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Come assumere una donna pulizia?

Irene Colombo
Irene Colombo
2025-06-15 04:29:44
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Non è previsto un minimo di ore di lavoro da svolgere, ma al contrario sono previsti dei limiti massimi per le ore: 40 ore per la colf non convivente e 54 ore per la colf convivente. Devono essere effettuate le seguenti procedure: Ottenere i documenti della colf: codice fiscale, carta di identità, tessera sanitaria. Per la colf extracomunitaria servirà un permesso di soggiorno in corso di validità. Mettere l'accordo per iscritto, inserendo le mansioni che dovrà svolgere la colf, il suo livello, il suo compenso orario, i turni, se vi sarà o meno un periodo di prova. Si può scrivere tutto questo in una lettere di assunzione, firmata da entrambi. Formalizzare l'inizio del lavoro a ore della colf presso l'INPS, almeno 24 ore prima che inizi la collaborazione domestica, anche se in periodo di prova. Si può comunicare l'assunzione della colf in tre modi: Attraverso il Call Center dell’INPS al numero 803.164 o allo 06.164.164 Tramite CAF o Patronato Direttamente sul sito dell'INPS, andando sui servizi al cittadino, poi su lavoro domestico e infine sulla scheda iscrizione rapporto di lavoro. Al datore di lavoro sarà poi fornito un codice che potrà mettergli di comunicare con l'INPS, ad esempio se il rapporto di lavoro con la colf cessa. Ricordiamo che i contributi previdenziali saranno più alti se la colf lavora meno di 25 ore settimanali. Il lavoro della colf, se non è continuativo ma occasionale, può essere pagato con i voucher. I voucher già prevedono sia il compenso della colf, sia i contributi INAIL e INPS. La collaborazione domestica deve essere in ogni caso comunicata all'INPS come indicato in precedenza. Per rendere possibile questa modalità di pagamento, esiste il libretto famiglia voucher INPS. In questo caso, la colf non potrà superare il guadagno annuo di 2,500 euro dal medesimo datore di lavoro.
Clara Ferraro
Clara Ferraro
2025-06-15 04:15:57
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Per assumere legalmente il vostro aiuto domestico procedete come segue: Annunciatelo presso un assicuratore infortuni autorizzato. La cassa malati copre unicamente gli infortuni non professionali. Come datore di lavoro siete obbligati ad assicurare i vostro collaboratori contro gli infortuni professionali. Se una persona lavora per più di 8 ore alla settimana nella vostra economia domestica, siete tenuti ad assicurarla anche contro gli infortuni non professionali. Chiedete alla vostra donna delle pulizie se lei o il suo coniuge sono già beneficiari di assegni familiari. Se non fosse il caso, dovete annunciarla presso una cassa di assegni familiari. Richiedete presso la cassa di compensazione cantonale del vostro domicilio il formulario per la procedura di conteggio ordinaria o semplificata. Inviate il formulario debitamente compilato assieme al certificato AVS della persona in questione alla cassa di compensazione. Indicate direttamente sul formulario l’assicuratore infortuni. Esistono validi offerenti che si assumono gran parte del lavoro amministrativo. Ad esempio la piattaforma KLARA Home dell’azienda lucernese KLARA: un assistente digitale che vi aiuta ad assumere e assicurare il vostro personale domestico conformemente alle disposizioni di legge. È possibile assicurare il proprio personale domestico direttamente online e in tutta semplicità.
Furio Barbieri
Furio Barbieri
2025-06-15 03:23:26
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Non serve che la donna delle pulizia lavori tutti i giorni perché sia considerata dipendente: quello che rileva è che la prestazione abbia carattere di continuità, anche se a cadenza periodica. Il lavoro dipendente si può prestare anche part time o a giorni non continuativi e a chiamata. Avere una domestica alle proprie dipendenze comporta degli oneri anche a livello fiscale ed economico. La conseguenza maggiore è che la donna delle pulizie potrebbe, entro 5 anni dalla cessazione del lavoro, agire presso l’Ispettorato del lavoro o anche direttamente in tribunale, per ottenere l’accertamento dell’esistenza del vincolo di subordinazione nel rapporto di lavoro. L’accertamento del rapporto di lavoro dipendente ha conseguenze di tipo economico e fiscale: in primis comporta il pagamento delle retribuzioni arretrate che non è possibile dimostrare più quello delle differenze retributive se il compenso accordato risulta essere inferiore a quello previsto dai contratti collettivi.
Quasimodo Messina
Quasimodo Messina
2025-06-15 01:41:12
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Ci sono essenzialmente due soluzioni per mettere il lavoratore o la lavoratrice in regola. Il libretto famiglia INPS: di norma, questa soluzione è ideale per le famiglie che richiedono l’aiuto di colf o badanti per poche ore a settimana – per esempio una volta a settimana per circa 3 o 4 ore. Il compenso annuo, infatti, non può superare i 2.500 euro. Contratto collettivo nazionale: quando, invece, le ore aumentano è necessario assumere con contratto, regolato dal contratto collettivo nazionale colf e badanti con differenze che dipendono dagli anni di esperienza del lavoratore/lavoratrice, livello contrattuale e città. Il compenso orario di colf e badanti varia proprio sulla base dei diversi livelli contrattuali, con un costo orario per la famiglia che va da circa 8 euro per i lavoratori e lavoratrici del livello A e arriva a circa 13 euro per il livello più alto. Va detto, però, che tali costi possono aumentare o diminuire in base ad altri fattori, per esempio l’esperienza della colf e la città in cui si vive – al Nord potrebbero essere richiesti compensi più alti rispetto al Centro e al Sud. Infine, è importante valutare che, per mettere in regola colf e badanti, la famiglia dovrà affrontare alcune spese: permessi retribuiti giorni di ferie tredicesima mensilità contributi previdenziali INPS obbligatori.