Per giocare bene a padel, innanzitutto, dobbiamo capire cosa significa "giocare bene", definizione che può variare a seconda degli obiettivi individuali.
Un primo approccio per giocare bene, potrebbe essere: riuscire a indirizzare la palla più o meno dove vogliamo nel momento che vogliamo, ottenendo l’errore del rivale.
Un altro criterio potrebbe essere “basato sul risultato”, e giocare bene si limiterebbe a vincere, perché chi gioca meglio dovrebbe vincere.
La curva di apprendimento deve avere una sequenza, e anche se è chiaro che un allievo raramente parte da zero, ci deve essere una serie di passaggi studiati per ottenere risultati soddisfacenti per l’allievo.
I propri doveri dicono che “la pratica perfetta porta alla perfezione“, quindi mentre è necessario avere un buon insegnante per arrivare a giocare bene, questo non è abbastanza.
Per quei giocatori principianti, facendo un calcolo di una lezione settimanale, un’ora e mezza e una pratica di un’ora alla settimana, un controllo della palla e una gestione delle pareti di base dovrebbero essere raggiunti entro due mesi.
A quel livello, diciamo livello intermedio, e con la stessa frequenza di lezioni e tempo di pratica, ci vorrebbero tra i 4 e i 6 mesi per avere una padronanza più completa dei colpi, una migliore conoscenza delle pareti con rimbalzi a due pareti, per conoscere le basi del gioco in coppia.
Con i giocatori avanzati, i progressi sono più sottili e, per definizione, dovrebbero aumentare il numero di ore di lezioni di gioco e di pratica, poiché c’è ancora molto da migliorare.
Pertanto, il “play well” per questo segmento può durare da uno a due anni, sempre con le variazioni personali e pratiche che ognuno può avere.
Pertanto, abbiamo che in un periodo compreso tra 2 e 3 anni possiamo andare con le condizioni sopra descritte, dall’essere un nuovo arrivato al padel, all’essere un giocatore migliore della media.
Dipende tutto da noi.