I compensi erogati da enti riconosciuti come il CONI, CIP, federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, associazioni e società sportive dilettantistiche sono soggetti a una ritenuta a titolo d’imposta del 20%.
Dal 1° gennaio 2025 torna in vigore il regime ordinario, senza soglia di esenzione.
Questo significa che qualsiasi premio corrisposto a un atleta o tecnico dilettante viene assoggettato alla ritenuta del 20%.
L’ente erogatore dovrà quindi:
Applicare la ritenuta del 20% al momento del pagamento del premio;
Versare l’importo trattenuto entro il 16 del mese successivo tramite modello F24, utilizzando il codice tributo 1047;
Decidere se esercitare la rivalsa, ossia trattenere il 20% dall’importo lordo del premio, oppure sostenere direttamente l’onere fiscale versando il premio intero e la ritenuta a proprie spese.
La stessa disciplina fiscale si applica anche ai premi in natura (buoni spesa, buoni carburante, materiale tecnico, ecc.).
L’art. 30, comma 3 del D.P.R. 600/1973 stabilisce che, in questi casi, il valore del premio deve essere convertito in denaro per calcolare la ritenuta.
I premi erogati a atleti o tecnici stranieri sono anch’essi soggetti alla ritenuta del 20%.
È importante sottolineare che, trattandosi di premi per risultati sportivi e non di compensi per prestazioni di lavoro autonomo, non si applica la ritenuta del 30% prevista dall’art. 25, comma 2 del D.P.R. 600/1973.
Una deroga temporanea nel 2024 aveva esentato i premi fino a 300 euro, ma questa non è stata prorogata.
L’ente erogatore deve applicare la ritenuta del 20% al momento del pagamento del premio, versare l’importo trattenuto entro il 16 del mese successivo tramite modello F24 (codice tributo 1047), e decidere se rivalersi sull’atleta trattenendo il 20% dal premio lordo o sostenere direttamente l’onere fiscale.
Anche i premi in natura (buoni spesa, carburante, ecc.) sono soggetti alla stessa ritenuta del 20%.
Il valore del premio deve essere convertito in denaro per calcolare l’importo della ritenuta.
Ad esempio, un buono spesa di 500 euro implica una ritenuta di 100 euro.