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Quanto costa l'orario di una colf in nero?

Mercedes Russo
Mercedes Russo
2025-07-10 23:32:43
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Il costo orario di una badante regolarmente assunta varia da un minimo di circa 4 euro ad un massimo di 8 euro, in base al livello di inquadramento, ma la paga orario della badante in nero non deve necessariamente stare alle regole previste dal CCNL. Con un po' di fortuna di possono trovare badanti più o meno competenti che richiedono uno stipendio mediamente in linea con quello previsto dalla legge, ma può anche capitare il contrario. Qual è la paga oraria di una badante in nero? Ma quanto costa una badante in nero? Se per quelle assunte con regolare contratto la retribuzione è stabilita dal CCNL, lo stesso non vale per lo stipendio della badante in nero.
Vienna Parisi
Vienna Parisi
2025-06-30 08:32:52
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Il minimo contrattuale è pari a 6,62 euro lordi dei contributi a carico del lavoratore, significa che al minimo contrattuale la colf guadagnerebbe circa 6,18 euro all’ora, su cui, se le spetta, dovrà pagare anche le tasse. Il datore di lavoro domestico non è sostituto d’imposta, si occupa solo di versare i contributi INPS della colf sommati ai propri, in unica formula, trattenendoli dalla busta paga da 6,62 euro/h lordi a 6,18 euro/h netti. Il lavoro in nero non è conveniente. Le sanzioni per il lavoro in nero vanno dai 1500 euro in su a cui si aggiungono eventuali sanzioni specifiche per chi assume persone irregolari, ovvero senza il permesso di soggiorno. A queste sanzioni potrà essere aggiunto l’arresto da tre mesi ad un anno e l’ammenda di 5000 euro per ogni lavoratore impiegato. Conviene sempre assumere la colf e farle la busta paga.
Luciana Esposito
Luciana Esposito
2025-06-22 17:59:55
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Il lavoro domestico in Italia è uno dei settori nei quali il lavoro nero incide in maniera molto significativa: su 2 milioni di colf e badanti stimati nel nostro Paese, solo 859mila hanno un regolare contratto. L’introduzione del salario minimo però non aiuterebbe l’emersione del lavoro nero. La soluzione per il lavoro irregolare è la riduzione della pressione fiscale. Introdurre una paga oraria minima di 9 euro l’ora, infatti, aumenterebbe il costo del lavoro in modo insostenibile. L'introduzione del salario minimo di fatto aumenterebbe i costi del 42% nei casi di utilizzo solo per poche ore e raddoppierebbe per l’assistenza prolungata. Lorenzo Gasparrini, Segretario Generale di DOMINA, a seguito dello studio ha affermato che: “l’introduzione del salario minimo per i lavoratori domestici comporterebbe un aumento del lavoro nero, che già oggi, in base ai dati Istat, raggiunge il 58% dei lavoratori del settore”. Gli irregolari sono circa 1,2 milioni, e una parte di questi non ha nemmeno il permesso di soggiorno. Una badante a tempo indeterminato che lavora 25 ore la settimana, costa attualmente 10.312 euro all’anno. Con l’introduzione del salario minimo la cifra lieviterebbe a 14.654 euro. Il costo di un assistente familiare impegnato 54 ore la settimana, passerebbe da 14.854 euro a 32.152. La strada per riformare il settore è un’altra e va nella direzione della riduzione del costo del lavoro, centrata sulla diminuzione della pressione fiscale. Una serie di provvedimenti mirati possono trasformarsi in un vantaggio per le casse dello Stato, perché contribuirebbero a far emergere una parte del lavoro nero, compreso quello domestico.
Elisabetta Sanna
Elisabetta Sanna
2025-06-14 22:17:51
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Quando dobbiamo determinare lo stipendio di una badante, ha incidenza il livello di autosufficienza dell’assistito. Il mercato del lavoro domestico prevede infatti stipendi più elevati per una badante affidata ad un anziano affetto da demenze o patologie fisicamente invalidanti rispetto a lavori di assistenze riconducibili alla mera “compagnia” per anziani semi-autosufficienti. Nel caso decidiate di metterla in regola dovreste versare, in aggiunta a suddetta somma, anche la quota di contributi Inps corrispondente alle ore lavorate che, però, potrete detrarre insieme agli stipendi stessi della badante e che, dunque, vi vengono restituiti in parte attraverso la dichiarazione dei redditi. Se decidete di prendere una badante “a nero” dovete soltanto corrisponderle lo stipendio di mercato commisurato all’assistenza del vostro caro. La badante in regola comunque mi costa sempre di più di una “a nero” perchè c’è anche la quota di tredicesima e di TFR che bisogna versarle. Nella realtà dei fatti una badante “a nero” all’inizio di un rapporto di lavoro ha come unico interesse quello di entrare in famiglia e non di discutere dei suoi diritti. Queste sono delle fasi più difficili in cui una famiglia può ritrovarsi ad affrontare. Si tratta del tipo di contratto della badante, se determinato o indeterminato e al numero di ore settimanali lavorate, quindi possono variare i costi dei contributi versati.