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Che permessi servono per distributori automatici?

Ida Guerra
Ida Guerra
2025-07-10 20:53:31
Numero di risposte : 27
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Per ottenere l’autorizzazione all’istallazione di un distributore automatico per la vendita generi di monopolio, il titolare della rivendita deve presentare apposita domanda in marca da bollo di Euro 14,62 all’ufficio regionale di Aams competente per territorio. È fondamentale rispettare le normative sulla pulizia e igiene, mantenendo i distributori ben tenuti e sanificati regolarmente. Inoltre, è importante offrire una varietà di prodotti sani e di qualità per soddisfare le esigenze dei consumatori sempre più attenti alla salute. Per rimanere competitivi sul mercato, i gestori di distributori automatici devono anche puntare sull’innovazione tecnologica. Investire in soluzioni digitali e cashless può migliorare l’esperienza d’acquisto dei clienti e aumentare la redditività del business. Seguire le nuove regole e adattarsi alle esigenze del mercato sono chiavi per il successo nel settore dei distributori automatici.
Franca Bianchi
Franca Bianchi
2025-07-05 01:05:54
Numero di risposte : 30
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Il distributore automatico viene definito come un macchinario che eroga prodotti selezionati dall’utente previo il pagamento dello stesso indicato sul distributore. Ai sensi del Decreto Legislativo n. 114 del 31 marzo 1998 la vendita di prodotti mediante distributori rientra nelle forme speciali di vendita al dettaglio. Un distributore automatico di sigarette può essere installato solo da chi è titolare di una licenza rilasciata dall’AAMS. Per avere un accesso ad un finanziamento/leasing/noleggio presso Venditore Automatico ti basterà avere la seguente documentazione: la licenza della tua attività, le copie di un documento di riconoscimento personale, la copia del codice fiscale e.. il modello unico/730 .

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Erminia Costa
Erminia Costa
2025-06-24 17:01:40
Numero di risposte : 24
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L’operatore interessato ad avviare un’attività di vendita di prodotti alimentari mediante distributori automatici, come descritta nel quesito, è tenuto a presentare una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), valevole: sia ai fini della registrazione igienico-sanitaria prevista dall’articolo 6 del regolamento CE n. 852/2004; sia ai fini dell’abilitazione amministrativa allo svolgimento delle attività private, come richiesta dalla Tabella A allegata al decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 222. La SCIA andrà trasmessa al SUAP del Comune territorialmente competente, il quale – ad avviso di chi scrive – dovrebbe identificarsi in base al luogo in cui è situato lo stabilimento produttivo dell’impresa o la sua sede legale. La segnalazione dovrà, peraltro, essere corredata da un elenco di tutte le postazioni in cui si intendono collocare i distributori automatici, individuate mediante indicazione del loro indirizzo completo. In merito alla suddetta comunicazione di aggiornamento, il decreto legislativo n. 222/2016 si limita a stabilire che la stessa sia presentata al SUAP “con cadenza semestrale”. Pertanto, si ritiene opportuno che l’operatore prenda contatto direttamente con le Amministrazioni comunali interessate, al fine di concordare con loro le relative scadenze temporali.
Soriana Martinelli
Soriana Martinelli
2025-06-24 16:17:42
Numero di risposte : 31
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Per il commercio attraverso i distributori automatici vi è bisogno della presentazione della SCIA al suap del comune. I requisiti morali appartengono alle condizioni sine qua non che permettono di esercitare l’attività di vending. Tra i requisiti morali troviamo l’obbligo di non riportare condanne per reati contro l’igiene e la sanità, la moralità pubblica, il buon costume, ecc… Il divieto permane per i successivi 5 anni dalla data di estinzione della pena. Inoltre le compagnie di gestione dei distributori automatici per poter partecipare hanno necessità, a secondo dei bandi di gara, di qualificarsi secondo standards internazionali. Tra gli standard più comuni troviamo la certificazione di qualità ISO 9001:2015 , ISO 14001, ISO 22000 o 22005, oppure le certificazioni per la sicurezza sul lavoro Bs Ohsas 18001, oppure altre certificazioni del settore agroalimentare. Molti enti pubblici ed aziende private, richiedono ai loro fornitori, che forniscono il servizio di distribuzione automatica, alcune certificazioni. Tra le principali certificazioni richieste, troviamo la certificazione ISO 22000 (sicurezza alimentare), ISO 9001 (qualità), ISO 45001 (sicurezza sul lavoro) ed infine la ISO 14001 (Ambiente).

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Costanzo Pagano
Costanzo Pagano
2025-06-24 12:46:13
Numero di risposte : 32
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Per svolgere l'attività è necessario soddisfare i requisiti previsti dalla normativa antimafia. Per esercitare l'attività di vendita al dettaglio di prodotti non alimentari è necessario soddisfare solo i requisiti morali. Per esercitare l'attività di vendita al dettaglio di prodotti alimentari, oltre ai requisiti morali, è necessario soddisfare anche i requisiti professionali. Devono essere rispettate le norme e le prescrizioni specifiche dell’attività, per esempio quelle in materia di urbanistica, igiene pubblica, igiene edilizia, tutela ambientale, tutela della salute nei luoghi di lavoro, sicurezza alimentare, regolamenti locali di polizia urbana annonaria. Per esercitare l'attività di vendita al dettaglio di prodotti alimentari è inoltre necessario rispettare i requisiti dettati dalla normativa vigente in merito all'igiene dei prodotti stoccati, prodotti e venduti.
Sonia Bruno
Sonia Bruno
2025-06-24 12:11:44
Numero di risposte : 36
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Per installare un distributore automatico, è essenziale ottenere le autorizzazioni necessarie dalle autorità competenti. La prima tappa è presentare una Segnalazione Certificata di Inizio Attività al Comune in cui si intende installare il distributore automatico. In parallelo, è necessario aprire la partita IVA e iscriversi all’Inps per garantire la regolare contribuzione previdenziale. Inoltre, si deve ottenere una specifica licenza sanitaria rilasciata dall’Azienda Sanitaria Locale competente. La scelta della location giusta è un altro aspetto cruciale. Una volta ottenute le autorizzazioni e scelto il luogo di installazione, è il momento di definire i contratti con i fornitori. In sintesi, gli adempimenti per l’installazione di distributori automatici includono la presentazione della SCIA, l’apertura della partita IVA e l’iscrizione all’Inps, l’ottenimento della licenza sanitaria dall’ASL, la scelta della posizione ideale, la definizione dei contratti con i fornitori e l’implementazione di una solida routine di manutenzione. Rispettare questi passaggi è fondamentale per avviare e gestire con successo un distributore automatico, garantendo conformità normativa e soddisfazione del cliente.

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