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Come avere più fiato nel nuoto?

Assunta Vitale
Assunta Vitale
2025-09-04 23:16:58
Numero di risposte : 18
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Per migliorare la resistenza nel nuoto sono fondamentali una buona tecnica e la giusta programmazione. Inizia con 10’ di riscaldamento: nuota senza affanno, cercando di allungarti sull’acqua. Cronometra il tempo che impieghi per coprire 2 vasche, senza forzare, a stile libero. Per riuscire a nuotare a lungo e portare a termine un allenamento efficace, la tecnica è fondamentale. Spesso si sbaglia respirazione: un errore classico è non espirare correttamente, così si finisce presto in affanno. Un altro errore tecnico molto comune è l’esecuzione di bracciate corte: quando il braccio è fuori dall’acqua, dev’essere rilassato.
Ausonio Messina
Ausonio Messina
2025-09-04 20:32:58
Numero di risposte : 19
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Migliorare la tecnica respiratoria permette di ottimizzare il consumo di ossigeno, ridurre il drag e massimizzare la velcità, soprattutto nei momenti decisivi della gara. L’uso consapevole di schemi di respirazione aiuta a migliorare il controllo del respiro e la capacità polmonare. Lavorare sul controllo del respiro permette di massimizzare la fase subacquea e migliorare le prestazioni nei viraggi e nelle partenze. Un’espirazione graduale aiuta anche a prevenire la sensazione di ansia o panico dovuta alla carenza di ossigeno.

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Edilio Serra
Edilio Serra
2025-09-04 19:49:05
Numero di risposte : 13
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Controlla la respirazione Un buon controllo della respirazione è fondamentale per ossigenare la muscolatura e stabilire una perfetta armonia con il movimento del corpo in acqua. In particolare migliorando la forza dei muscoli del diaframma è possibile aumentare anche la capacità respiratoria e ottenere i migliori benefici sulla resistenza.
Audenico Villa
Audenico Villa
2025-09-04 19:42:01
Numero di risposte : 17
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Per migliorare la respirazione nel nuoto, eseguire esercizi come il "canguro" in acqua, attaccati al bordo della piscina, prendendo aria a ogni uscita dall’acqua ed espellendo l’aria durante l’immersione. Eseguire lo stesso esercizio in movimento, nella propria corsia, nuotando muovendo solo le gambe, appoggiandosi alla tavoletta, inspirando e, immergendo la testa in acqua, espirando lentamente. Ripetere l’esercizio appoggiando una sola mano alla tavoletta, l’altro lungo il fianco, girando la testa di lato per inspirare. Verificare la capacità polmonare spingendosi dal muro e lasciandosi scivolare sott’acqua espirando completamente, fino all’esaurimento dell’aria nei polmoni. Per migliorare i tempi di respirazione, salire di livello di difficoltà eseguendo esercizi inserendo anche la nuotata, come nuotare 8×25 m respirando ogni due bracciate, con pause brevi tra ogni vasca, aumentare la distanza a 8×50 m, mantenendo lo stesso ritmo di respiro, inserire respirazioni più lunghe e tornare gradualmente a intervalli più brevi. L’inspirazione va eseguita con la bocca, cercando di prendere più aria possibile, utilizzando anche il naso in modo naturale, eseguire l’espirazione attraverso la bocca, sott’acqua, per avere maggiore efficacia, eventualmente espellere anche aria dal naso. Se si avverte affanno, risolvere rallentando i movimenti e respirando più profondamente, girandosi a dorso e facendo un tratto per ristabilire la giusta respirazione, oppure nuotando a rana con la testa fuori, per raggiungere lo stesso risultato. Infine, per migliorare la tecnica di respirazione, farsi seguire ogni tanto da un istruttore o istruttrice, oppure da chi nuota da tanto tempo, che possa darci correzioni pratiche, sul momento, guardandoci fuori dalla vasca, e usare il pull buoy con cautela, per non creare dipendenza, per mantenersi a galla con più facilità e concentrarsi meglio sulla respirazione.

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Augusto Grasso
Augusto Grasso
2025-09-04 18:27:50
Numero di risposte : 21
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La resistenza nel nuoto è correlata all’insorgenza della fatica. Quando nuoti al massimo della velocità, i tuoi muscoli lavorano spendendo energie in maniera molto più veloce rispetto al tempo che impieghi per ricostruirla. Il primo adattamento è dato proprio dai polmoni, i quali necessitano di trasferire più ossigeno al sangue. Il secondo è dato dal cuore, che ha bisogno di pompare più forte il sangue ai muscoli. Il terzo, invece, è dato dai muscoli che hanno bisogno di usare energie in maniera più efficiente e, per poterlo fare, hanno bisogno però di essere più forti. In acqua bisogna cambiare prospettiva ed operare in maniera totalmente controintuitiva. È necessario affinare la propria tecnica di nuotata, rendendola pulita ed efficace. E poi, solo dopo, ci si può preoccupare di aumentare la propulsione e migliorare così la propria capacità cardiovascolare.