Gli studi confermano che l’uso di frullati non è solo utile per aumentare l’introito di verdure e frutta, ma anche per ottimizzare l’assorbimento dei fitonutrienti contenuti in questi alimenti.
Infatti, le sostanze benefiche come il beta carotene, o il licopene sono contenute all’interno delle cellule vegetali e vengono rilasciate solo quando la parete cellulare è distrutta.
Per utilizzare al meglio i fitonutrienti dovremmo ridurre i vegetali in frammenti delle dimensioni più piccole di una cellula vegetale, ma questo è molto difficile da ottenere masticando.
Con la sola masticazione riusciamo ad ottenere frammenti più grandi di 2 millimetri, e quindi ancora troppo grandi per rilasciare tutti i fitonutrienti.
Se diamo ad un gruppo di persone una porzione di spinaci per 3 settimane, il livello di acido folico nel sangue aumenta.
Ma se ripetiamo lo stesso esperimento dando ai pazienti degli spinaci triturati meccanicamente, il livello di acido folico raddoppia rispetto al precedente.
Questo perché se frulliamo gli spinaci, in soli 40 secondi possiamo ottenere dei frammenti subcellulari.
Studi clinici dimostrano che l’uso di frullati permette di migliorare le performance atletiche, e di ridurre i tempi di recupero, migliorando la capacità antiossidante del sangue, e la funzionalità arteriosa nel breve e lungo termine.
I frullati a base di kiwi, proteggono dai danni al DNA, e quelli alla fragola dall’infiammazione.
Inoltre frullando, è possibile usare anche quelle parti del frutto che normalmente vengono scartate.
Ad esempio nel caso del limone, possiamo usare anche la buccia e i semi, che in vitro, hanno dimostrato di riuscire a sopprimere la crescita delle cellule di cancro al seno e al colon.