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Cosa succede al corpo quando si toglie il glutine?

Jacopo Morelli
Jacopo Morelli
2025-09-02 10:07:02
Numero di risposte : 27
0
Quando si toglie il glutine, il corpo potrebbe subire squilibri nutrizionali poiché i prodotti senza glutine sono spesso privi di fibre, vitamine e minerali essenziali. Una dieta priva di glutine potrebbe quindi portare a carenze nutrizionali. Eliminando il glutine si riduce l’assunzione di cereali integrali, che sono noti per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Diversi studi hanno evidenziato che i non celiaci che evitano il glutine potrebbero compromettere la loro salute cardiaca. I prodotti senza glutine sono spesso più ricchi di grassi e zuccheri per compensare la mancanza di gusto e consistenza del glutine, aumenta così il rischio di obesità e disturbi metabolici. Se non sei intollerante al glutine non ci sono motivi scientifici per eliminarlo dalla tua dieta. Anzi, potrebbe causare più danni che benefici, compromettendo il tuo equilibrio nutrizionale, aumentando il rischio di problemi di salute e influenzando negativamente la tua relazione con il cibo.
Ivano Grassi
Ivano Grassi
2025-08-29 18:38:23
Numero di risposte : 27
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Il glutine è un complesso proteico contenuto in molti cereali di uso comune, tra cui grano, orzo, farro, segale. La celiachia o l’intolleranza al glutine non celiaca sono delle condizioni serie, per cui bisogna senz’altro rivolgersi al medico, e in seguito prendere dei provvedimenti nutrizionali. La celiachia porta alla perdita della funzionalità della mucosa intestinale, quindi è una condizione seria. L’intolleranza al glutine non celiaca invece è una condizione più difficile da diagnosticare. In realtà sembra che non sia proprio il glutine a scatenarla, ma altre proteine presenti nel grano. Di base, c’è un’alterazione della flora batterica. Non è detto che si debba togliere il glutine per sempre, sicuramente un regime gluten-free aiuta tanto a gestire i sintomi. Togliere per un paio di settimane alimenti contenenti glutine, e insieme al quello anche altri carboidrati e fibre irritanti aiuta tanto. Il glutine, anche se non provoca lui stesso l’infiammazione, in un contesto in cui l’ambiente intestinale è alterato “getta benzina sul fuoco”. La dieta senza glutine ha diverse conseguenze, che chiaramente di fronte ad un pericolo più importante come una celiachia, passano necessariamente in secondo piano. Gli alimenti più comunemente usati senza glutine come riso, patate e mais hanno un alto indice glicemico. Significa che se inseriti in un pasto non bilanciato alzano in maniera repentina la glicemia, provocando un necessario e conseguente rilascio di insulina. Questo creerà qualche ora dopo un senso di fame incontrollata, che chiamerà altri zuccheri, e cosi via, predisponendo all’incremento di peso e “stressando” le cellule beta del pancreas, quelle che producono insulina. I prodotti industriali senza glutine, su cui ci si butta istintivamente perché indubbiamente pratici, sono meno palatabili e con una consistenza meno appagante. Per questo, vengono aggiunti tantissimi zuccheri industriali, tra cui lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, grassi di discutibile origine e additivi vari. Un uso inconsapevole e continuativo di questi prodotti predispone alla steatosi epatica e alla sindrome metabolica creando altri problemi seri per la salute. Quindi, togliere il glutine può avere senso, sia per sempre in caso di celiachia, che per poche settimane nel caso di altri tipi di problemi.

