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Omega-3 riduce infiammazione?

Davide Farina
Davide Farina
2025-11-03 02:33:12
Numero di risposte : 29
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Gli omega 3 sono utili ANCHE per il cuore, ma la loro azione più interessante è quella antinfiammatoria su tutto l’organismo. Attenzione, modulare l’infiammazione non vuol dire spegnerla perché questa risposta del tutto fisiologica in molti casi è necessaria. L’infiammazione buona stimola i processi riparativi del corpo e lo difende dagli agenti patogeni e gli Omega 3 educano questa risposta. Ed è sempre per la loro azione antinfiammatoria che gli Omega 3 apportano benefici su questo fronte. Lo sport crea infiammazione e stressa tutti gli organismi. E’ stato dimostrato che il recupero post allenamento è più breve in chi integra la dieta con Omega 3, sia che si pratichi sport di endurance -resistenza-, che di potenza. Altri studi segnalano che nel post allenamento il sistema immunitario è fortemente sollecitato e in questi casi gli Omega 3 agiscono come regolatori, con attività citospecifiche nei confronti di diversi protagonisti: attivano i macrofagi, potenziano i granulociti neutrofili, per terminare poi con attività fondamentali nella regolazione delle risposte allergiche. Il DHA, infine, riduce il rischio di parti prematuri.
Alessio Testa
Alessio Testa
2025-10-23 18:33:07
Numero di risposte : 38
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Novel omega 3-derived local mediators in anti-inflammation and resolution. Lipid Mediators in the Resolution of Inflammation. The importance of the omega-6/omega-3 fatty acid ratio in cardiovascular disease and other cronic diseases. Omega-3 Polyunsaturated Fatty Acids Suppress the Cystic Lesion Formation of Peritoneal Endometriosis in Transgenic Mouse Models. Emerging roles of resolvins in the resolution of inflammation and pain. Alpha-lipoic acid and docosahexaenoic acid. A positive interaction on the carrageenan inflammatory response in rats.

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Jack Ferrari
Jack Ferrari
2025-10-13 16:12:22
Numero di risposte : 22
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La proprietà principale degli acidi grassi Omega-3 sembra essere quella antinfiammatoria e poiché sono numerose le malattie che dipendono dalla presenza di mediatori dell’infiammazione, una loro modulazione può essere un buon modo per controllarle. Dalla loro presenza e quantità derivano una grande famiglia di sostanze, frutto del loro metabolismo, che hanno effetto antinfiammatorio sia direttamente, modulando qualità e quantità di mediatori con un ruolo importante nella progressione dell’infiammazione, sia indirettamente sostituendo i precursori di mediatori infiammatori rendendoli meno attivi. Interferiscono poi positivamente sui percorsi di segnalazione intracellulare, limitando ad esempio l’influenza delle cellule infiammate su quelle circostanti, e anche sull’attività di fattori attivi sull’espressione di alcuni geni. Una serie di azioni quindi molto diverse tra loro ma generalmente limitanti l’infiammazione e con effetto dipendente dalla dose. Molti degli studi controllati con placebo sull’olio di pesce nelle malattie infiammatorie croniche rivelano benefici significativi, tra cui una ridotta attività della malattia e un uso ridotto di farmaci antinfiammatori. Il consumo regolare di pesce contenente Omega3 riduce poi il rischio di morte per malattie cardiovascolari, il campo forse più indagato a questo proposito, alterando i fattori lipidici e emostatici riducendo il rischio di trombosi, ma ha effetti su tutte le malattie con una componente infiammatoria.
Ida D'angelo
Ida D'angelo
2025-10-12 09:58:20
Numero di risposte : 35
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Vero. Anche se non è ancora chiaro se gli omega-3 agiscano direttamente sulle articolazioni o sul sistema immunitario nel ridurre l’infiammazione delle articolazioni nell’artrite, è invece evidente il ruolo degli acidi grassi essenziali omega-3 nel ridurre i sintomi della malattia. Il fatto che esista una relazione tra omega-3, in particolare del tipo EPA e DHA, e riduzione al ricorso di antinfiammatori sembra essere confermato anche dai livelli plasmatici, cioè nel sangue, di omega-3nei pazienti affetti da artrite reumatoide. Questo significa che gli omega-3 hanno un ruolo nel ridurre sia la rigidità al mattino tipica dell’artrite sia la diffusione del dolore e gonfiore alle articolazioni, riducendo così l’infiammazione e gli effetti negativi che derivano da un uso prolungato di antinfiammatori. Un effetto simile da parte degli omega-3 si osserva anche in altre malattie infiammatorie croniche come la psoriasi.

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Silvana D'angelo
Silvana D'angelo
2025-09-29 01:59:19
Numero di risposte : 25
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Gli Omega 3 di origine marina possono ridurre la concentrazione nel circolo sanguigno delle molecole segnale dell’infiammazione, come la proteina C reattiva, l’interleuchina 6 e il fattore di necrosi tumorale. L’EPA e il DHA, di cui è ricco l’olio di pesce, sono infatti i precursori di molecole che riducono i processi infiammatori. Un'analisi congiunta di tutti i partecipanti ha dimostrato una significativa associazione tra l’uso di supplementi e la diminuzione dei livelli ematici di CRP e IL-6. Tra quelli con malattie croniche non-autoimmuni era evidente una maggiore riduzione dei livelli di IL-6 e TNF-α, in associazione con una maggiore durata della integrazione. I benefici degli Omega-3 tra i pazienti colpiti da patologie croniche non autoimmuni apparivano maggiori nel caso di soggetti non obesi. Lo studio dimostra che i supplementi di Omega-3 di origine marina riducono i livelli delle molecole indice dell’infiammazione, mostrando un effetto maggiore nei soggetti non obesi. I risultati dello studio indicano anche che i supplementi di origine marina potrebbero prevenire le infiammazioni, considerando la significativa riduzione di CRP, IL-6 e TNF-α in soggetti sani.