:

Cosa si intende per "sport inclusivo"?

Iacopo Ferrari
Iacopo Ferrari
2025-09-27 00:32:42
Numero di risposte : 26
0
Lo sport è uno strumento importante di inclusione e coesione sociale. E quando inclusivo, lo sport è l’antidoto più forte che abbiamo a disposizione per vincere qualsiasi tipo di discriminazione. Oggi c’è ancora bisogno della parola “inclusione” per specificare ciò che facciamo, ma sarebbe più corretto parlare di neuro diversità: siamo tutti diversi, abbiamo funzionamenti diversi, e questo ci rende unici. Parlare di inclusione è ancora necessario per veicolare il giusto messaggio, ma quando potremo finalmente farne a meno, sarà una vittoria per tutti. Le tre fasi dell’inclusione sociale attraverso lo sport Come si arriva alla vera inclusione? Con tre semplici fasi che abbiamo elaborato all’interno del progetto “A tutto Campo”, per cui ci siamo ispirati alla metafora del calcio anni ‘70, in cui si rompono gli schemi e i ruoli dei giocatori. Si tratta di un progetto ampio, senza barriere culturali e architettoniche, in cui l’educatore sportivo, figura professionale altamente specializzata, segue passo dopo passo ogni bambino. Le tre fasi sono: Inserimento, Integrazione, Inclusione. Queste tre azioni vanno di pari passo con altrettanti step, ugualmente importanti: Intervento individuale: si prende in carico un bambino, ci si conosce, si cerca di capire le sue esigenze e si lavora di conseguenza.
Elena De Angelis
Elena De Angelis
2025-09-17 08:22:01
Numero di risposte : 25
0
Con la nascita dello sport inclusivo, invece, i disabili cominciarono a praticare sport insieme ai normodotati. Lo sport inclusivo non nasce come una sostituzione degli sport speciali per soli disabili, ma nasce come un’opzione, in cui il disabile è libero di scegliere se praticare l’uno o l’altro (perciò si riconosce anche il diritto di scelta). L’inclusione però, non è solo accogliere tutti (integrazione), ma anche costruire dei percorsi che valorizzano tutti. Non si tratta di mettere tutti dentro e basta, perché i disabili potrebbero essere esclusi da dentro, ad esempio: L’altro rischio che potrebbe accadere è quello opposto, cioè dell’assistenzialismo, dove si valorizzano i più deboli (i disabili) e si trascurano i più bravi (i normodotati), i quali non possono giocare al massimo delle loro possibilità (si autolimitano) perché devono assistere i più deboli. È proprio questo che distingue “accogliere la diversità” con “valorizzare la diversità” e ciò richiede un ingegno impegnativo. Includere nelle attività sportive dei normodotati, anche persone disabili, è una chiave di successo a livello metodologico e didattico per poter offrire un intervento valido per un pubblico più ampio. Un esempio di sport inclusivo è il People Olympics, il Baskin e il Rafroball. Come valorizzare i disabili e i normodotati in modo che ciascuno possa contare l’uno per l’altro? L’inclusione è cercare qualcosa che rispetti la dignità e valorizzi le capacità di tutti: sia disabili che normodotati. Diversificando i ruoli (ruoli differenziati), cioè attribuire i ruoli adatti alle capacità reali di ciascuno; Modificando le regole di uno sport già esistente (come ad esempio il Baskin) oppure inventare uno sport completamente nuovo. Cambiare la regola è necessario per rendere il livello dei giocatori equo e il gioco accessibile a tutti.

Leggi anche

Quali sport posso fare per socializzare?

L'allenamento in palestra può diventare noioso, ripetitivo e anche più faticoso se ti alleni da solo Leggi di più

Che sport fare per mantenersi in forma?

Nuotare regolarmente promette di aumentare la forza, migliorare il metabolismo e la forma fisica, la Leggi di più

Vienna Verdi
Vienna Verdi
2025-09-17 04:46:16
Numero di risposte : 21
0
Con il termine “sport inclusivo” si intende un approccio all’attività motoria in grado di coinvolgere tutte le persone che possano beneficiare del movimento a prescindere dalle singole capacità fisiche e cognitive di ognuno. Si parla di sport inclusivo quando un’attività è accessibile, è personalizzabile, propone la cooperazione e promuove la socialità. Lo “sport inclusivo”, invece, crea contesti misti e integrati in cui tutti possano partecipare insieme, senza distinzioni, pur con le proprie e differenti modalità. Lo sport inclusivo cerca di promuovere una cultura aperta all’accoglienza e alle particolarità dell’altro, oltre che un ambiente in cui conta più lo spirito di partecipazione che la performance finale. Praticare sport in modo inclusivo è un’opportunità educativa per tutti, oltre che una risorsa fondamentale per costruire una società più empatica e consapevole.
Veronica Coppola
Veronica Coppola
2025-09-17 04:01:59
Numero di risposte : 24
0
Lo sport inclusivo è un’attività fisica accessibile a tutti, che elimina le barriere e si adatta alle capacità di ogni bambino o ragazzo. In ambito scolastico, questo significa creare ambienti e percorsi dove tutti possano partecipare in modo attivo, sicuro e motivante. L’obiettivo non è la performance, ma la partecipazione: il valore educativo è centrale, così come la possibilità per ogni alunno di esprimere sé stesso attraverso il corpo e il movimento. Lo sport d’inclusione non è solo attività fisica, ma un vero strumento educativo che valorizza ogni bambino e ragazzo, nel rispetto dei propri tempi, abilità e potenzialità. Scegliere attrezzature inclusive significa promuovere un’educazione attenta alle diversità, che valorizza le capacità di ogni studente e rende il movimento uno strumento di relazione, fiducia e scoperta.

Leggi anche

Che cos'è l'integrazione nello sport?

L'integrazione alimentare nello sport gioca un ruolo cruciale per migliorare le prestazioni atletich Leggi di più

Quali sono cinque sport individuali?

Esistono molti tipi di sport individuali, come il pugilato, il judo, il karate, il brazilian jiu jit Leggi di più