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Come avviene l'eliminazione?

Cosetta D'angelo
Cosetta D'angelo
2025-07-18 06:33:29
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La E1 è una reazione di eliminazione unimolecolare in cui la velocità della reazione dipende unicamente dalla concentrazione del substrato e è indipendente dalla concentrazione della base. La reazione avviene in due stadi: Nel primo stadio della reazione si ha il distacco del gruppo uscente con formazione di un carbocatione. Nel secondo stadio della reazione la base rimuove un atomo di idrogeno in ß dal carbocatione per formare un alchene. Lo stadio determinante la velocità di reazione è la ionizzazione dell'alogenuro per formare il carbocatione. Tale stadio determina e limita la velocità dell'intero processo. Lo ione può anche comportarsi da nucleofilo e attaccare il centro carbocationico per dare reazione di sostituzione. La condizione di reazione che è usata principalmente per variare la quantità relative dei prodotti nelle due reazioni competitive è la temperatura: in genere, aumentando la temperatura la reazione di eliminazione risulta favorita. Nella eliminazione E1 lo stadio determinante la velocità di reazione è quello che porta alla formazione del carbocatione intermedio di reazione. Più stabile è il carbocatione intermedio di reazione più veloce è la reazione. L'ordine di reattività delle reazione E1 segue dunque l'ordine di stabilità dei carbocationi. Inoltre, la formazione di prodotti di sostituzione piuttosto che di eliminazione è favorita da solventi nucleofili polari e dalla assenza di basi forti.
Donato Milani
Donato Milani
2025-07-18 06:33:01
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Tutti i farmaci vengono, prima o poi, eliminati dall’organismo. L’espulsione può avvenire dopo un processo di alterazione chimica oppure con il farmaco ancora intatto. La maggior parte dei farmaci, soprattutto quelli idrosolubili e i loro metaboliti, vengono eliminati principalmente dai reni nelle urine. Alcuni farmaci sono eliminati attraverso secrezione biliare. Per far sì che un farmaco o i suoi metaboliti vengano escreti in maniera copiosa nelle urine, devono essere idrosolubili e non legati troppo strettamente alle proteine nel torrente ematico. L’acidità delle urine, che viene influenzata dalla dieta, dai farmaci e dai disturbi renali, può influire sulla velocità di escrezione dei farmaci da parte dei reni. La capacità dei reni di eliminare i farmaci dipende anche da: Flusso di urina, Flusso ematico che attraversa i reni, Condizioni dei reni. Alcuni farmaci attraversano il fegato e vengono escreti, senza subire alterazioni, nella bile. Altri farmaci vengono convertiti a metaboliti nel fegato, prima di essere escreti nella bile. Alcuni farmaci vengono escreti nella saliva, nel sudore, nel latte materno e perfino nell’aria espirata. La via di escrezione per espirazione costituisce la principale via di eliminazione degli anestetici inalati.
Margherita Grassi
Margherita Grassi
2025-07-18 05:43:57
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Poiché il protone viene perduto dal carbonio in beta rispetto all'alogeno, la reazione viene detta ß-eliminazione. La velocità della reazione di ß-eliminazione dipende dalla concentrazione sia dell'alogenuro alchilico che della base. La reazione pertanto avviene in un unico stadio, non vengono prodotti composti intermedi e non si verificano trasposizioni nello scheletro idrocarbonico. Il meccanismo della reazione prevede un unico stadio in cui si ha la rottura concertata dei legami C―H e C―X e la contemporanea formazione del doppio legame carbonio-carbonio. Osservazioni sperimentali portano anche ad affermare che si verifica una trans-eliminazione. Essa viene ottenuta da una sistemazione coplanare sia degli atomi H e X che vengono eliminati, sia dei due atomi di C che formeranno il doppio legame. La reazione di ß-eliminazione è il processo inverso della addizione di un acido alogenidrico ad un alchene.
Alessio Testa
Alessio Testa
2025-07-18 04:49:22
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Il medicinale, una volta reso inattivo, dev'essere eliminato dall'organismo. Le principali vie di eliminazione sono la via renale, con le urine, e quelle gastrointestinale ed epatica con la bile e le feci. Il rene è un organo indispensabile per il nostro organismo, perché ha il compito di filtrare continuamente il sangue. La sostanza che passa dal rene può subire tre destini: Eliminata; Riassorbita; Secreta all'interno dei tubuli renali. Il processo di ultrafiltrazione glomerulare consiste in un passaggio di acqua, e di tutti i componenti di basso peso molecolare presenti nel sangue, attraverso l'endotelio dell'arteriola e dell'epitelio del tubulo renale. Con il termine riassorbimento s'intende il passaggio di sostanze, che sono andate a finire nel lume del tubulo, ma devono ritornare in circolo. Invece, con il processo di secrezione s'intende il passaggio di sostanze che non sono state ultrafiltrate, ma che possono eventualmente passare dal sangue al tubulo renale attraverso la secrezione tubulare. La formazione dell'ultrafiltrato dipende dalla permeabilità della capsula glomerulare e dalla pressione sanguigna. Le sostanze con peso molecolare superiore ai 60.000 Dalton o fortemente legate alle proteine plasmatiche non vengono filtrate. La stessa cosa vale per i farmaci che sono legati fortemente alla proteine plasmatiche, che quindi devono trovare vie di eliminazione alternative, come la secrezione o l'eliminazione tramite la via biliare.
Graziella Parisi
Graziella Parisi
2025-07-18 03:53:57
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Le reazioni di eliminazione prevedono l'attacco di una base in posizione beta al gruppo uscente. Il substrato deve possedere qui un atomo o un gruppo di atomi che può essere attaccato dalla base, lasciando indietro la sua coppia di elettroni che andrà a formare il doppio legame. Il substrato inoltre deve contenere un gruppo uscente in grado di staccarsi dalla molecola prendendo con sé la propria coppia di elettroni. La base utilizzata solitamente è un anione fortemente basico. Le reazioni di eliminazione possono seguire tre diversi meccanismi, denominati E2, E1 ed E1cb. Le reazioni E2 sono quelle che avvengono grazie all'ausilio di una base forte, che sia anche di grandi dimensioni in modo da favorire l'attacco sulla periferia del substrato, e quindi sull'idrogeno. Le reazioni E1 prevedono invece la formazione di un intermedio carbocationico e si sviluppano in questo modo. In questo caso, l'intermedio di reazione invece di avere carica positiva possiede carica negativa: è dunque un anione. Questo meccanismo è preferito quando l'anione può essere facilmente stabilizzato da un gruppo che attira elettroni verso di sé. Un comune esempio è la condensazione aldolica, quando successivamente alla formazione del legame fra atomi di carbonio, una molecola di acqua viene eliminata per formare un composto carbonilico alfa-beta insaturo. In questo caso, la stabilizzazione è fornita dal gruppo carbonile adiacente. Di solito la reazione di eliminazione rispetto alla sostituzione prevale solo in determinate circostanze.