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Quali sono i servizi a domanda individuale degli enti locali?

Arturo De Santis
Arturo De Santis
2025-07-31 13:13:27
Numero di risposte : 26
0
1) alberghi, esclusi i dormitori pubblici; case di riposo e di ricovero; 2) alberghi diurni e bagni pubblici; 3) asili nido; 4) convitti, campeggi, case per vacanze, ostelli; 5) colonie e soggiorni stagionali, stabilimenti termali; 6) corsi extra scolastici di insegnamento di arti e sport e altre discipline, fatta eccezione per quelli espressamente previsti dalla legge; 7) giardini zoologici e botanici; 8) impianti sportivi: piscine, campi da tennis, di pattinaggio, impianti di risalita e simili; 9) mattatoi pubblici; 10) mense, comprese quelle ad uso scolastico; 11) mercati e fiere attrezzati; 12) parcheggi custoditi e parchimetri; 13) pesa pubblica; 14) servizi turistici diversi: stabilimenti balneari, approdi turistici e simili; 15) spurgo di pozzi neri; 16) teatri, musei, pinacoteche, gallerie, mostre e spettacoli; 17) trasporti di carni macellate; 18) trasporti funebri, pompe funebri e illuminazioni votive; 19) uso di locali adibiti stabilmente ed esclusivamente a riunioni non istituzionali: auditorium, palazzi dei congressi e simili.
Costantino Messina
Costantino Messina
2025-07-19 16:34:08
Numero di risposte : 25
0
I servizi pubblici a domanda individuale trovano classificazione nel dm 31 dicembre 1983, come stabilisce il decreto-legge 28 febbraio 1983 n. 55. Le province, i comuni, i loro consorzi e le comunità montane sono tenuti a richiedere la contribuzione degli utenti, anche a carattere non generalizzato, per i servizi pubblici a domanda individuale. Tra i servizi a domanda individuale possiamo includere: case di riposo e di ricovero; asili nido; case vacanza e ostelli; colonie e soggiorni; impianti sportivi; mattatoi, mense comprese quelle scolastiche; mercati e fiere; teatri e musei; trasporti funebri e illuminazioni votive. Il servizio pubblico a domanda individuale sta a significare che l’ente locale non ha l’obbligo di istituirlo ed organizzarlo, ma se decide di farlo, è tenuto per legge a individuare il costo complessivo del servizio e a stabilire la misura percentuale di tale costo finanziabile con risorse comunali. La tariffa pagata dall’utente rappresenta la misura della contribuzione dell’utente al costo complessivo del servizio, determinato annualmente dall’Amministrazione. La misura della contribuzione è il frutto di una scelta di ampia discrezionalità riservata all’amministrazione comunale. L’ente mantiene la responsabilità anche con gestione esternalizzata, in quanto il concessionario non può determinare le tariffe per garantirsi l’equilibrio dei costi.

