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Quali sono i giochi inclusivi?

Cesare Ferretti
Cesare Ferretti
2025-06-27 21:00:26
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Il gioco inclusivo è un gioco che permette a ciascuna persona di partecipare alle attività e di trovare il suo posto all’interno della dinamica del gruppo. Occorre pensare alle possibilità di protagonismo e di partecipazione di ciascuno prima di proporre giochi che potrebbero non essere accessibili. Infatti, si possono creare attività ludiche e ricreative praticabili, facendo attenzione a lasciare spazio alla creatività di bambini e bambine, senza escludere nessuno. Guardiamo le possibilità e non i limiti perché il gioco, spontaneo o strutturato che sia, si possa definire inclusivo e accessibile a tutti. A Milano, grazie a una forte azione di rete, è stato realizzato “Gioco al Centro”, un progetto che partendo dalla volontà di creare un parco gioco inclusivo in ogni municipio. Il progetto ha richiesto conoscenza, tempo, collaborazione, esperienza con i bambini e le bambine con disabilità. Dal monitoraggio e dall’ascolto dei partecipanti al progetto è nato anche un Decalogo del parco giochi inclusivo in cui si possono leggere diverse indicazioni per orientare progettualità simili. Per “andare oltre” e credere nell’educazione inclusiva che ha il dovere di essere appassionata di futuro.
Stefania Ferrara
Stefania Ferrara
2025-06-27 19:25:47
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I parchi giochi inclusivi sono spazi progettati per accogliere bambini con diverse abilità, offrendo giochi accessibili e sicuri. L'obiettivo è creare un ambiente in cui tutti possano divertirsi, senza distinzioni, attraverso attrezzature che non richiedono adattamenti specifici. Accessibilità: Rampe, percorsi tattili e scivoli progettati per facilitare il movimento di tutti, inclusi i bambini in carrozzina. Inclusione: Giochi per disabili in carrozzina e attività che permettono a ogni bambino di partecipare attivamente. Il progetto parco giochi inclusivo prevede la scelta di attrezzature specifiche, come altalene adattate, percorsi multisensoriali e giostrine inclusive. I giochi per bambini disabili sono studiati per essere utilizzati insieme agli amici, senza barriere, migliorando il senso di appartenenza e la fiducia in sé stessi.
Claudio Palmieri
Claudio Palmieri
2025-06-27 19:20:29
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Uno dei punti più importanti sui quali si basa la filosofia di Stebo Ambiente è che i progetti ed i giochi siano universalmente fruibili e divertenti per tutti. Noi infatti siamo convinti che ogni bambino debba avere la possibilità di giocare, divertirsi e relazionarsi con i suoi coetanei per gioire insieme e crescere insieme, nonostante eventuali disabilità motorie, sensoriali o cognitive. Per questo abbiamo creato un’ icona che si chiama “GIOCHI PER TUTTI” che definisce precise soluzioni gioco da inserire nei progetti per Parchi Inclusivi, affinché i bambini possano accedere alle attrezzature gioco senza ulteriori difficoltà, senza barriere e divisioni. In ogni Parco Gioco mettiamo la stessa passione e la stessa filosofia progettuale che mira ad accogliere tutti, perché tutti possano esercitare il proprio diritto al divertimento ed alla scoperta del mondo che li circonda.
Diana De rosa
Diana De rosa
2025-06-27 16:50:13
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Il termine inglese universal design è utilizzato in America mentre in Gran Bretagna, con lo stesso significato, viene usato il termine inclusive design. Nell'ambito dei giochi è tipicamente utilizzato in riferimento ai parchi giochi inclusivi: parchi giochi che contengono uno o più giochi che possono essere utilizzati da bambini con ridotta capacità motoria. Io userò il termine gioco inclusivo o gioco universale in modo intercambiabile intendendo i giochi che sono studiati per essere utilizzati da persone con vari livelli di abilità. Il design universale si riferisce a una metodologia progettuale che ha per obiettivo la progettazione di prodotti e servizi che sono di per sé accessibili a ogni categorie di persone. Il design inclusivo in Italia non ha una definizione precisa e di conseguenza i giochi inclusivi non sono sono definibili in modo univoco. Tendo ad evitare l'utilizzo del termine design per bisogni speciali, cioè oggetto studiato appositamente per complementare un deficit di qualche tipo. Ma preferisco utilizzare il termine design funzionale, ovvero oggetto studiato appositamente per stimolare una determinata funzione mentale o fisica in qualsiasi persona, sempre in linea con la definizione di disabilità sopra indicata. Come l'universalità del design sarà implementata, se con la semplificazione o con l'aggiunta di caratteristiche, è una scelta del designer.