Nel primo studio, pubblicato su Circulation, i nutrizionisti della Lipid clinic dell’Ospedale universitario di Barcellona, in Spagna, hanno voluto studiare nel dettaglio, con tecniche sofisticate, l’eventuale effetto di un consumo regolare di noci, in particolare sulla concentrazione e sulle dimensioni delle particelle dei grassi del sangue.
Il risultato è stato che chi aveva mangiato noci aveva anche avuto una diminuzione media del colesterolo totale di 8,5 mg/dl e di quello di tipo Ldl di 4,3 mg/dl.
Nel secondo studio, pubblicato sul Journal of Nutrition dai ricercatori dell’Università della Georgia, una cinquantina di persone di età compresa tra i 30 e i 75 anni, tutte considerate ad alto rischio di eventi cardiovascolari, sono state suddivise in tre gruppi: a uno è stato chiesto di aggiungere alla normale dieta 68 grammi di noci pecan, pari a circa 470 calorie, a un altro di rimpiazzare con le noci pecan l’equivalente calorico sempre di 470 calorie, e al terzo di non cambiare le proprie abitudini.
Dopo otto settimane, tutti i parametri di coloro che avevano mangiato noci pecan, sia aggiungendole che sostituendole ad altri alimenti, erano sensibilmente migliorati: il colesterolo totale era diminuito del 5%, le Ldl del 6-9% e lo stesso si è visto con i trigliceridi e gli zuccheri post prandiali, cioè misurati subito dopo un pasto (specificamente arricchito in grassi).
I risultati ottenuti sono considerati molto interessanti, perché l’effetto si è visto dopo pochi giorni, ed è emerso in persone a rischio, che devono abbattere i grassi nel sangue e, di solito, a tal fine, ricorrono a terapie farmacologiche.
In entrambi gli studi, infine, i benefici derivano dall’elevato contenuto in acidi grassi omega tre e fibre che, oltretutto, se assunti attraverso le noci e non dai pesci come accade di solito, hanno un impatto ambientale minore.