Per ottenere il massimo beneficio, i sali di ferro andrebbero assunti a stomaco vuoto, bevendo un bicchiere d’acqua.
È soprattutto il solfato ferroso a creare disturbi, perché è il più potente tra le forme disponibili.
La prima soluzione è provare ad assumere il ferro a stomaco pieno: rinunciamo alla piena qualità dell’assorbimento, ma potremmo alleviare i disturbi a carico di stomaco e intestino.
Oggi è disponibile il ferro sucrosomiale, dove il ferro pirofosfato è avvolto in un involucro di acidi grassi che evita al minerale di venire a contatto con la mucosa gastrointestinale e, quindi, di disturbarla.
Bisognerà ricorrere ai medicinali per via endovenosa, sotto stretta sorveglianza medica.
Il ferro sucrosomiale consente di evitare i disturbi a carico di stomaco e intestino, senza diminuire l'efficacia del trattamento.