La riduzione dei livelli di testosterone nel maschio può favorire lo sviluppo di patologie correlate, serie, come osteoporosi e malattie cardiovascolari.
Tra gli approcci fitoterapici per supplire agli effetti collaterali indotti da terapie farmacologiche sono stati valutati estratti di origine vegetale, come quelli di Panax ginseng, Trigonella foenum-graecum, Withania somnifera, Tribulus terrestris, Lepidium meyenii.
I ricercatori hanno messo in evidenza la capacità di 2 estratti di erbe, estratti di semi di fieno greco e radice di Ashwagandha, di indurre un aumento delle concentrazioni di testosterone negli uomini.
Destano inoltre potenziale attenzione il ginseng rosso asiatico e l’estratto di radice di Coleus forskohlii.
Complessivamente, 9 studi su 32 hanno dimostrato aumenti statisticamente significativi delle concentrazioni di testosterone.