Lo sportivo di qualunque livello sa che nello stato migliore della performance, quello che ti capita solo quando fai sport con la mente libera e non perché fai sport per liberarla, quello stato che gli esperti chiamano flow-, tutto quello che vivi succede naturalmente, nella condizione mentale più appagante e consolidante che esista, poiché è un’esperienza che permane e che non si esaurisce all’uscita dalla palestra per farti ripiombare nella routine quotidiana.
Ed è in questo che lo sportivo, quello vero, quello che conosce l'agonismo al di là del wellness, ha una marcia in più di tutti gli altri: ha lavorato per liberare la mente rendendola più forte, allenando la sua capacità di resilienza e la sua resistenza alle difficoltà.
Non ha scaricato i suoi pensieri per un momento, ma ne ha preso il controllo per sempre.
In tutto questo la condizione fisica di wellness è funzionale alla performance, conseguenza immediata e necessaria cui il corpo si adatta per sostenere la mente.
Ed è così che sport e wellness possono coesistere, come due facce della stessa medaglia, purché ad una medaglia si ambisca attraverso il confronto.
Gli sportivi non saranno mai automi che pedalano davanti ad un timer, che regola i loro momenti di quiete dallo stress quotidiano.
Gli sportivi, che lo siano anche solo un giorno alla settimana, sono quelli che non temono alcuno stress, perché sono agonisti affamati del premio, abituati a battere se stessi e i propri limiti ogni giorno.