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Cosa prevede il codice della strada per i parcheggi?

Giuliana Barone
Giuliana Barone
2025-07-20 08:14:06
Numero di risposte : 14
0
Il Codice della Strada definisce i parcheggi le aree o le infrastrutture poste fuori della carreggiata, destinate alla sosta regolamentata o non dei veicoli. Il codice individua inoltre i cosiddetti ‘parcheggi scambiatori’, che sono parcheggi situati in prossimità di stazioni o fermate del trasporto pubblico locale o del trasporto ferroviario, per agevolare l’intermodalità. In assenza di una qualsivoglia indicazione, tramite segnaletica verticale e orizzontale, i parcheggi su strada sono gratuiti. Nei centri abitati i Comuni possono stabilire aree destinate al parcheggio sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una somma da riscuotere mediante dispositivi di controllo di durata della sosta, anche senza custodia del veicolo, fissando le relative condizioni e tariffe in conformità alle direttive ministeriali. Anche fuori dai centri abitati l’ente proprietario della strada può vietare o limitare o subordinare al pagamento di una somma il parcheggio o la sosta dei veicoli. Nelle aree di servizio e di parcheggio, nonché in ogni altra pertinenza autostradale, è vietato lasciare in sosta il veicolo per un tempo superiore alle 24 ore, ad eccezione che nei parcheggi riservati agli alberghi esistenti nell’ambito autostradale o in altre aree analogamente attrezzate.
Massimiliano Grasso
Massimiliano Grasso
2025-07-20 05:19:48
Numero di risposte : 22
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La regolamentazione della circolazione stradale viene disposta dall’Ente proprietario della strada, secondo le regole del Codice della strada e del relativo regolamento di esecuzione. Tali fonti normative stabiliscono le modalità di segnaletica, la distanza delle fermate del trasporto pubblico dalle intersezioni e dalle curve, dettando prescrizioni ispirate alla tutela degli utenti della strada e del servizio di trasporto stesso. La parte della carreggiata appositamente indicata con la segnaletica orizzontale, destinata alla fermata degli autobus, dei filobus, dei tram e degli scuolabus per la salita e la discesa dei passeggeri, nonchè per i capilinea dei medesimi, deve essere sempre segnalata con l'apposita segnaletica verticale. Lungo le strade extraurbane, dove le fermate degli autobus, dei filobus e degli scuolabus possono costituire intralcio o pericolo per la circolazione, per la ristrettezza della carreggiata stradale, si devono prevedere, di massima, apposite piazzole di fermata fuori della carreggiata. Le piazzole di fermata devono avere una larghezza minima di 3 m in corrispondenza della fermata e una lunghezza minima di 12 m. Inoltre, dovranno essere provviste di raccordi di entrata e uscita di lunghezza minima di 30 m. Gli Enti proprietari delle strade hanno la possibilità di regolamentare anche le operazioni di carico e scarico merci con appositi provvedimenti che dispongano limitazioni alla circolazione per motivi di sicurezza pubblica e incolumità, anche quando tali limitazioni interessino specifiche categorie di utenti o particolari tratti stradali. Secondo la giurisprudenza, tali ordinanze devono essere supportate da un'adeguata istruttoria e rispettare il principio di proporzionalità.

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Renata Serra
Renata Serra
2025-07-15 06:48:14
Numero di risposte : 27
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L'articolo 7 del Codice della Strada, precisamente nel comma 8 prevede che i comuni devono delimitare le aree a pagamento nelle strisce blu, mentre le strisce bianche non prevedono alcun pagamento e vi si può sostare senza limiti. In particolare le strisce blu devono essere posizionate ai margini della carreggiata e non ostacolare lo scorrimento del traffico. Anche le automobili devono essere parcheggiate in modo da non ostacolare il traffico e ingombrare la carreggiata. Le strisce blu, in alcune circostanze possono essere anche posizionate sui marciapiedi e in altre aree. Altra regola importante del Codice della Strada riguarda la prossimità che deve esserci tra strisce blu e aree di parcheggio gratuite, con alcune eccezioni che riguardano le zone a traffico limitato (ZTL), le zone pedonali e aree di rilevanza urbanistica.
Giuseppe Palmieri
Giuseppe Palmieri
2025-07-06 19:39:04
Numero di risposte : 24
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Il nuovo codice della strada prevede un raddoppio delle multe fino a un massimo di 672 euro e i punti decurtati passano da 2 a 6 per chi parcheggia in aree di sosta riservate al trasporto dei disabili. Dal 1° gennaio 2022 la sosta nei parcheggi contrassegnati dalle strisce blu saranno gratuiti per le persone con disabilità, se i posti a loro riservati sono esauriti. Il nuovo codice della strada prevede multe salate per chi occupa illegittimamente i parcheggi rosa, ossia quei parcheggi dedicati alle donne in gravidanza e ai genitori con figli entro due anni. La sosta delle auto elettriche dalle 6 alle 22 ai fini della ricarica dovrà avere la durata di 1 ora. Vietata la sosta per chi lascia la sua auto nelle zone riservate senza necessità di dover ricaricare l’auto.

