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Nuotare a digiuno fa male?

Domenico Pellegrino
Domenico Pellegrino
2025-08-05 21:01:14
Numero di risposte : 29
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La prima regola è sempre quella di aspettare di aver concluso il processo digestivo prima di entrare in acqua, tenendo presente che, tra la fine del pasto e l’inizio della fatica sportiva, debbano intercorrere almeno tre ore. Se vi allenate al mattino presto, l’ideale sarebbe nuotare a stomaco vuoto e dopo fare una colazione completa di carboidrati, proteine e vegetali. Inoltre, un’attenzione particolare dovrà essere riservata alla tipologia di alimentazione, così da prepararsi al meglio ad affrontare il training in vasca. Ogni alimento dovrà ovviamente essere assunto secondo un timing ben preciso, strettamente collegato non solo all’intensità ma anche alla durata e al momento in cui si svolgerà l’allenamento. È indispensabile, dunque, seguire un’alimentazione corretta sia prima di entrare in vasca, in modo tale da ottenere il massimo beneficio dando al corpo il nutrimento adeguato allo sforzo da affrontare.
Danny Rizzo
Danny Rizzo
2025-08-05 19:22:14
Numero di risposte : 31
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Riguardo a quest’ultima categoria, siamo qui proprio per sfatare il mito che nuotare a digiuno fa male. Un organismo sano – e che sia almeno un po’ allenato, ovviamente – può senza problemi effettuare questo tipo di sforzo, con alcuni distinguo. Il primo, riguarda il tempo: non bisognerebbe superare i 40 minuti di allenamento, al massimo si può fare un’oretta ma non di più. Questo perchè superato questo limite sarebbe inevitabile il catabolismo delle proteine della massa muscolare, un evento avverso questo sia per gli atleti sia, a maggior ragione, per chi vuole dimagrire. E’ necessario poi reintegrare le energie facendo colazione non prima di un’ora passata dall’inizio della sessione: quando ci si allena in questo modo infatti si produce un picco di cortisolo che se mantenuto per troppo tempo sicuramente non giova all’organismo. Se ad esempio soffrite di pressione bassa o siete predisposti ad avere cali di zuccheri forse è meglio non esagerare con questo tipo di sessioni opppure, in alternativa, seguire degli accorgimenti. Bere una tazza di the od un caffè – entrambi rigorosamente privi di zucchero! – potrà aiutarvi sia “svegliandovi” un poco sia aumentando la percentuale di grassi bruciato rispetto al glicogeno.

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Cesidia Ferri
Cesidia Ferri
2025-08-05 17:13:45
Numero di risposte : 19
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Sì. Se l’obiettivo principale dell’allenamento è la prestazione, è importante affrontarlo con i livelli di glicogeno muscolare reintegrati e, quindi, mangiando in modo adeguato prima. Questa potrebbe comportare giramenti di testa, vertigini e nausea. L’energia proveniente dal metabolismo dei grassi viene rilasciata troppo lentamente per sostenere un allenamento ad alta intensità. Di fatto, quindi, vengono bruciate meno calorie totali. L’allenamento a digiuno, può invece essere utile per svolgere attività cardio a bassa intensità, per bruciare e aumentare il metabolismo dei grassi. Un’ottima idea (ma sempre chiedendo consiglio del proprio nutrizionista), può essere quella di alternare l’allenamento a digiuno, nei giorni a bassa intensità e il consumo di carboidrati, prima di allenamenti più duri.
Lina Mazza
Lina Mazza
2025-08-05 15:57:00
Numero di risposte : 26
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Allenarsi a digiuno al mattino permette di attivare i meccanismi con cui l’organismo brucia i grassi, in altre parole di accendere la macchinetta brucia adipe del nostro organismo. Questo non si traduce in un immediato dimagrimento, piuttosto un simile tipo di training può favorirlo, ma non in automatico. L’allenamento in situazione di scarsa disponibilità di energia, come ad esempio a digiuno, può essere vantaggioso per allenamenti meno intensi o per discipline di resistenza, come nuoto o jogging. In questo caso, però, ricordate di mantenere una bassa intensità dell’esercizio, evitando cioè sedute ad alto dispendio energetico o brusche accelerazioni. Per esempio, se praticate running, correte piano e a basso ritmo. Terminata l’attività fisica è consigliato consumare la colazione senza aspettare troppo tempo.

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Nicoletta Bruno
Nicoletta Bruno
2025-08-05 15:46:00
Numero di risposte : 31
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Allenarsi a digiuno è una buona idea? L’idea dell’allenamento a digiuno nasce dal fatto che essendo a stomaco vuoto, il corpo non ha ancora ristabilito le riserve di glicogeno, quindi per raccogliere energia sotto sforzo accederà prima ai composti lipidici e ai grassi. A livello teorico può portare dei vantaggi, se fatto con una frequenza non eccessiva, ma ovviamente non può essere una scelta prioritaria che perdura nel tempo. Può essere un modo per incentivare la perdita di grasso, ma all’interno di un programma di allenamento che prevede soprattutto sforzo a stomaco pieno. Prima di tutto, chiaramente ne risente la prestazione. Si avrà una forte perdita di performance, inoltre non avendo il giusto bagaglio di energia aumenta anche il rischio di fare sforzi eccessivi e di farsi male. A livello fisico possono esserci i classici mancamenti o svenimenti, ma se si sta attenti non si dovrebbe arrivare a questo punto. Bisogna continuare il percorso dietetico che si sta facendo in quel momento, quindi: se si sta seguendo una dieta ipocalorica, bisogna continuare con quella, stessa cosa se si sta seguendo una dieta normocalorica. Bisogna mangiare entro 20 minuti dalla fine dell’allenamento a digiuno, facendolo però con i quantitativi che avremmo assunto in una normale giornata, senza aumentare le quantità. Le tipologie di cibo dipendono dall’orario in cui ci si allena, ma in generale servono alimenti che possano reintegrare zuccheri velocemente: ad esempio cereali, la classica fetta di pane con marmellata o miele, oppure una galletta.