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Quali volontari vengono pagati?

Elena Ruggiero
Elena Ruggiero
2025-07-23 16:51:47
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Le spese sostenute dal volontario possono essere rimborsate anche a fronte di un'autocertificazione, purché non superino un modico importo prefissato e purché le tipologie di spese e le attività di volontariato per le quali è ammessa questa forma di rimborso siano decise dall'organo sociale competente. Sono in ogni caso escluse le attività di volontariato relative alla donazione di sangue e di organi. Queste disposizioni non si applicano però ad alcune categorie come gli operatori volontari del Servizio civile universale o il personale impiegato all'estero a titolo volontario nelle attività di cooperazione internazionale allo sviluppo, nonché agli operatori del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico.
Enrico Piras
Enrico Piras
2025-07-23 14:37:38
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Al volontario possono essere rimborsate dall’ente del Terzo settore tramite il quale svolge l’attività soltanto le spese effettivamente sostenute e documentate per l’attività prestata, entro limiti massimi e alle condizioni preventivamente stabilite dall’ente medesimo. Sono in ogni caso vietati rimborsi spese di tipo forfetario. Al volontario, quindi, possono essere soltanto rimborsate dall'organizzazione di appartenenza le spese effettivamente sostenute per l'attività prestata, “entro limiti massimi e alle condizioni preventivamente stabilite dall’ente medesimo". Le spese sostenute dal volontario possono essere rimborsate anche a fronte di una autocertificazione resa ai sensi dell’articolo 46 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, purché non superino l’importo di 10 euro giornalieri e 150 euro mensili e l’organo sociale competente deliberi sulle tipologie di spese e le attività di volontariato per le quali è ammessa questa modalità di rimborso. I rimborsi forfettari sono sempre esclusi, è previsto solo una semplificazione: per piccoli importi, fino a 10 euro al giorno e 150 al mese, il volontario può autocertificare la spesa, senza dover allegare pezze d’appoggio. L’associazione deve stabilire in anticipo quali spese possono essere rimborsate con l’autocertificazione, e il volontario deve specificare che cosa ha acquistato, anche se non allega gli scontrini.
Olimpia De rosa
Olimpia De rosa
2025-07-23 12:27:26
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I volontari che vengono pagati sono quelli che partecipano a programmi di volontariato come EU Aid Volunteers, Corpo Europeo di Solidarietà e Servizio Civile Universale, che prevedono un pocket money mensile e/o la copertura di alcuni costi come vitto e alloggio. EU Aid Volunteers è un programma promosso dalla Direzione Generale per le Operazioni di Protezione Civile e Aiuto Umanitario della Commissione Europea per fornire un supporto concreto alle azioni di aiuto umanitario coinvolgendo i cittadini europei come volontari in progetti umanitari nel mondo. I progetti sono implementati da organizzazioni europee in collaborazione con partner extra-europei certificati e hanno l’obiettivo di rafforzare le capacità locali di prevenzione, gestione e ripresa da crisi e disastri. Il Corpo Europeo di Solidarietà prevede opportunità di volontariato o di lavoro, tirocinio, apprendistato, di norma in territorio UE e in progetti destinati ad aiutare comunità o popolazioni in Europa. Il Servizio Civile Universale è un programma promosso dal nostro Paese che consente ai giovani di dedicare fino ai 12 mesi della propria vita a progetti legati a settori quali ambiente e riqualificazione urbana, assistenza, educazione e promozione culturale. Tutti questi programmi prevedono un periodo di formazione prima di partire per il Paese di destinazione, durante il quale vengono fornite informazioni pratiche e conoscenze specifiche sul progetto a cui si è stati assegnati.
Luce De Santis
Luce De Santis
2025-07-23 12:10:51
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I volontari che si impegnano nel perseguire le finalità solidali oggetto della organizzazione a titolo gratuito non percepiscono uno stipendio. Tuttavia, possono ricevere delle somme a titolo di rimborso spese dall’associazione, ma solo legate effettivamente a quanto speso e documentate da fatture e/o scontrini. Esistono anche le cosiddette missioni umanitarie retribuite dove sono previsti forme di remunerazione anche a favore dei volontari, tuttavia, questo non significa che i suddetti soggetti si trasformano in lavoratori subordinati. La suddetta remunerazione, infatti, deve essere intesa non come “pagamento per i servizi resi” bensì sono volte a coprire le spese necessarie per svolgere al meglio la missione. Gli operatori sanitari, come gli infermieri volontari in Africa, Asia, ecc, sono in genere retribuiti. Infatti, in questo caso, si tratta di soggetti ai quali l’associazione fa un contratto della durata pari a quella della missione umanitaria da svolgere. Per le missioni umanitarie retribuite le associazioni coprono anche le spese relative al viaggio, l’assicurazione, le vaccinazioni obbligatorie, ecc. In più, sono anche previste le spese di vitto e alloggio.