Per favorire l'inclusione, è necessario costruire ambienti di apprendimento positivi, prestando attenzione all'organizzazione dell'aula e a quelle azioni e procedure che si configurano come ostacoli o al contrario che funzionano da positivi strumenti di accesso e fruizione delle opportunità che la scuola e il contesto sociale offrono allo studente.
La didattica deve essere personalizzata in funzione dei bisogni degli alunni.
La didattica attiva sposta l’attenzione dai contenuti ai processi mentali che stanno alla base dell’apprendimento efficace.
La didattica attiva presta grande attenzione all’individualizzazione e personalizzazione come strumento di garanzia del diritto allo studio.
La sinergia fra didattica individualizzata e personalizzata determina dunque, per l’alunno con bisogni educativi speciali, le condizioni più favorevoli per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento.
Si possono utilizzare metodologie e strategie didattiche inclusive come l'apprendimento cooperativo, il tutoring, l'apprendimento significativo, la didattica laboratoriale, la didattica per problemi reali.
Inoltre, si può fare uso di una valutazione formativa autentica che esamina il processo di apprendimento e non i risultati.
Si possono svolgere attività in piccoli gruppi, utilizzare il tutoraggio tra pari, gli organizzatori grafici della conoscenza, gli anticipatori, la semplificazione non banale, la divisione di un compito in sotto-obiettivi, le nuove tecnologie per i processi di scrittura, lettura, calcolo e rielaborazione, e valorizzare linguaggi comunicativi diversi dal codice scritto.
Infine, si possono utilizzare tecniche multisensoriali per favorire l'apprendimento.