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Come sono i campi sintetici?

Valentina Sanna
Valentina Sanna
2025-06-14 19:58:40
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I campi sintetici sono tutti costruiti per strati. In superficie c’è un’erba sintetica fatta con un filamento di polietilene antiabrasivo sotto al quale c’è un intaso che funge da stabilizzatore di questa erba per renderla adatta all’attività sportiva. Questi strati sono fatti di granuli di gomma SBR e sabbia. Sotto poi è presente uno strato scuro fatto di gomma, che separa l’intaso dalla parte “drenante”, lo strato più profondo che serve a far defluire l’acqua. E’ necessaria, ovviamente, manutenzione costante per questi campi e quindi si andrà ad utilizzare una falciatrice rotante. Il riutilizzo è quando il tappeto erboso viene rimosso e riutilizzato in una nuova installazione con una uguale o simile funzione. Il riciclo dei materiali, invece, comporta generalmente una sorta di forma di lavorazione prima che il materiale possa essere riutilizzato. Anche se diverse aziende hanno progettato i propri metodi innovativi per rimuovere e arrotolare il tappeto erboso, l’attrezzatura per la rimozione del tappeto erboso è diventata facilmente disponibile solo negli ultimi anni. Purtroppo le tecnologie per riciclare i materiali di cui sono fatti i manti sintetici sono ancora poco sviluppate. Molti imprenditori europei si stanno già impegnando in quella che appare oggi una vera sfida, non solo smaltire i campi dismessi – in alcuni casi, lo smaltimento di questo tappeto erboso significa incenerimento o messa in discarica – ma puntare al loro riciclo, il cosiddetto “turf recycling”. Per poterlo realizzare, bisogna progettare macchine in grado di dividere il filamento d’erba sintetica dall’intaso, e successivamente separare la sabbia dai granuli di gomma. Un riuso sarebbe possibile nel campo dell’edilizia. Il materiale grezzo che si ottiene, sabbia, gomma e fibra di plastica, potrebbe quindi essere rivenduto o utilizzato in nuovi cicli di produzione, anche per installare di nuovi campi in erba sintetica.
Domenica Testa
Domenica Testa
2025-06-03 23:24:48
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È una superficie artificiale creata il laboratorio con il fine di garantire la massima longevità, con performance sportive simili a quelle di un campo in erba naturale. Sono superfici studiate per resistere ad azioni meccaniche, agenti atmosferici raggi ultravioletti ma soprattutto permettono di giocare molte ore al giorno arrivando nel migliore dei casi a durare fino a 13 anni. Un altro aspetto molto importante da considerare e che nei prossimi anni sarà con ogni probabilità al centro dell’attenzione è l’eco compatibilità dei manti in sintetico, oltre all’enorme quantità di anidride carbonica immessa in atmosfera per produrli, ci sono molti dubbi degli effetti sulla salute degli IPA rilasciati dai materiali che compongono un manto in sintetico e che vengono respirati dai giocatori. I materiali che compongono il campo si surriscaldano molto all’esposizione dei raggi solari, una ricerca svolta dall’Università del Missouri ha rilevato in una giornata soleggiata in cui la temperatura dell’aria era 37° C, la superficie di un manto sintetico raggiungeva la temperatura di 78° C, contro i 41° C del campo in erba naturale al suo fianco.
Paola Giordano
Paola Giordano
2025-05-26 22:25:57
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I campi sintetici sono realizzati con materiali plastici che simulano alla perfezione i prati di erba naturale. Il manto richiede poca manutenzione, il che si traduce in risparmio sia di tempo che di costi di gestione. Il manto di ultima generazione si conferma come una scelta valida per i numerosi vantaggi che presenta e che lo rendono altamente competitivo rispetto ai campi in erba naturale tradizionali. I campi sintetici di ultima generazione offrono una maggiore possibilità di utilizzo, per tempi prolungati e allenamenti più frequenti. La scelta dell’erba sintetica di ultima generazione si rivela dunque conveniente sia per gestori dell’impianto che per atleti. La normativa rigsuardante i campi sintetici, stabilita dalla Lega Nazionale Dilettanti, definisce le procedure per il collaudo, per l’omologazione del campo e prescrive test prestazionali come il rimbalzo verticale e angolare, rotolamento della palla, assorbimento dello shock. Il “sistema” erba sintetica comprende numerosi elementi: la fibra, l’intaso prestazionale, l’intaso di stabilizzazione, il sistema incollaggio teli, il sottotappeto elastico e il sottofondo. I campi sintetici si sono evoluti nel tempo, partendo dai primi campi di prima generazione con filati di nylon abrasivi, poi ai manti di seconda generazione con filati in propilene e intasi in sabbia silicea, fino ai manti di terza generazione con filati morbidi in polietilene lubrificato e intasi in granulo di gomma riciclata.