Non è previsto un minimo di ore di lavoro da svolgere, ma al contrario sono previsti dei limiti massimi per le ore: 40 ore per la colf non convivente e 54 ore per la colf convivente.
Devono essere effettuate le seguenti procedure:
Ottenere i documenti della colf: codice fiscale, carta di identità, tessera sanitaria.
Per la colf extracomunitaria servirà un permesso di soggiorno in corso di validità.
Mettere l'accordo per iscritto, inserendo le mansioni che dovrà svolgere la colf, il suo livello, il suo compenso orario, i turni, se vi sarà o meno un periodo di prova.
Si può scrivere tutto questo in una lettere di assunzione, firmata da entrambi.
Formalizzare l'inizio del lavoro a ore della colf presso l'INPS, almeno 24 ore prima che inizi la collaborazione domestica, anche se in periodo di prova.
Si può comunicare l'assunzione della colf in tre modi:
Attraverso il Call Center dell’INPS al numero 803.164 o allo 06.164.164
Tramite CAF o Patronato
Direttamente sul sito dell'INPS, andando sui servizi al cittadino, poi su lavoro domestico e infine sulla scheda iscrizione rapporto di lavoro.
Al datore di lavoro sarà poi fornito un codice che potrà mettergli di comunicare con l'INPS, ad esempio se il rapporto di lavoro con la colf cessa.
Ricordiamo che i contributi previdenziali saranno più alti se la colf lavora meno di 25 ore settimanali.
Il lavoro della colf, se non è continuativo ma occasionale, può essere pagato con i voucher.
I voucher già prevedono sia il compenso della colf, sia i contributi INAIL e INPS.
La collaborazione domestica deve essere in ogni caso comunicata all'INPS come indicato in precedenza.
Per rendere possibile questa modalità di pagamento, esiste il libretto famiglia voucher INPS.
In questo caso, la colf non potrà superare il guadagno annuo di 2,500 euro dal medesimo datore di lavoro.