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Loretta Santoro
Loretta Santoro
2025-06-28 02:22:29
Numero di risposte : 29
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Il codice della strada definisce la sosta come la “sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo con possibilità di allontanamento da parte del conducente”. Il parcheggio viene invece definito come “area o infrastruttura posta fuori della carreggiata destinata alla sosta regolamentata o non dei veicoli”. La definizione è ampliata dall’art. 120, c. 1, lett. c del regolamento di esecuzione e di attuazione del codice della strada che in relazione al segnale di parcheggio prescrive che possa essere usato per indicare “un’area organizzata od attrezzata per sostare per un tempo indeterminato, salva diversa indicazione”. L’ente proprietario della strada può, con l’ordinanza di cui all’articolo 5, comma 3, vietare o limitare o subordinare al pagamento di una somma il parcheggio o la sosta dei veicoli. Il parcheggio sembrerebbe dunque costituire una funzione della sosta, la quale appare un concetto trasversale, che può aversi astrattamente in un parcheggio così come sosta su semplice strada.
Tazio Bianchi
Tazio Bianchi
2025-06-20 09:39:15
Numero di risposte : 29
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Il codice della strada prevede l’incremento delle multe per chi occupa senza autorizzazione gli stalli destinati alle persone con disabilità. Per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote, la sanzione è stata elevata da un range precedente di 80-328 euro a 165-660 euro, mentre per gli altri veicoli la multa passa da 165-660 euro a 330-990 euro. Anche le sanzioni per la sosta irregolare nelle corsie o nelle fermate riservate ai mezzi pubblici sono state aumentate. Per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote, le multe passano da 41-168 euro a 87-328 euro; per gli altri veicoli, le sanzioni salgono da 87-344 euro a 165-660 euro. La riforma prevede l’utilizzo di sistemi di accertamento da remoto per contestare violazioni relative all’obbligo di dare precedenza nei passaggi pedonali e ciclabili, nonché per il divieto di fermata e sosta in stalli riservati a organi di polizia stradale, vigili del fuoco, servizi di soccorso, stalli rosa, veicoli elettrici, aree di carico/scarico e mezzi di trasporto pubblico.

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Sasha Ferraro
Sasha Ferraro
2025-06-11 04:34:44
Numero di risposte : 24
0
Il nuovo testo punta a regolamentare in maniera più chiara ed efficace le infrazioni legate al mancato o insufficiente pagamento della sosta, introducendo un sistema di sanzioni più proporzionato e mirato a responsabilizzare gli automobilisti. Allo scopo di consentire il recupero della tariffa non corrisposta, nei casi indicati al comma 14-ter, lettere b) e c), le sanzioni previste sono maggiorate di un importo corrispondente alla tariffa non corrisposta. Le sanzioni e le relative maggiorazioni si applicano per ogni periodo di ventiquattro ore in cui si protrae la violazione. Chi non paga la sosta non solo riceverà una multa, ma dovrà anche versare la tariffa giornaliera intera della zona in cui ha parcheggiato. In una zona con sosta a pagamento dalle 8 alle 20 e tariffa di 2 euro all’ora, l’importo extra sarà di 24 euro, da sommare alla sanzione amministrativa pari a 42 euro. Per chi ha pagato il parcheggio ma si trattiene oltre l’orario previsto, il nuovo comma 14-ter introduce una distinzione basata sul tempo di sforamento. È stato mantenuto il meccanismo dello sconto del 30% sull’importo della multa se il pagamento avviene entro 5 giorni dalla notifica. Una misura che mira a incentivare i pagamenti rapidi e ridurre i contenziosi. L’obiettivo della nuova norma è duplice: da un lato, evitare abusi e garantire che chi occupa un posto a pagamento lo faccia in modo corretto, dall’altro, introdurre criteri di maggiore equità, distinguendo chi sfora di pochi minuti da chi ignora del tutto le regole.
Cira Sanna
Cira Sanna
2025-06-04 00:27:54
Numero di risposte : 27
0
L’articolo 7 del Codice della Strada stabilisce che, nel prevedere aree di sosta a pagamento o comunque con limiti di durata, il Comune deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio gratuito o senza dispositivi di controllo della sosta. Tale obbligo non sussiste solo nelle seguenti aree: zone pedonali; zone a traffico limitato (ZTL); agglomerati urbani di particolare pregio storico, artistico e di particolare pregio ambientale; altre zone di rilevanza urbanistica, opportunamente individuate e delimitate dalla giunta, dove sussistano specifiche esigenze di traffico. La Cassazione, con la sentenza n. 20293/2024, ha accolto il ricorso di un automobilista multato per mancato pagamento della sosta a Catania, stabilendo che i Comuni, nel delimitare le aree di sosta a pagamento, devono motivare in modo specifico le esigenze che giustificano la scelta e dimostrare di aver effettuato una valutazione sulla proporzionalità tra aree gratuite e a pagamento. Non è sufficiente richiamare genericamente la normativa senza fornire una giustificazione concreta della scelta. Il Comune potrebbe aver emesso una delibera che identifica quell’area come di particolare rilevanza urbanistica oppure perché sussistono le altre ragioni indicate dall’art. 7 del Codice della Strada. Bisognerebbe quindi informarsi prima presso il proprio Comune per evitare di subire una multa e dover poi fare ricorso al Giudice di Pace.

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