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Cosa si intende per "sport inclusivo"?

Elena De Angelis
Elena De Angelis
2025-09-17 08:22:01
Numero di risposte : 22
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Con la nascita dello sport inclusivo, invece, i disabili cominciarono a praticare sport insieme ai normodotati. Lo sport inclusivo non nasce come una sostituzione degli sport speciali per soli disabili, ma nasce come un’opzione, in cui il disabile è libero di scegliere se praticare l’uno o l’altro (perciò si riconosce anche il diritto di scelta). L’inclusione però, non è solo accogliere tutti (integrazione), ma anche costruire dei percorsi che valorizzano tutti. Non si tratta di mettere tutti dentro e basta, perché i disabili potrebbero essere esclusi da dentro, ad esempio: L’altro rischio che potrebbe accadere è quello opposto, cioè dell’assistenzialismo, dove si valorizzano i più deboli (i disabili) e si trascurano i più bravi (i normodotati), i quali non possono giocare al massimo delle loro possibilità (si autolimitano) perché devono assistere i più deboli. È proprio questo che distingue “accogliere la diversità” con “valorizzare la diversità” e ciò richiede un ingegno impegnativo. Includere nelle attività sportive dei normodotati, anche persone disabili, è una chiave di successo a livello metodologico e didattico per poter offrire un intervento valido per un pubblico più ampio. Un esempio di sport inclusivo è il People Olympics, il Baskin e il Rafroball. Come valorizzare i disabili e i normodotati in modo che ciascuno possa contare l’uno per l’altro? L’inclusione è cercare qualcosa che rispetti la dignità e valorizzi le capacità di tutti: sia disabili che normodotati. Diversificando i ruoli (ruoli differenziati), cioè attribuire i ruoli adatti alle capacità reali di ciascuno; Modificando le regole di uno sport già esistente (come ad esempio il Baskin) oppure inventare uno sport completamente nuovo. Cambiare la regola è necessario per rendere il livello dei giocatori equo e il gioco accessibile a tutti.
Vienna Verdi
Vienna Verdi
2025-09-17 04:46:16
Numero di risposte : 14
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Con il termine “sport inclusivo” si intende un approccio all’attività motoria in grado di coinvolgere tutte le persone che possano beneficiare del movimento a prescindere dalle singole capacità fisiche e cognitive di ognuno. Si parla di sport inclusivo quando un’attività è accessibile, è personalizzabile, propone la cooperazione e promuove la socialità. Lo “sport inclusivo”, invece, crea contesti misti e integrati in cui tutti possano partecipare insieme, senza distinzioni, pur con le proprie e differenti modalità. Lo sport inclusivo cerca di promuovere una cultura aperta all’accoglienza e alle particolarità dell’altro, oltre che un ambiente in cui conta più lo spirito di partecipazione che la performance finale. Praticare sport in modo inclusivo è un’opportunità educativa per tutti, oltre che una risorsa fondamentale per costruire una società più empatica e consapevole.

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Veronica Coppola
Veronica Coppola
2025-09-17 04:01:59
Numero di risposte : 22
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Lo sport inclusivo è un’attività fisica accessibile a tutti, che elimina le barriere e si adatta alle capacità di ogni bambino o ragazzo. In ambito scolastico, questo significa creare ambienti e percorsi dove tutti possano partecipare in modo attivo, sicuro e motivante. L’obiettivo non è la performance, ma la partecipazione: il valore educativo è centrale, così come la possibilità per ogni alunno di esprimere sé stesso attraverso il corpo e il movimento. Lo sport d’inclusione non è solo attività fisica, ma un vero strumento educativo che valorizza ogni bambino e ragazzo, nel rispetto dei propri tempi, abilità e potenzialità. Scegliere attrezzature inclusive significa promuovere un’educazione attenta alle diversità, che valorizza le capacità di ogni studente e rende il movimento uno strumento di relazione, fiducia e scoperta.