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Cristina Ferraro
Cristina Ferraro
2025-08-18 15:49:27
Numero di risposte : 23
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Diversi studi hanno dimostrato che le diete prive di glutine potrebbero non fornire quantità adeguate di oligoelementi e vitamine come calcio e vitamina D. Una dieta priva di glutine può influenzare negativamente i fattori di rischio cardiovascolare come i livelli di colesterolo totale, l’aumento di peso che porta all’obesità, l’intolleranza al glucosio e la pressione sanguigna. I prodotti realizzati con farine senza glutine, infatti, utilizzano ad esempio la farina di riso, che è più povera di proteine e micronutrienti. Analizzando studi precedenti i ricercatori hanno notato proprio che era più probabile che le persone che seguivano una dieta di questo genere fossero carenti nei nutrienti chiave, compresi i folati e le altre vitamine del gruppo B. Ma non è solo questo: molti produttori di alimenti senza glutine aggiungono maggiori quantità di olio, sale o altre sostanze agli alimenti nel tentativo di replicare il sapore e la consistenza del pane e della pasta normali. Utilizzando troppo questi prodotti, dunque, si è anche a maggior rischio obesità e diabete a causa del più alto carico glicemico dei cibi senza glutine.
Filippo Damico
Filippo Damico
2025-08-14 16:51:04
Numero di risposte : 28
0
Il glutine si trova in cibi comuni come la pizza, il pane o la pasta ma non fornisce nessun nutriente essenziale al nostro corpo: si tratta infatti dell’unica proteina che non può essere digerita dal nostro organismo. Questo significa che, per coloro che non soffrono di intolleranze, il glutine passa praticamente inosservato una volta ingerito all’interno del corpo. Per coloro che soffrono di intolleranza, invece, il glutine innesca una risposta immunitaria che causa infiammazione e danneggia l’intestino. É per questo che per i celiaci diventa cruciale seguire una dieta gluten-free. Ricerche condotte dall’Harvard Health School sembrano dimostrare che i cibi senza glutine sono solitamente meno ricchi di minerali e fibre e più ricchi di zuccheri e grassi, con conseguente rischio di aumento del peso e rischio di obesità. Un altro importante studio, questa volta spagnolo, ha sottolineato come il pane senza glutine abbia mediamente una concentrazione doppia di grassi rispetto a quello tradizionale ed un contenuto di proteine da due a tre volte inferiore. Dati simili anche per biscotti e pasta. Molti produttori di alimenti senza glutine, infatti, utilizzano ad esempio la farina di riso, che è più povera di proteine e micronutrienti e, nel tentativo di replicare il sapore e la consistenza dei prodotti con glutine, aggiungono maggiori quantità di grassi, sale o zucchero. In pratica, solo perché un prodotto è etichettato come “gluten-free” non significa che sia più salutare. Per coloro che soffrono di celiachia e intolleranze al glutine, l’aumento dell’offerta di prodotti gluten-free è sicuramente una buona notizia. Ma per coloro che non soffrono di intolleranze, la conclusione è che non c’è nessun motivo scientifico per cui evitare il glutine. C’è da considerare però che le varie ricerche hanno preso in esame le diete senza glutine “moderne”, ovvero quelle composte da alimenti industriali forzatamente gluten-free. É possibile per ognuno di noi seguire, anche solo sporadicamente, una dieta senza glutine sana scegliendo una serie di cereali per natura senza glutine come miglio, quinoa o grano saraceno. Con le loro farine è possibile realizzare deliziosi prodotti da forno e pasta fatta in casa.

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Antonia Sala
Antonia Sala
2025-08-04 00:33:55
Numero di risposte : 33
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I cereali integrali e semi integrali contengono una parte di fibre, così, se non si sostituisce con qualcos'altro che abbia altrettante, l'apporto diminuisce e la regolarità intestinale potrebbe subire degli stop. Verdure e legumi vengono in soccorso, in questo caso. Questo è un effetto dovuto innanzitutto alla scomparsa di molti cereali dalla dieta: sono loro nella maggior parte dei casi che ci danno il senso di sazietà. Ma in effetti, se davvero il glutine ci dà problemi, e si viveva da tempo con un minimo ma costante senso di nausea sempre in sottofondo, ecco che quello dell'appetito può essere un gradito ritorno: significa che effettivamente stiamo meglio. Uno dei sintomi che spesso lamentano i sensibili al glutine è un senso di annebbiamento, minore energia mentale e fisica: in America si parla di "brain fog". Se va via questa spiacevole sensazione, forse ne vale la pena. Alcune persone sperimentano una vera e propria crisi d'astinenza, con i segnali che di solito accompagnano chi cerca di disintossicarsi o di uscire da una dipendenza: ma di testa, nausea, crampi, affaticamento generale. Se il glutine compromette l'assorbimento dei nutrienti nell'intestino, può anche andare a intaccare la produzione di enzimi che servono a digerire altri cibi, ad esempio la lattasi: c'è chi afferma di aver sperimentato una maggiore facilità a digerire il latte, dopo aver tolto il glutine dalla dieta. Chiaramente cereali = carboidrati = peso, ma non è detto che togliendo pane e pasta si dimagrisca automaticamente. Innanzitutto, per la suddetta probabilità che la fame aumenti, e di conseguenza la quantità di cibo ingerito. E poi perché, al fine di sopperire a una mancanza soprattutto psicologica, facilmente si può indulgere in comfort food che non sono proprio sanissimi: dolci, fritture eccetera. Basta prendere le misure.
