Ascoltate innanzitutto gli orientamenti e i desideri di vostro figlio, e assecondate la sua passione.
Uno sport può essere praticato con regolarità e con continuità soltanto se piace o diverte.
Lo sport deve farlo vostro figlio, e non voi.
Dunque la decisione tra il nuoto e il tennis, per fare un esempio, spetta a lui, e non va presa secondo le vostre preferenze.
Nei primi anni di scuola, diciamo durante il ciclo delle elementari, è opportuno provare più sport.
Soltanto attraverso la pratica sul campo, sarà possibile capire quali sono le reali passioni di vostro figlio.
Se siete appassionati di uno sport in particolare cercate di condividerlo con i vostri figli.
Magari all’inizio senza praticarlo insieme, ma solo guardandolo.
La complicità in questi casi funziona.
Lo sport va praticato con costanza e regolarità.
E anche per questo è preferibile scegliere attività che possono essere svolte vicino casa, senza lunghi trasferimenti che invece possono scoraggiare i bambini.
Non mollate se all’inizio i bambini non vi seguono.
E ricordate che lo sport, tra l’altro, riduce l’aggressività, migliora la disciplina, combatte l’obesità, e allontana i vostri figli dall’incubo di una vita digitale.
La dose ottimale dell’attività sportiva per i bambini è di tre o quattro ore a settimana.
Cercate di fare alternare l’attività preferita con un’altra che sia completare.
Per esempio, il tennis può portare ad alterazioni della postura, e quindi va abbinato con una ginnastica ad hoc.
Accertatevi che gli insegnanti siano preparati per seguire i bambini durante l’attività sportiva.
Insomma, siate certi che i vostri figli finiscano in buone mani.