martini
2025-07-09 11:32:05
Numero di risposte : 24
0
La retribuzione deve essere corrisposta in forma periodica e prestabilita su base mensile o oraria, sulla base di un’attività coordinata e continuativa senza vincoli d’orario di lavoro fisso. I redditi percepiti dai lavoratori sono assimilabili a quelli di lavoro dipendente anche ai fini contributivi in un contratto cococo sono per due terzi a carico del committente e per un terzo a carico del collaboratore. È il committente che ha per intero l’obbligo di versamento. Dunque dalla busta paga sarà trattenuta anche la quota dovuta dal lavoratore, ricoprendo il ruolo di sostituto d’imposta. Se si desidera calcolare lo stipendio di un lavoratore a collaborazione coordinata e continuativa bisogna prendere in considerazione principalmente tre aspetti: l’imponibile, che è pari al compenso lordo al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, ricordando che nelle collaborazioni coordinate e continuative (a progetto e non) e figure assimilate il contributo è per 2/3 a carico del committente e per 1/3 a carico del collaboratore; le addizionali regionali e comunali A questo punto possiamo ricavare la “formula” per calcolare lo stipendio di un lavoratore a cococo, che sarà: stipendio lordo meno IRPEF netta e le addizionali.
Loris Bellini
Loris Bellini
2025-07-09 07:54:06
Numero di risposte : 31
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Il contratto di collaborazione è un contratto il cui contenuto, nei limiti di legge, può essere liberamente disciplinato dalle parti. I compensi dei collaboratori coordinati e continuativi sono soggetti a ritenuta di acconto e le ritenute sono versate a cura del committente/sostituto d'imposta entro il giorno 16 del mese successivo all'erogazione del compenso. La contribuzione e il premio INAIL sono ripartiti per 1/3 a carico del collaboratore e per 2/3 a carico del committente sul quale, però, grava per l'intero l'obbligo del versamento. Il committente, in qualità di sostituto d'imposta, applica all'atto del pagamento del compenso, una ritenuta a titolo d'acconto dell'imposta sul reddito delle persone fisiche calcolata sulla base delle aliquote progressive per scaglioni di reddito.

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Matilde Fabbri
Matilde Fabbri
2025-07-09 05:59:36
Numero di risposte : 23
0
I compensi dei collaboratori coordinati e continuativi sono soggetti a ritenuta di acconto e le ritenute sono versate a cura del committente/sostituto d'imposta entro il giorno 16 del mese successivo all'erogazione del compenso. Il committente, in qualità di sostituto d'imposta, applica all'atto del pagamento del compenso, una ritenuta a titolo d'acconto dell'imposta sul reddito delle persone fisiche calcolata sulla base delle aliquote progressive per scaglioni di reddito. I co.co.co. sono obbligatoriamente iscritti alla Gestione separata INPS e sono, altresì, assicurati contro gli infortuni e le malattie professionali. La contribuzione e il premio INAIL sono ripartiti per 1/3 a carico del collaboratore e per 2/3 a carico del committente sul quale, però, grava per l'intero l'obbligo del versamento. I redditi percepiti a fronte di collaborazioni sono assimilati a quelli di lavoro dipendente. Determinazione dell'imposta e versamento Il finanziamento della misura avviene attraverso il versamento di un'aliquota contributiva aggiuntiva.
Massimiliano Guerra
Massimiliano Guerra
2025-06-25 13:32:43
Numero di risposte : 32
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La retribuzione deve essere corrisposta in forma periodica e prestabilita su base mensile o oraria, sulla base di un’attività coordinata e continuativa senza vincoli d’orario di lavoro fisso. I redditi percepiti dai lavoratori sono assimilabili a quelli di lavoro dipendente anche ai fini contributivi in un contratto cococo sono per due terzi a carico del committente e per un terzo a carico del collaboratore. È il committente che ha per intero l’obbligo di versamento. Dunque dalla busta paga sarà trattenuta anche la quota dovuta dal lavoratore, ricoprendo il ruolo di sostituto d’imposta. L’imponibile, che è pari al compenso lordo al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, ricordando che nelle collaborazioni coordinate e continuative il contributo è per 2/3 a carico del committente e per 1/3 a carico del collaboratore.

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Bibiana Basile
Bibiana Basile
2025-06-11 02:30:27
Numero di risposte : 29
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Il Contratto co.co.co è assimilato al lavoro dipendente, quindi pur essendo una forma di lavoro subordinato viene trattato come questa tipologia. Il committente dunque emette una busta paga che indica il compenso pagato e i contributi versati, cioè le tasse versato anche per conto del lavoratore. Il pagamento dei contributi e dei premi spettano per i due terzi al datore di lavoro e per un terzo al lavoratore. Ma è il committente ad avere il dovere di effettuare il versamento, quindi spetta a lui detrarre dalla busta paga le cifre previste. Questo perché il lavoro con cococo è assimilato al lavoro dipendente, quindi il committente deve emettere una busta paga in cui indica i compensi e i contributi versati. I lavoratori non hanno quindi l’obbligo di aprire partite Iva per svolgere il loro compito. Il lavoratore con contratto di collaborazione coordinata e continuativa ha diritto ad alcune prestazioni: maternità e congedo di paternità; disoccupazione Dis-Coll; malattia; degenza ospedaliera; assegno per il nucleo familiare.