Gilda Barbieri
Gilda Barbieri
2025-08-03 23:20:38
Numero di risposte : 31
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Vivere senza glutine non comporta vantaggi per chi non è affetto da celiachia o sensibilità al glutine. Una dieta priva o povera di glutine non è automaticamente un rischio per la salute. Tuttavia, rinunciare al glutine senza trovare un sostituto equivalente può portare a una carenza di nutrienti. Questo perché gli alimenti che contengono glutine, come il grano integrale, sono importanti fonti di fibre, vitamine e minerali. Inoltre, un’alimentazione senza glutine può causare stitichezza, problema che tuttavia può essere evitato con un apporto sufficiente di fibre e liquidi. Un eventuale cambio di alimentazione deve sempre essere supervisionato da un nutrizionista, così da evitare errori nutrizionali. Nota: alcune persone scelgono un’alimentazione senza glutine con l’obiettivo di perdere peso. Questo tipo di dieta, però, non comporta automaticamente una perdita di peso. Più che altro bisogna seguire un’alimentazione equilibrata e fare sufficiente esercizio fisico.

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Kristel Colombo
Kristel Colombo
2025-08-03 21:41:41
Numero di risposte : 24
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La celiachia, o intolleranza permanente al glutine, è una condizione autoimmune in cui il consumo di glutine provoca danni significativi all’intestino tenue. Le persone affette da celiachia devono evitare rigorosamente il glutine, poiché persino piccole quantità possono scatenare gravi reazioni e diverse complicazioni sul lungo termine. Esclusione alimentare: l’esclusione di una vasta gamma di alimenti senza motivi fondati può portare a una dieta meno varia, ci priva di una fonte principale di carboidrati complessi e dei nutrienti in essi contenuti. Ad esempio, ci si priva delle importanti fibre derivanti dai cereali integrali, ma anche del ferro e delle vitamine del gruppo B che sono abbondanti nei cereali contenti glutine. Potenziale aumento di calorie e zuccheri: gli alimenti senza glutine non servono a dimagrire. Infatti, biscotti, pasta e pane gluten free, presentano spesso più zuccheri e calorie perché addizionati di grassi rispetto alle versioni con glutine. Questo potrebbe portare a un aumento di peso non desiderato. Difficoltà nel mantenere la dieta: seguire una dieta senza glutine può essere estremamente impegnativo. È difficile evitare completamente il glutine poiché è presente in molti alimenti e può essere nascosto in ingredienti meno ovvi. Questo può causare stress e ansia legati all’alimentazione senza che vi sia la necessità di preoccuparsene. Se non si è affetti da celiachia o sensibilità al glutine non celiaca diagnosticata da un medico, non c’è motivo di adottare questa dieta in modo indiscriminato. In realtà, potrebbe comportare costi aggiuntivi, un’assunzione nutritiva ridotta e persino effetti collaterali indesiderati. Se si sospetta di avere problemi legati al glutine, è essenziale consultare un professionista sanitario per una diagnosi accurata. Inoltre, invece di adottare una dieta senza glutine, è consigliabile concentrarsi su una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre, che può favorire la salute e il benessere senza la necessità di escludere il glutine in modo non giustificato.