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Cos'è la tensione agonistica?

Aroldo Donati
Aroldo Donati
2025-09-27 19:58:47
Numero di risposte : 32
0
La tensione agonistica è una forma di ansia che molti atleti sperimentano prima di una gara, specialmente a livelli competitivi elevati. Questa ansia può manifestarsi attraverso pensieri disfunzionali, come la paura di commettere errori o dimenticare cosa fare. Una nebbia di preoccupazione derivante dalla paura di essere giudicati negativamente, sia dalla propria famiglia, dal coach o dalla squadra. Per gestire queste sensazioni, è fondamentale adottare strategie che aiutino gli sportivi ad affrontare la prova nel modo migliore possibile. Questa strategia include la respirazione diaframmatica o l'immaginazione di un luogo sicuro, dove ci si è sentiti bene. È importante anche avere il sostegno della famiglia e credere in sé stessi. La presenza di una forte pressione sociale e familiare può aumentare il carico delle aspettative. Inoltre le aspettative contribuiscono all’ansia da prestazione spesso alimentata dalla paura di fallire o di non essere all’altezza.
Annalisa D'amico
Annalisa D'amico
2025-09-21 01:06:11
Numero di risposte : 28
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Un giocatore in preda all’ansia agonistica percepisce un forte disequilibrio sfavorevole fra le richieste ambientali e le proprie capacità. L’espressione “non sono all’altezza” riassume bene il vissuto ansioso. L’ansia ha gli stessi tre effetti sia a livello del movimento corporeo che sull’attività mentale del soggetto: Eccessivo irrigidimento, Frammentazione, impulsività o fuga. La Psicologia dello Sport da almeno 50 anni studia scientificamente il termine “ansia”, il quale indica uno stato emotivo di tensione di apprensione. L’ansia agonistica è la bestia nera dello sport. L’ansia è uno stato emotivo negativo associato a un incremento dell’arousal. Vi sono altre dimensioni dell’ansia da tenere in considerazione, come la maggiore o minore predisposizione che ogni giocatrice ha nel vivere in modo ansioso novità o situazioni problematiche e il livello di ansia legato alla situazione che si affronta nel qui e ora. Tecniche e gesti da tempo automatizzati vengono disturbati, se non addirittura bloccati da quella bestia nera chiamata ansia.

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Hector Rossi
Hector Rossi
2025-09-15 00:40:19
Numero di risposte : 15
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La tensione agonistica è un insieme di reazioni fisiche e mentali che si manifestano in prossimità di una gara. La tensione agonistica si manifesta in prossimità di una gara, come risposta ai pensieri e alle immagini che iniziano ad affollare la mente di un atleta, con una perdita di lucidità, attenzione, persino memoria. La tensione agonistica porta a ricadute di energia nervosa. Lo stress è un fedele alleato e aiuta ad entrare nello stato di massima attivazione quando entro certi limiti. Un atleta deve imparare a leggere rapidamente tutti gli indicatori di un imminente rischio di “fuori soglia”. Sono i segnali di nervosismo eccessivo, la salivazione azzerata, lo stimolo troppo frequente di urinare, la respirazione accelerata, il cuore che scalpita. La respirazione è correlata ad altre reazioni fisiche e mentali e questo insieme aiuta l’atleta a gestire lo stress e ad affrontare la gara con lo stato d’animo adeguato.
Dylan Giuliani
Dylan Giuliani
2025-09-05 10:33:24
Numero di risposte : 23
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L'ansia è una manifestazione psicologica che tende a coinvolgere l’atleta in processi di natura fisiologica, comportamentale che psicologica. I processi di natura fisiologica rappresentano la condizione necessaria per poter affermare che quell’individuo è ansioso. Le modificazioni a carico del sistema nervoso vegetativo sono complesse e variano da individuo ad individuo. La caratteristica principale del comportamento ansioso è determinata, a livello psicologico da un senso di confusione, insicurezza, incapacità a concentrarsi, da difficoltà a prendere decisione conseguentemente di seguire la strategia idonea alla situazione agonistica. L'ansia la possiamo definire come uno stato di agitazione accompagnato da sentimenti di stress. Importante è comprendere come nell’ansia quello che fa la differenza è come l’atleta percepisce le situazioni e le sue manifestazioni ansiose e di conseguenza come indirizza questo tipo di attivazione e di energia.

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Marino Sartori
Marino Sartori
2025-09-05 09:55:04
Numero di risposte : 30
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La tensione agonistica è un mix di ansia e stress che tutti i corridori raggiungono prima di gareggiare. Solo nel momento in cui gli atletiProof or description of the steps of this proof ci rendiamo conto dell’entità di quanto stanno per affrontare li assale un dubbio tremendo: “Sono pronto?”. Se incerti e insicuri ci si affida al caso o al giudizio degli altri, quel dubbio è ancora più forte e paralizzante. Proviamo qualche metodo per allenare la mente e vincere la tensione agonistica. Prima di tutto è necessario avere fiducia in se stessi e nel proprio allenamento: è una tempesta che si supera solo andando avanti e superandone ogni ondata. Lottare contro gli attacchi di panico ti renderà più forte e ti darà maggiori garanzie di successo. La mente è un’arma potente e allenarla è importante quanto allenare il corpo. Non c’è nessuno che, una volta sconfitta la paura, non riesca a correre meglio e con più entusiasmo. La tensione agonistica deriva infatti dall’ignoto che si ha di fronte, per questo cercare di conoscerlo meglio aiuta a ridurla e a gestirla. Inoltre è importante ricordare che si può vincere la tensione agonistica anche allenando la respirazione, attraverso tecniche di respirazione diaframmatica, di rilassamento e meditazione per ridurre lo stress e l’ansia. La fiducia in se stessi e nel proprio percorso di preparazione atletica è importante per contrastare il dubbio e la paura.
Daniela Ferretti
Daniela Ferretti
2025-09-05 09:41:41
Numero di risposte : 27
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La tensione agonistica è uno stato di tensione fisica, psichica e nervosa che si manifesta in prossimità di una gara, come risposta ai pensieri e alle immagini che iniziano ad affollare la mente di un atleta. Se gli effetti di questa alterazione dei parametri fisiologici superano una determinata soglia di guardia, diversa da atleta ad atleta, e più in generale da individuo a individuo, la prestazione rischia di risentirne pesantemente, perché possono verificarsi perdita di lucidità, di attenzione e persino di memoria. Il “segreto” per riuscire a gestire questo stato di tensione fisica, psichica e nervosa consiste nel riuscire a identificare la soglia personale di “normale stress agonistico”. Un atleta deve imparare a leggere rapidamente tutti gli indicatori di un imminente rischio di “fuori soglia”. Cos’è che porta le lancette verso la zona rossa? Sono i segnali di nervosismo eccessivo, la salivazione azzerata, lo stimolo troppo frequente di urinare, la respirazione accelerata, il cuore che scalpita.

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