I volontari che si impegnano nel perseguire le finalità solidali oggetto della organizzazione a titolo gratuito non percepiscono uno stipendio. Tuttavia, possono ricevere delle somme a titolo di rimborso spese dall’associazione, ma solo legate effettivamente a quanto speso e documentate da fatture e/o scontrini. Esistono anche le cosiddette missioni umanitarie retribuite dove sono previsti forme di remunerazione anche a favore dei volontari, tuttavia, questo non significa che i suddetti soggetti si trasformano in lavoratori subordinati. La suddetta remunerazione, infatti, deve essere intesa non come “pagamento per i servizi resi” bensì sono volte a coprire le spese necessarie per svolgere al meglio la missione. Gli operatori sanitari, come gli infermieri volontari in Africa, Asia, ecc, sono in genere retribuiti. Infatti, in questo caso, si tratta di soggetti ai quali l’associazione fa un contratto della durata pari a quella della missione umanitaria da svolgere. Per le missioni umanitarie retribuite le associazioni coprono anche le spese relative al viaggio, l’assicurazione, le vaccinazioni obbligatorie, ecc. In più, sono anche previste le spese di vitto e alloggio.