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Quante sono le regole di difesa dai campi elettromagnetici?

Matilde Fabbri
Matilde Fabbri
2025-06-18 04:15:13
Numero di risposte : 23
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Il tipo di effetto che i campi elettromagnetici hanno sulle persone dipende in primo luogo dalla frequenza, dall’intensità da altri fattori, come ad esempio la forma d’onda della sorgente. I campi elettromagnetici possono causare:Effetti diretti derivanti da un’interazione dei campi con il corpoEffetti indiretti dovuti alla presenza di un oggetto in un campo elettromagnetico che può costituire un rischio per la sicurezza o la salute. Gli effetti diretti si dividono ulteriormente in:effetti non termici da 0 Hz a 10 MHzeffetti termici da 100kHz a 300 GHz Con l’articolo 3 della direttiva 2013/35/UE vengono definiti i valori limite di esposizioni (VLE) sia per gli effetti termici che per quelli non termici. In particolare i VLE per gli effetti termici, che potrebbero causare danni importanti alla salute, devono essere sempre rispettati sul luogo di lavoro. I VLE vengono definiti in termini di grandezze riscontrabili all’interno del corpo che non possono essere misurate direttamente né semplicemente calcolate. Per questo motivo viene introdotto il concetto di Livelli di azione (LA) fissati in termini di grandezze del campo esterno quindi facilmente rilevabili tramite misurazioni o calcoli. Se i LA non sono superati si può ipotizzare che le esposizioni siano conformi ai VLE e che non siano necessarie ulteriori valutazioni. Con l'entrata in vigore della direttiva 2013/35/EU vengono introdotti quindi degli obblighi per il datore di lavoro che, nei settori soggetti ad esposizione a campi elettromagnetici, devono prevedere misurazioni periodiche per valutare che gli LA non siano superati, informare e formare il personale sui campi elettromagnetici e infine dotare i lavoratori professionalmente esposti di dispositivi di protezione personale.
Annamaria Greco
Annamaria Greco
2025-06-18 02:45:49
Numero di risposte : 23
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La direttiva 2013/35/UE sui campi elettromagnetici stabilisce le disposizioni minime di sicurezza relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dai campi elettromagnetici. La direttiva relativa ai campi elettromagnetici prevede che i datori di lavoro valutino la loro esposizione separatamente da quella degli altri lavoratori. Secondo la direttiva relativa ai campi elettromagnetici, alcuni gruppi di lavoratori sono considerati particolarmente a rischio e non possono essere protetti adeguatamente medianti i livelli di azione stabiliti nella direttiva. I datori di lavoro devono prendere in considerazione la frequenza, il livello e la durata dell’esposizione per verificare se i lavoratori sono esposti a particolari rischi. Vi sono tipologie di lavoratori esposti a particolari rischi secondo la direttiva relativa ai campi elettromagnetici, come ad esempio: - i lavoratori che portano dispositivi medici impiantati attivi; - i lavoratori che portano dispositivi medici impiantati passivi contenenti metallo; - i lavoratori portatori di dispositivi medici indossati sul corpo; - le lavoratrici in gravidanza. La direttiva 2013/35/UE non indica direttamente le regole di difesa dai campi elettromagnetici.

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Sibilla Giordano
Sibilla Giordano
2025-06-18 01:36:42
Numero di risposte : 25
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Dieci semplici regole di comportamento per evitare esposizioni eccessive o troppo prolungate alle tante fonti di radiazioni elettromagnetiche presenti nel nostro ambiente domestico e lavorativo. Di seguito il decalogo proposto da Sima per ridurre i rischi da esposizione all’elettrosmog In caso di eccessivo utilizzo del forno a microonde evitare la permanenza in sua prossimità. Collocare i babyphone a distanza dal lettino e programmare l’unità bambino sulla funzione di attivazione vocale. Impiegare le apparecchiature elettriche ed elettroniche alla massima distanza possibile. Evitare di dormire tenendo lo smartphone, magari anche in carica, e altri dispositivi elettronici (radiosveglie, segreteria telefonica ecc.) poggiati sul comodino vicino a noi. Non tenere inutilmente accesi, in ambienti domestici di lunga permanenza, apparecchi elettrici ed elettronici. Introdurre i bambini all’utilizzo di apparecchiature elettriche ed elettroniche, incluso i telefoni cellulari, il più tardi possibile. In questo modo si possono ridurre i tempi di esposizione nelle nuove generazioni per le quali l’esposizione inizia in età precoce rispetto alle generazioni precedenti. Utilizzare i telefoni cellulari in condizioni di alta ricezione del segnale e in zone ad alta copertura dalle reti di telefonia mobile. Preferire chiamate brevi e, in caso di lunghi colloqui, utilizzare auricolari e sistemi viva-voce. Preferire telefoni cellulari di recente generazione che sono caratterizzati da un assorbimento elettromagnetico più basso. Limitare l’uso del telefonino, computer portatile e tablet con scheda Wi-Fi attivata all’interno di un’auto in movimento. Posizionare le antenne dei sistemi WiFi, Bluetooth e reti senza fili in ambienti domestici meno frequentati. Nell’uso del laptop, si consiglia di interrompere la connessione WiFi per evitare che la continua ricerca di una rete generi inutili esposizioni. Progettare la struttura dei luoghi e delle postazioni di lavoro, cosi come delle abitazioni civili, in modo tale da minimizzare l’esposizione ai campi elettromagnetici.
Maristella De Angelis
Maristella De Angelis
2025-06-17 23:40:58
Numero di risposte : 23
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In sintesi le regole di difesa sono quattro: Misurazione dell'entità della radiazione. Distanza di sicurezza. Limitazione del tempo di esposizione. Schermatura della fonte, del sito abitabile o della persona.

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