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Come si allena la reattività?

Flaviana Rizzi
Flaviana Rizzi
2025-07-29 11:09:42
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La reattività dei piedi nella corsa è data dall’insieme degli elementi come: la capacità di forza e di spinta dall’elasticità dei muscoli e dei tendini coinvolti dalla rapidità con la quale siamo in grado di rispondere al contatto del piede col suolo Questa componente può essere allenata con una serie di esercizi specifici. Lo skip Quando parliamo di questo esercizio di tecnica, dobbiamo essere consapevoli che esistono diverse varianti di esecuzione. Prima di tutto, però, sottolineiamo la caratteristiche di svolgimento dello skip: quando il nostro piede atterra, bisogna creare una risposta rapida; il ginocchio si alza a seconda dell’altezza del gesto che vogliamo compiere (es. skip basso, alto, con doppio appoggio); la punta del piede è rivolta sempre verso l’alto il ginocchio si alza come risposta all’appoggio del piede a terra le braccia seguono un movimento oscillatorio le spalle sono rilassate Se per lo skip basso (ginocchio ad altezza sotto le anche) a essere coinvolta è sola l’elasticità degli avampiedi, con lo skip alto (ginocchio all’altezza delle anche) c’è un maggiore coinvolgimento della muscolatura glutea e dei bicipiti femorali. Il movimento è fluido, con la spinta proveniente sempre dagli avampiedi. Lo skip con doppia appoggio inserisce un piccolo passo tra le fasi dello skip. Ciò interrompe il movimento di forza, insegnando al cervello una ritmicità utile nei cambi di ritmo in gara. Infine abbiamo lo skip pedalato: il piede compie un movimento circolare in avanzamento che coinvolge l’intera catena cinetica posteriore. L’enfasi è sull’esplosività e sulla completa circolarità del passo. Rimbalzi su avampiede In questo caso abbiamo un avanzamento grazie all’impulso che l’avampiede dà a terra (le ginocchia sono tese). Oltre agli avampiedi, lavorano i polpacci, il bicipite femorale e il gluteo. Per verificare se stiamo eseguendo l’esercizio in modo corretto: i piedi devono fare ‘tap tap‘ quando toccano terra, segno che stiamo spingendo in modo elastico con l’avampiede. Inserire questi esercizi nell’allenamento, ripetendoli 2-3 volte ciascuno Eseguirli a muscolatura fresca, preferibilmente all’inizio o alla fine dell’allenamento Utilizzare calzature con un drop intermedio (8-10 mm) per un supporto ottimale senza compromettere la sensibilità dell’appoggio Ascoltare il proprio corpo ed evitare esercizi troppo faticosi se si hanno problemi di elasticità o se non si è più giovani.