Gli adulti che ripetono ai bambini di masticare per bene e non mangiare in fretta, spesso non osservano queste piccole regole, tra pause pranzo troppo veloci e panini divorati in pochi secondi.
I dati Allo studio hanno partecipato 642 uomini e 441 donne con età media pari a poco più di cinquantuno anni che non presentavano la sindrome metabolica.
Questi sono stati suddivisi in tre gruppi in base alla velocità con cui tendevano a mangiare: lentamente, normalmente o velocemente.
La tendenza a mangiare in fretta è stata oggetto di diverse ricerche.
Tra queste uno studio pubblicato nel 2008 su British Medical Journal, condotto sempre in Giappone su più di tremila adulti, aveva concluso che chi mangiava velocemente, fino a quando non fosse sazio, aveva più probabilità di essere sovrappeso rispetto a chi dava ai pasti il giusto tempo.
Inoltre alla maggiore velocità era associato anche il maggiore aumento di peso, i valori più alti di glicemia a digiuno e un girovita più largo.
Anche questa è un’abitudine da evitare poiché la pausa pranzo è un’occasione per dedicare tempo per sé, per staccare dal lavoro, riposarsi e recuperare energie anche mangiando.
Mangiare davanti al Pc, magari mentre si controlla la posta o si organizza il lavoro per il pomeriggio, potrebbe indurre a mangiare più in fretta perché spinge le persone a dover tornare alle proprie attività.
Un altro caso sono i neonati nutrito con latte artificiale dal biberon che può indurre a ingerire tanto.
Inoltre, anche chi non “spezza la fame potrebbe consumare un pasto in maniera più vorace.