La pratica dell’attività fisica a scuola è molto importante, tanto da essere stata inserita da qualche anno anche alla scuola primaria e da richiedere un insegnante specializzato per due ore di insegnamento a settimana.
Si tratta di un cambiamento estremamente importante per la scuola italiana, soprattutto visto che sono sempre di più gli studi che confermano come il movimento sia in grado di produrre degli effetti benefici non solo sul fisico ma anche sulla mente.
Inoltre, inserirla come materia scolastica, soprattutto fin dalla scuola primaria, aiuta i più piccoli a entrare maggiormente in contatto con il loro corpo e ad acquisire più elasticità e flessibilità nei movimenti.
Un aspetto da non sottovalutare, sopratutto per gli effetti che ha poi anche sulla mente.
La sua applicazione a livello scolastico è stata quindi pensata sia per via degli effetti positivi che ha su chi la pratica che per l’effetto che gioca contro l’obesità infantile e, nel caso delle scuole di grado superiore, per quella adolescenziale e generale.
Per prima cosa, questa materia rappresenta un momento di socializzazione tra gli studenti che hanno modo di comprendere il gioco di squadra e di mettersi alla prova in modo ludico ma al contempo didattico.
Inoltre è indubbio che muoversi aiuta a scaricare lo stress, accresce l’autostima e consente di acquisire maggior conoscenza di sé e delle proprie abilità.
A tutto ciò si aggiunge lo sviluppo delle intelligenze multiple che riguardano anche quella logica e verbale, inerenti quindi al percorso scolastico.
L’attività fisica, infatti, consente ai più timidi di mettersi in gioco e di entrare in contatto, in modo diverso, con gli altri studenti, mettendo in atto dinamiche nuove e utili per la crescita e lo sviluppo personale.