Il Beach Soccer, conosciuto in Italia col nome di calcio da spiaggia, vede il suo riconoscimento ufficiale da parte della FIFA, il massimo organo federale calcistico mondiale, nell’anno 2000.
Le principali regole che differenziano il beach soccer dal calcio più tradizionale vedono innanzitutto una squadra composta da 5 giocatori, portiere incluso, con altrettanti giocatori in panchina per il turn over.
Un’altra differenza peculiare è invece costituita dalla totale assenza di limiti alle sostituzioni dei giocatori, cosa che invece nel calcio a 11 classico è consentita al massimo per 3 volte.
Per quanto riguarda invece i tempi di gioco, essi sono costituiti da 3 tempi da 12 minuti ciascuno, divisi l’uno dall’altro da un intervallo di 3 minuti.
In caso la partita finisse in parità, si procede ad allungare il tempo di gioco con due tempi supplementari di 3 minuti ognuno, nei quali vale la regola del golden goal, ossia quella secondo cui il primo che segna ha vinto l’incontro, indipendentemente dal minutaggio complessivo e dal fatto che manchi un eventuale tempo di gioco alla fine del match.
Per quanto riguarda le punizioni, esse sono sempre dirette, e non prevedono alcun impiego di barriera; hanno inoltre l’obbligo di essere battute da colui che ha subito il fallo, il quale si incaricherà di battere direttamente a rete.
Un’altra differenza tra beach soccer e calcio tradizionale è costituita dal ruolo del portiere, il quale ha la facoltà di ricevere il pallone con le mani su un retropassaggio intenzionale da parte di un giocatore della propria squadra, anche se questo è effettuato con i piedi.
Passando invece in rassegna le specifiche tecniche, un campo da beach soccer deve avere una lunghezza compresa tra i 34 e i 40 metri, ed una larghezza compresa tra i 24 e i 30 metri.
Per quanto riguarda invece le dimensioni delle porte, esse sono del tutto simili a quelle del calcio a 5.
Il terreno di gioco, di forma rettangolare, deve essere poi delimitato da quattro linee laterali, larghe dieci centimetri, di colore blu o arancione.
Un normale pallone da calcio sulla spiaggia viene realizzato in materiale più leggero di quello da calcio a 11 o a 5, al fine di favorire dribbling, cross, e tutti i fondamentali tecnici di uno sport molto dispendioso dal punto di vista delle energie.
A differenza di terreni in erba, o dal parquet del calcio indoor, la sabbia è decisamente più instabile.
Perciò correre su questo campo implica un maggiore sforzo fisico da parte dei giocatori.