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Gino Conte
Gino Conte
2025-07-19 14:27:39
Numero di risposte : 28
0
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 6 del decreto-legge 28 febbraio 1983, n. 55, convertito, con modificazioni, nella legge 26 aprile 1983, n. 131, le categorie dei servizi pubblici a domanda individuale sono le seguenti: 1) alberghi, esclusi i dormitori pubblici; case di riposo e di ricovero; 2) alberghi diurni e bagni pubblici; 3) asili nido; 4) convitti, campeggi, case per vacanze, ostelli; 5) colonie e soggiorni stagionali, stabilimenti termali; 6) corsi extra scolastici di insegnamento di arti e sport e altre discipline, fatta eccezione per quelli espressamente previsti dalla legge; 7) giardini zoologici e botanici; 8) impianti sportivi: piscine, campi da tennis, di pattinaggio, impianti di risalita e simili; 9) mattatoi pubblici; 10) mense, comprese quelle ad uso scolastico; 11) mercati e fiere attrezzati; 12) parcheggi custoditi e parchimetri; 13) pesa pubblica; 14) servizi turistici diversi: stabilimenti balneari, approdi turistici e simili; 15) spurgo di pozzi neri; 16) teatri, musei, pinacoteche, gallerie, mostre e spettacoli; 17) trasporti di carni macellate; 18) trasporti funebri, pompe funebri e illuminazioni votive 19) uso di locali adibiti stabilmente ed esclusivamente a riunioni non istituzionali: auditorium, palazzi dei congressi e simili. Considerato che ai sensi del primo comma dello stesso art. 6 sono comunque compresi fra i servizi a domanda individuale gli asili nido, i bagni pubblici, i mercati, gli impianti sportivi, i trasporti funebri, le colonie ed i soggiorni, i teatri ed i parcheggi comunali. Ritenuto che per servizi pubblici a domanda individuale devono intendersi tutte quelle attività gestite direttamente dall’ente, che siano poste in essere non per obbligo istituzionale, che vengono utilizzate a richiesta dell’utente e che non siano state dichiarate gratuite per legge nazionale o regionale.
Maddalena Mariani
Maddalena Mariani
2025-07-12 15:09:06
Numero di risposte : 35
0
I servizi a domanda individuale comprendono le attività gestite dall’Ente non intraprese per obbligo istituzionale, con fruizione a richiesta dell’utente, non erogate a titolo gratuito, come, ad esempio, asilo nido, servizi di mensa, scuolabus, impianti sportivi, etc. Assoservizi è in grado di fornire all’Ente un valido ausilio, sia nelle fasi di gestione amministrativa, contabile e riscossione, sia acquisendo l’intera gestione in regime di concessione, sia a supporto parziale dell’Ente. I servizi prestati comprendono: Analisi dei costi complessivi di gestione dei servizi al fine della determinazione delle relative tariffe a copertura dei medesimi costi; Invio moduli di pagamento; Invio di solleciti di pagamento; Produzione ticket e distribuzione tramite punti vendita concordati con l’ente o sistemi automatizzati; Attivazione sportello web per inoltro documentazione e rettifiche (ISEE-variazioni anagrafiche-ecc.); Portale per l’accesso da parte dei funzionari comunali; Recupero coattivo degli importi non riscossi; Rendicontazione analitica degli incassi per tipologia di servizio.

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Dario Rossetti
Dario Rossetti
2025-07-02 13:36:11
Numero di risposte : 25
0
I servizi a domanda individuale sono quelli che vengono erogati solo se richiesti dai cittadini. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 6 del decreto-legge 28 febbraio 1983, n. 55, convertito, con modificazioni, nella legge 26 aprile 1983, n. 131, le categorie dei servizi pubblici a domanda individuale sono le seguenti: 1) alberghi, esclusi i dormitori pubblici; case di riposo e di ricovero; 2) alberghi diurni e bagni pubblici; 3) asili nido; 4) convitti, campeggi, case per vacanze, ostelli; 5) colonie e soggiorni stagionali, stabilimenti termali; 6) corsi extra scolastici di insegnamento di arti e sport e altre discipline, fatta eccezione per quelli espressamente previsti dalla legge; 7) giardini zoologici e botanici; 8) impianti sportivi: piscine, campi da tennis, di pattinaggio, impianti di risalita e simili; 9) mattatoi pubblici; 10) mense, comprese quelle ad uso scolastico; 11) mercati e fiere attrezzati; 12) parcheggi custoditi e parchimetri; 13) pesa pubblica; 14) servizi turistici diversi: stabilimenti balneari, approdi turistici e simili; 15) spurgo di pozzi neri; 16) teatri, musei, pinacoteche, gallerie, mostre e spettacoli; 17) trasporti di carni macellate; 18) trasporti funebri, pompe funebri; 19) uso di locali adibiti stabilmente ed esclusivamente a riunioni non istituzionali: auditorium, palazzi dei congressi e simili. Il servizio di trasporto scolastico non rientra tra i servizi a domanda individuale di cui DM 31.12.1983.