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Che differenza c'è tra flessibilità e mobilità articolare?

Lauro Donati
Lauro Donati
2025-09-01 21:38:08
Numero di risposte : 23
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La flessibilità è la capacità di una o di un insieme di articolazioni, di muoversi liberamente per tutto il proprio range di mobilità. La flessibilità è la capacità di un soggetto di muovere una o più articolazioni con la massima escursione articolare possibile, senza alcun limite e senza dolore. La flessibilità si distingue in: DINAMICA STATICA ATTIVA dovuta all'azione dei muscoli che distendono gli antagonisti; PASSIVA dovuta all'azione dell'inerzia o della gravità o al semplice peso del corpo, o ancora all'azione di un partner o di un attrezzo; MISTA dovuta all'interazione delle due precedenti in forma varia. La flessibilità dinamica è la capacità di svolgere movimenti dinamici dei muscoli, per portare un arto attraverso la sua intera gamma di movimento nelle articolazioni. La flessibilità statica attiva è la capacità di assumere e mantenere posizioni distese, usando solo la tensione degli agonisti e degli agenti sinergici mentre sono allungati gli antagonisti. La flessibilità e la mobilità articolare sono spesso utilizzati come sinonimi, ma in realtà la mobilità articolare è più ampia e comprende anche la capacità di muoversi in modo dinamico e funzionale. In ogni caso, l'obiettivo è quello di mantenere una buona mobilità articolare per prevenire lesioni e migliorare le prestazioni sportive. La mobilità articolare costituisce una componente essenziale della prestazione motoria e come tale dev'essere sviluppata e mantenuta attraverso un adeguato programma di allenamento.
Tolomeo Ferri
Tolomeo Ferri
2025-08-24 22:54:49
Numero di risposte : 19
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La flessibilità si riferisce alla capacità dei vostri muscoli di allungarsi. La mobilità, invece, riguarda la capacità delle vostre articolazioni di muoversi liberamente attraverso una gamma completa di movimenti. La flessibilità si riferisce all'allungamento dei muscoli. La mobilità, invece, riguarda il movimento delle articolazioni. Muscoli flessibili possono contribuire a una maggiore mobilità, e una buona mobilità richiede muscoli flessibili. Tuttavia, è possibile essere flessibili senza avere una grande mobilità, e viceversa. Per esempio, un ballerino di balletto può avere una grande flessibilità, ma potrebbe non avere la mobilità necessaria per eseguire un sollevamento di pesi corretto. Allo stesso modo, un sollevatore di pesi potrebbe avere una grande mobilità nelle spalle, ma potrebbe non avere la flessibilità per fare uno spagat.

