I Consigli scolastici locali sono rappresentati da un dirigente scolastico, tre docenti, due genitori, due studenti, un’unità di personale Ata, un rappresentante delle scuole paritarie presenti sul territorio.
Ciò, nel caso in cui le scuole del territorio non superino il numero di 150; diversamente se il numero supera le 150 scuole ma rimane inferiore alle 350 istituzioni scolastiche si aggiungono al Consiglio un docente, un genitore e uno studente.
Se le scuole comprese nell’ambito territoriale dovessero superare le 350 unità, i Consigli scolastici locali saranno formati da due dirigenti scolastici, cinque docenti, quattro genitori, quattro studenti, un’unità del personale Ata, e due rappresentanti delle scuole paritarie eventualmente presenti sul territorio.
Sarà compito dei Consigli locali esprimere pareri e formulare proposte nei confronti dell’Amministrazione scolastica periferica sulle seguenti materie: edilizia scolastica, distribuzione dell’offerta formativa, iniziative concernenti l’educazione permanente, l’alternanza scuola-lavoro, l’orientamento, l’integrazione degli alunni portatori di handicap, opportunità culturali e sportive offerte agli alunni.
I presidenti dei Consigli scolastici locali faranno parte dei Consigli scolastici regionali.
Gli organi collegiali, infatti, sono così rappresentati: a livello centrale, dal Consiglio nazionale dell’Istruzione e della Formazione; a livello regionale, dai Consigli scolastici regionali e a livello sub-regionale dai Consigli scolastici locali.