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Mirco Bianchi
Mirco Bianchi
2025-08-19 05:22:59
Numero di risposte : 30
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Definiamo mobilità la capacità di raggiungere un range attivo, cioè l’escursione massima di movimento che un articolazione può raggiungere, con la sola attivazione dei propri muscoli. Definiamo flessibilità o range passivo, l’escursione massima che si può raggiungere con un aiuto esterno, quale la gravità, alcune attrezzature o l’intervento di un’altra persona. La mobilità si traduce nell’ampiezza di un movimento che ogni articolazione può eseguire all’interno del proprio range articolare, mantenendo la capacità di generare forza e stabilità. La flessibilità è la capacità naturale di potersi “piegare” molto. Le persone flessibili, iper-flessibili o lasse, raggiungono determinate posizioni senza alcuna richiesta di forza e controllo elevati, e possono raggiungere una determinata postura con il semplice “appoggiarsi” alla propria flessibilità. In altre parole, la mobilità è un’abilità, la flessibilità è una capacità. Nella mobilità si sviluppa forza nel movimento. Essere forti nei movimenti con range elevati, con una maggiore attivazione muscolare sia al livello superficiale che a livelli più profondi, presenta grandi vantaggi. Lo sviluppo della forza porta ad un grado di stabilità più elevato. La mobilità è un’abilità attiva che ci porta ad un controllo del movimento fino al massimo range. La flessibilità è una capacità passiva che, allenandola per portarla ad un range maggiore, non si è sempre in grado di controllarla e tantomeno di sviluppare in essa forza. Possiamo quindi dire che non ha molto senso allenarsi per aumentare il grado di flessibilità senza generare forza e quindi avere poca stabilità. Nella mobilità si è stabili, nella flessibilità non è detto. La mobilità, come abbiamo già detto, esprime il controllo della forza per avere stabilità e per ampliare il range di movimento durante tutta l’espressione della posizione. Inoltre, mantenere una buona mobilità articolare consente di sfruttare al massimo la forza del muscolo facilitando così l’esecuzione del movimento. La mobilità articolare può essere anche influenzata da fattori fisici interni, quali estensibilità dei legamenti e dei tendini, elasticità e lunghezza dei muscoli, ma può essere anche influenzata da fattori esterni, come l’aumento della temperatura esterna. L’uso controllato della mobilità articolare aiuta a prevenire infortuni. La struttura portante del nostro corpo è formata da ossa, muscoli e tendini. Le ossa hanno poca elasticità, seguono i tendini e legamenti, di media elasticità, e infine i muscoli, con grande elasticità. Uno degli ostacoli al raggiungimento di una determinata postura può essere la nostra conformazione ossea. Infatti una specifica struttura osteo-articolare può comportare una situazione di compressione osso su osso limitando così estensione del movimento. Per esempio la ridotta mobilità della testa del femore all’interno dell’acetabolo, ci permetterà di guadagnare libertà di movimento fino a un certo punto. Anche il poco utilizzo muscolare che causa atrofizzazione muscolo-tendinea, però trattandosi di tessuti elastici con dell’esercizio si può apportare rimedio.
Pasquale Giuliani
Pasquale Giuliani
2025-08-09 17:31:09
Numero di risposte : 26
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Vi è una rilevante differenza tra la mobilità articolare e la flessibilità muscolare, vediamola attraverso un esempio pratico: una persona ha una limitazione di movimento nell’abduzione del braccio. È la capsula articolare ad essere bloccata o sono i muscoli retratti che impediscono il movimento? Per verificarlo proviamo ad allungare il gran dorsale e gran pettorale (adduttori del braccio) e vediamo se la persona acquista movimento. È migliorata? SI’ : è una retrazione muscolare NO: è un problema articolare. Per lavorare sull’apparato muscolare semplicemente basta stirarlo, essendo il muscolo un materiale viscoelastico: come un chewing-gum quando viene allungato tende a ritornare alla sua forma originale, se però l’allungamento persiste nel tempo i tessuti si rilasciano e assumono leggermente una nuova conformazione. Al contrario, l’articolazione segue altre leggi e risponde meglio a circonduzioni e ampli movimenti piuttosto che ad allungamenti costanti nel tempo. Hai presente quando un osteopata o un chiropratico ti fa scrocchiare? Ecco, sta lavorando a livello articolare. La prima grossa differenziazione da fare è tra l’apparato articolare (legamenti e capsula) e quello muscolo-tendineo. Gli esercizi combinati di flessibilità e mobilità articolare, nei soggetti senza patologie, di solito è la scelta più appropriata.

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Antonia Gentile
Antonia Gentile
2025-08-09 16:48:12
Numero di risposte : 33
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Molti pensano che la mobilità e la flessibilità siano la stessa cosa, quando in realtà sono due concetti molto diversi. La flessibilità è definita come la capacità di un muscolo o di gruppi muscolari di allungarsi passivamente attraverso una gamma di movimenti, mentre la mobilità è la capacità di un’articolazione di muoversi attivamente attraverso una gamma di movimenti. La mobilità non è solo la muscolatura che si estende su un’articolazione, ma anche la distanza di spostamento dell’articolazione all’interno della capsula articolare. La mobilità tiene conto anche della componente del controllo motorio all’interno del sistema nervoso. Se stai cercando di ottenere l’allungamento muscolare su un’articolazione che ha una limitazione della mobilità, non otterrai nulla in breve tempo. Il muscolo non sarà mai in grado di allungarsi al massimo a causa di un limite imposto dall’articolazione non gli permetterà di muoversi abbastanza lontano. Il sistema nervoso centrale limiterà la mobilità in base a quanto controllo hai per mantenere il corpo al sicuro. I muscoli richiedono forza e stabilità per mantenere questa nuova gamma di movimento.
Raffaella Vitali
Raffaella Vitali
2025-08-09 15:07:16
Numero di risposte : 30
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La flessibilità si riferisce alla capacità dei muscoli di allungarsi. Un noto esercizio per migliorare la flessibilità è il classico stretching statico, dove un muscolo viene allungato e mantenuto in una posizione per un certo periodo. La mobilità invece, non riguarda solo l’allungamento dei muscoli, ma, come scritto anche in precedenza, anche il miglioramento della forza e del controllo neuromuscolare. Gli esercizi di mobilità includono quindi movimenti dinamici, che coinvolgono diverse articolazioni e muscoli. Generalmente, si tende a confondere la mobilità con la flessibilità, ma è bene sapere che ci sono delle importanti differenze da conoscere.

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